Un ansia localizzata al collo

Salve, sono un ragazzo di 27 anni. 2 anni fa mentre cenavo mi è rimasto di traverso un pezzo di cibo nel collo e sono stato salvato da mio fratello che mi ha fatto la presa da dietro, per farmi rimettere. Alchè sono andato prima da uno psichiatra e poi da un altro per sentire due pareri diversi. Il primo mi diede En gocce da prendere mattina e sera (20 giorni). Purtroppo gli psichiatri da cui sono andato (Cim pubblico e quindi gratuito del paesino vicino), non solo mi hanno fatto peggiorare la situazione ansiolitica, che molte volte peggiora e poi si ristabilisce sui livelli di prima (mi era stato rilevato un ansia focalizzata al collo post traumatica, dato che ho problemi a deglutire ecc.) ma codesti signori, non solo mi han fatto perdere tempo con cure sbagliate ma pure con suggerimenti sbagliati (infatti dando la colpa al 200% alla sedentarietà.. ma ero sedentario ancor prima di rischiare di morire soffocato col cibo e prima di sto fatto stavo benissimo e non avevo problemi di sorta) - in quel cim i dottori erano sempre gli stessi che giravano e si passavano la mia cartella, quindi sbagliata na diagnosi, sbagliata pure la successiva, poichè non c'era un reset di diagnosi, per vedere effettivamente cosa avessi.Della serie diagnosi sbagliata, ricominciamo da capo. Niente di tutto ciò. Secondo loro prescrizione (continuai ad andare alle sedute), continuai a prendere En gocce che al giorno d'oggi non mi fanno piu effetto. Il mio metabolismo ha formato una resistenza all'en. Ovviamente l'En è un ansiolitico che va utilizzato temporaneamente, e non in maniera prolungata. MA questa cosa la venni a scoprire dal mio medico di base. Il mio medico visto il non piu effetto dell'En, me lo fece diminuire pian pianino come dosaggio, per cercare di evitare crisi collaterali come astinenza e convulsioni (cosa che fortunatamente non ho mai avuto. Ora non sono seguito da nessuno, poichè l'ultima volta ho litigato per telefono con il secondo psichiatra del cim (cioè l'ultimo di loro che mi ha seguito)

Esistono modi non chimici, per guarire da un ansia localizzata al collo?. tral'altro che mi da problemi quando devo deglutire cibi o liquidi e presento tensione muscolare/nervosa in quella parte. La sfiga ha voluto che avessi un ansia focalizzata proprio li. Se avessi avuto un ansia al braccio, bene o male si sopravvive. MA ansia al pomo d'adamo ecc, soprattutto quando mangi, non è il massimo




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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
se la sua situazione non è organica ma psicologica allora le possibilità sono 3: farmacoterapia; psicoterapia; farmacoterapia+psicoterapia. Avere un'esperienza negativa, per quanto frustrante e scoraggiante non deve indurla a per dere la speranza di stare meglio. Provi a rivolgersi ad un altro centro di salute mentale se non ha trovato risposte adeguate nel precedente.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Ha un disturbo che sembra consistere in sensazioni localizzate al collo ovviamente legate alla memoria di quel che è successo, che però non è stata neutralizzata.
Credo si stia anche concentrando sul collo come se effettivamente avesse un problema risiedente nel collo.
Le terapie che ha elencato sono aspecifiche, e i commenti sul suo stile di vita non hanno senso.
Io credo che uno specialista medio potrebbe avere idee "migliori" su come si interviene su un disturbo somatoforme o d'ansia. Magari ha avuto sfortuna fino ad ora.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Caro utente
sarebbe utile sapere se i suoi disturbi sono polarizzati esclusivamente sul "collo" (ma non è invece in particolare la funzione della deglutizione?) o se vi sono altri sintomi di ansia. Comunque queste situazioni si curano bene con i farmaci; il problema è che lei è partito male. Deve resettare tutto è consultare un nuovo psichiatra che sia di sua fiducia. I mezzi "non farmacologici" sono più lenti,ad eccezione dell'EMDR, che è rapido,ma purtroppo disponibile solo privatamente (se interessato guardi su www.emdr.it ,dove troverà anche un elenco dei terapeuti della sua zona).
Auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Innanzitutto ringrazio per le risposte. Riguardo al problema al collo: io presento tensione nervosa e ansiosa al collo tutto il giorno, ma si sviluppa piu forte quando devo mangiare o bere (deglutire). In pratica quando il mio cervello è cosciente del fatto che devo mangiare o bere). Sono sempre stato un ragazzo ansioso e nervoso (mio padre lo è pure, credo sia una cosa genetica). Ad esempio la sera quando devo bere acqua e sento la tensione al collo, è come se io nel mio inconscio, il cervello pensa all'azione che sta compiendo e quindi non diventa piu una azione automatica e naturale. Molte volte questo credo possa portare a masticazioni e deglutizioni innaturali come movimento/azione, con facilitazione risoffocamento (tipo mi è capitato poche volte, di bere acqua ed il collo non risponde ai comandi, con poca acqua che finisce direttamente nei polmoni - ho fatto test otorino laringoiatra e non presento danni strutturali al collo, se non un infiammazione semicronica da reflusso gastrico). Inoltre quando mi si acutisce sto problema la sera specialmente, presento gola secca con totale assenza di salivazione e istinto a deglutire ogni 2 secondi (anche non avendo niente in bocca), che poi passa a salivazione eccessiva. Io credo di sentire pure paura come conconseguenza, perchè molte volte quando ho sto problema e devo bere, e come se ho momenti di ripensamento all'azione che sto per compiere, mentre sto per bere. Sto problema al collo, sparisce temporaneamente quando, per esempio come ieri sera, ho preso 15 gocce di En prima di uscire (al bisogno) e poi 3 ore dopo al bar, mi son bevuto due drink (non guidavo e bevo ogni tanto solo nei weekend). En + alcolici mi hanno anestizzato il collo e riuscivo a bere senza problemi. tantomeno sentivo tensione nervosa ansiosa al collo. Come se quella combinazione mi avesse inibito il sistema nervoso del collo.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Scusi, lei non ha avuto nessun trauma ma si è preso uno spavento a causa di un incidente banale. Il suo collo probabilmente sta benissimo mentre è l'ansia che la fa stare male.
Mischiare benzodiazepine (ansiolitici) e alcol è pericoloso.
Come i colleghi che mi hanno preceduto le consiglio di riprovare da qualche collega, sarà più fortunato.
Saluti

Massimo Lai, MD

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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
ringrazio per la risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

l'alcol agisce sul sistema nervoso del cervello, che è quello responsabile di questa attenzione al collo. Lei questo concetto lo ha presente, ma più passa il tempo e più parla del collo iniziando da lì, come se il problema nascesse "dal collo", e tra un po' dirà di avere ansia a causa del problema al collo. Anzi, diciamo che più ne parla e più tende a dare questo tipo di interpretazione.
Si faccia valutare da uno psichiatra e curare il disturbo d'ansia, che non è "post-traumatico", è un disturbo insorto perché evidentemente c'erano i presupposti, poi l'incidente avuto poteva esserci ma anche no.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Vediamo se ho capito. La mia ansia non nasce dal collo poichè l'impulso poteva esser già presente nel mio sistema nervoso centrale e periferico, seppur senza uno sfogo visibile e intuibile iniziale, ma poi l'ansia ha trovato un luogo ove sfogarsi in tutta la sua forza, poichè il mio cervello ha trovato un casus belli per liberare questa ansia in un luogo specifici (post episodio asfissia soffocamento, non superato mentalmente).. cioè la parte nervo muscolare della trachea

E' la mia interpretazione corretta?

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Niente di tutto ciò. L'ansia non si sfoga in niente, è uno sfogo, è una manifestazione. La centralina, chiamiamola così, che produce l'ansia, la produce insieme ad una serie di elementi riferiti al corpo, talora misurabili (siamo ansiosi e batte il cuore, opprue semplicemente lo sentiamo battere). Nel suo caso essendoci stato un spavento per un incidente di "cibo per traverso", la centralina rizza le antenne che indicano la regione del collo, e la costringe a farci caso continuamente, nonché forse a registrare in maniera amplificata le sensazioni provenienti da tale area. Molte persone che riferiscono batticuore per esempio hanno in realtà un battito normalissimo, ma lo sentono come fosse amplificato, pesante e affaticato.
La trachea è un tubo rigido, ma non si perda in immagini mentali del suo corpo, non corrispondono a niente. Il cervello non si immagina mai come fonte delle sensazioni, si produce sempre un'immagine della parte corrispondente, spesso in una maniera che non riproduce l'anatomia ma è come un quadretto visivo delle proprie sensazioni.
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
la ringrazio per il chiarimento
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