Paroxetina a 20 mg da 12 anni problemi sporadici
Buonasera a tutti,
In primavera ebbi un consulto con il dott.
Pacini che non so se presti ancora servizio qui o meno.
Ad ogni modo assumo 20 mg di paroxetina ad ogni giorno, ma in alcuni periodi dell’anno sono costretto a ricorrere a gocce di Rivotril per stati d’ansia insostenibili.
Questa situazione solitamente accade nel periodo Marzo/aprile, ma adesso è capitato anche in questo periodo dove sto assumendo per placare l’ansia circa 3/2 gocce di rivotril ogni 8 ore.
Ho consultato uno psichiatra della mia zona che mi ha detto che posso aumentare il rivotril fino a 5 gocce ogni 8 ore oppure aumentare la paroxetina a 30 mg.
Ma mi domando possibile che dopo 12 anni la paroxetina a 20 non funzioni più?
E soprattutto per la vostra esperienza personale, potrò mai togliere e non aumentare questo antidepressivo?
Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarmi o ormai ne sono completamente dipendente dopo 12 anni di assunzione ininterrotta?
Grazie come sempre per il prezioso servizio che offrite.
In primavera ebbi un consulto con il dott.
Pacini che non so se presti ancora servizio qui o meno.
Ad ogni modo assumo 20 mg di paroxetina ad ogni giorno, ma in alcuni periodi dell’anno sono costretto a ricorrere a gocce di Rivotril per stati d’ansia insostenibili.
Questa situazione solitamente accade nel periodo Marzo/aprile, ma adesso è capitato anche in questo periodo dove sto assumendo per placare l’ansia circa 3/2 gocce di rivotril ogni 8 ore.
Ho consultato uno psichiatra della mia zona che mi ha detto che posso aumentare il rivotril fino a 5 gocce ogni 8 ore oppure aumentare la paroxetina a 30 mg.
Ma mi domando possibile che dopo 12 anni la paroxetina a 20 non funzioni più?
E soprattutto per la vostra esperienza personale, potrò mai togliere e non aumentare questo antidepressivo?
Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarmi o ormai ne sono completamente dipendente dopo 12 anni di assunzione ininterrotta?
Grazie come sempre per il prezioso servizio che offrite.
[#1]
La questione è sempre uguale. Se le ricorrenze siano legate ad una diagnosi diversa in cui l'antidepressivo nel tempo può funzionare meno stabilmente. E se abbia senso abbinarlo, o sostituirlo, con un farmaco diverso che abbia attività preventiva sulle ricadute.
Il termine "dipendente" non ha alcun senso perché sta dicendo veramente l'opposto, cioè che a tratti sembra non funzionare più.
Mai stato "in servizio", questo è un sito in cui si opera a titolo spontaneistico e gratuito.
Il termine "dipendente" non ha alcun senso perché sta dicendo veramente l'opposto, cioè che a tratti sembra non funzionare più.
Mai stato "in servizio", questo è un sito in cui si opera a titolo spontaneistico e gratuito.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio come sempre e mi creda se operasse nella mia città sarei venuto a visita da lei :)
L’unica cosa non ho capito cosa vuol dire quando dice se le ricorrenze siano legate ad una diagnosi diversa in cui l'antidepressivo nel tempo può funzionare meno stabilmente
Sono un giurista quindi la terminologia medica non la comprendo benissimo
L’unica cosa non ho capito cosa vuol dire quando dice se le ricorrenze siano legate ad una diagnosi diversa in cui l'antidepressivo nel tempo può funzionare meno stabilmente
Sono un giurista quindi la terminologia medica non la comprendo benissimo
[#3]
Che la diagnosi va rivista dato il decorso e la risposta al rivotril periodica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
No, perché non ha senso, che ne trarrebbe ? Solo parole che andrebbe a cercare su google, per carità.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 649 visite dal 28/12/2023.
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