Terapia e sessualità
Sono un uomo di 46 anni affetto da dap e gad.
Sono stato in cura con antidepressivi per anni con discreti risultati pagando il prezzo di una vita sessuale assente.
Conosciuta una donna di cui mi sono innamorato ho cercato di prendere in mano la situazione e ho provato diversi approci, tutti con scarsi risultati, dall'assunzione di tadalafil, alle iniezioni intracavernose, all'associazione di trittico all'antidepressivo originario, fino alla sospensione dell'antidepressivo stesso.
Tutto questo seguito da dottori.
Posso dire che gli ultimi 3 anni e mezzo sono stati un inferno, tutti impiegati alla risoluzione di questo problema.
La mia relazione sentimentale si è poi conclusa con grande dolore da parte mia perché la mia ex compagna non ha più creduto potessi risolvere ed era stanca sia dei problemi sessuali sia dei problemi mentali (sospeso l'antidepressivo l'ansia è tornata, ed è addirittura peggiorata forse proprio per la pressione che mi sono procurato in questa ricerca).
Ora dovrei riprendere un antidepressivo.
Dico "dovrei" perché il mio psichiatra, ben conscio di tutto ciò che ho trascorso, non sa quanto potrebbe giovarmi.
Quindi mi trovo in questo limbo in cui non so cosa fare, pieno di confusione.
A voi chiedo se quanto fatto in questi anni è stato sbagliato, se avrei potuto fare altro e se devo rassegnarmi a questa situazione, cosa che mi addolora.
Ho già scritto anche nella sezione andrologia.
Ringrazio in anticipo per le risposte.
La sospensione era seguita da un ritorno dei sintomi, ma la sessualità cambiava ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Concorderà tuttavia che assumere medicinali di questo tipo non sia affatto facile, ci vuole un adattamento progressivo e che gli effetti collaterali possono essere pesanti. Se mi avessero detto come risolvere quelli che mi sono occorsi avrei forse proseguito con la paroxetina. Ora mi trovo a dovere ricominciare (assai probabilmente, dato che comunque sto male) sapendo che quegli effetti sono più che probabili e non c'è soluzione.
Con alcuni medicinali sono meno frequenti, con altri cambia il tipo di effetto prevalente. Se è DAG non sono tutti antidepressivi, e non tutti ssri, ma anche il pregabalin ha potenzialmente un effetto sulla sessualità. Per motivi genetici, alcuni però hanno un effetto con un ssri, e non con un altro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Ecco perchè come ho scritto prima sono "bloccato" e non so se assumere lo zoloft prescrittomi o continuare a vivere così.
È difficile riuscire a rassegnarsi all'idea che le armi della medicina nel 2023 sono solo queste e che si è lontani dal poter fare vivere una vita piena a chi soffre di questi disturbi.
Mi spiega come si è arrivati dal dire che con una medicina ha degli effetti collaterali che forse caratterizzano tutta la durata della terapia, a dire che non c'è speranza o sparate del genere, dopo tutte le precisazioni che ho fatto....
Io ne avrei tratto un messaggio abbastanza ottimistico sul fatto che ci siano opzioni alternative, quindi veramente non capisco.
La medicina nel 2023 è questa, naturalmente è colpa nostra, ci dovremmo vergognare a fare i medici. Il tutto per aver detto che ci sono vie alternative per gestire un effetto collaterale.
Da non credere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Spero la mia ulteriore spiegazione venga accolta.
Mi scuso per il disturbo e non la disturbo oltre
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Il mio pessimismo (su questo ha ragione) è dunque dovuto al fatto che individuare una cura efficace con assenza di effetti collaterali di quel tipo sembra davvero arduo e che, come dice lei, i rimedi per tamponare gli stessi effetti non sono eccezionali.
La saluto cordialmente e le augurobun buon lavoro.
E' come per il depresso non curarsi perché non ha fiducia nel fatto che davvero una cura possa cambiare le cose. L'ansioso ha delle paure e delle rigidità di vario tipo.
Si trattasse di fare un'operazione o di curare, faccio per dire, l'eccesso di colesterolo, ragionerebbe del tutto diversamente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
La ringrazio per il consulto e le auguro un buon lavoro.
Come non ci sono su niente. Lei è bloccato selettivamente su questo, e sul resto no. E' questo che si nota.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Forse che l'angoscia sessuale sia ingigantita dallo stesso disturbo ansioso? Mi corregga se sbaglio. Se così fosse, posto che curandomi con lo zoloft io possa stare meglio emotivamente, come dovrei affrontare invece il lato intimo?
Ah una domanda che però credo abbia una risposta ovvia: l'ansia può mutare di intensità e manifestarsi diversamente nel tempo? Perché ora la mia si manifesta prettamente in modo fisico e non mi era mai successo prima.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Comunque non le voglio rubare altro tempo e la ringrazio per la cortesia. Ho la mia terapia. Ora penserò se farla. Grazie ancora
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.