Una terapia efficace
salve dottore volevo sapere come ottenere una terapia efficace in quando soffro di forti attacchi di panico a partire dalla primavera fino a settembre con tachicardia elevata e tremori forti gia sono sotto terapia da xanax e entact(0,50mg di xanax al giorno e 10mg di entact associato)pero non ho mai avuto risultati neanche con la terapia cognitiva comportamentale presso la struttura villa camandoli.in pratica quello che per me e olto fastidiosa e la tachicardia appena mi alzo al mattino,e 2 anni fa in serata ho avuto una fibrillazione atriale ricoverato al cardarelli di napoli una notte sottoposto a flebo.cosa mi consigliate fare?non riesco piu a vivere di questo tormento di panico grazie
distinti saluti
ARTURO
distinti saluti
ARTURO
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Gentile utente,
Se una terapia con 10 mg di entact non ha avuto effetto sulla prevenzione degli attacchi e della paura di averli, ci sono due osservazioni:
- la prima è che la dose non è quella massima
- la seconda è che esistono numerosi prodotti utili in questo disturbo.
Di solito dopo 1-2 mesi in assenza di efficacia la cura in qualche modo è modificata, per dosi o tipo di medicina.
La cosa molto semplice da fare è chiedere un secondo parere, ammesso che abbia già rivisto di recento lo psichiatra dell'entact e che non abbia ricevuto indicazioni di nessun tipo in merito a questo decorso.
Se una terapia con 10 mg di entact non ha avuto effetto sulla prevenzione degli attacchi e della paura di averli, ci sono due osservazioni:
- la prima è che la dose non è quella massima
- la seconda è che esistono numerosi prodotti utili in questo disturbo.
Di solito dopo 1-2 mesi in assenza di efficacia la cura in qualche modo è modificata, per dosi o tipo di medicina.
La cosa molto semplice da fare è chiedere un secondo parere, ammesso che abbia già rivisto di recento lo psichiatra dell'entact e che non abbia ricevuto indicazioni di nessun tipo in merito a questo decorso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
dottore la ringrazio per la sua risposta ma sono stato anche da vari neurologi e una volta mi hanno prescritto fevarin e control ma non mi faceva nessun effetto e quindi smessi e solo con xanax riesco a bloccare un po la situazione critica specialmente sulla tachicardia che mi e molto fastidiosa.mi sono sottoposto di nuovo a terapia cognitiva comportamentale ma il medico dopo 2 chiacchiere mi liquida dicendo devo riuscire a controllare gli attacchi.ma mi spiega una cosa e una patologia la mia oppure e una situazione psicologica?
[#3]
"il medico dopo 2 chiacchiere mi liquida dicendo devo riuscire a controllare gli attacchi"
Questa è una sciocchezza, qualunque psichiatra dovrebbe saperlo. Sarebbe come dire a una persona di controllare la pressione da solo.
Il disturbo di panico è un disturbo funzionale di una parte del cervello, e come tale si cura con interventi che condizionano quella parte, in genere medicine che arrivano lì e svolgono un'azione. Non sono ansiolitici, dall'effetto diretto sull'ansia ma non sull'attacco né sulla sua prevenzione. Sono medicine che agiscono riducendo per così dire la facilità con cui si produce l'attacco, conseguentemente riportando il cervello alla libertà di poter organizzarsi senza aver come preoccupazione centrale la paura dell'attacco o di possibili conseguenze.
Ci sono svariati altri farmaci per il panico. ne cito due, i capostipiti delle rispettive classi, cioè l'imipramina e i suoi derivati (antidepressivi più "vecchi" come data di scoperta) e la paroxetina (e in generale gli SSRI a cui appartiene anche il fevarin e l'entact).
Quindi io davvero non vedo il motivo di non darle una cura diversa scegliendo tra altre soluzioni se non ha risposto bene a due. Poi, le ribadisco, se non si usano dosi piene non si può neanche concludere che un farmaco non funziona, a volte non funziona a dose x e funziona a dose y.
Chieda un parere psichiatrico, pià che neurologico.
Questa è una sciocchezza, qualunque psichiatra dovrebbe saperlo. Sarebbe come dire a una persona di controllare la pressione da solo.
Il disturbo di panico è un disturbo funzionale di una parte del cervello, e come tale si cura con interventi che condizionano quella parte, in genere medicine che arrivano lì e svolgono un'azione. Non sono ansiolitici, dall'effetto diretto sull'ansia ma non sull'attacco né sulla sua prevenzione. Sono medicine che agiscono riducendo per così dire la facilità con cui si produce l'attacco, conseguentemente riportando il cervello alla libertà di poter organizzarsi senza aver come preoccupazione centrale la paura dell'attacco o di possibili conseguenze.
Ci sono svariati altri farmaci per il panico. ne cito due, i capostipiti delle rispettive classi, cioè l'imipramina e i suoi derivati (antidepressivi più "vecchi" come data di scoperta) e la paroxetina (e in generale gli SSRI a cui appartiene anche il fevarin e l'entact).
Quindi io davvero non vedo il motivo di non darle una cura diversa scegliendo tra altre soluzioni se non ha risposto bene a due. Poi, le ribadisco, se non si usano dosi piene non si può neanche concludere che un farmaco non funziona, a volte non funziona a dose x e funziona a dose y.
Chieda un parere psichiatrico, pià che neurologico.
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Gentile utente,come già affermato dal collega, le molecole efficaci nella terapia e nella prevenzione delle recidive del disturbo da attacchi di panico sono molte, i dosaggi possibili e le associazione sono diverse. La terapia cognitivo-comportamentale non consiste nel fare due chiacchiere e nel dire di controllare gli attacchi. Questa non è terapia cognitivo-comportamentale.
cordiali saluti
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#7]
Gentile utente,
a Napoli e in Campania, come nel resto d'Italia, operano tanti professionisti competenti e scrupolosi, spesso in condizioni ambientali, strutturali e organizzative molto scarse. La sua esperienza negativa, sebbene per lei molto frustrante, non deve indurla a generalizzare. Le auguro di trovare risposte efficaci alle sue necessità al più presto.
Cordiali saluti
a Napoli e in Campania, come nel resto d'Italia, operano tanti professionisti competenti e scrupolosi, spesso in condizioni ambientali, strutturali e organizzative molto scarse. La sua esperienza negativa, sebbene per lei molto frustrante, non deve indurla a generalizzare. Le auguro di trovare risposte efficaci alle sue necessità al più presto.
Cordiali saluti
[#9]
E' un'esclamazione o una domanda ? Non chieda mai si guarisce che il medico non dirà mai a nessuno se guarisce in anticipo di nessuna malattia. Ci si cura, è curabilissimo. Guarire in un disturbo che prevede una predisposizione è come dire ad una persona allergica che non avrà mai più allergie. Ciò non significa che debba curarsi tutta la vita né per anni, ma esprimiamoci in termini di curabilità che è meglio.
[#10]
Una precisazione: nell'occasione del ricovero le venne precisamente fatta la diagnosi di "fibrillazione atriale"? Le hanno rilasciato una prescrizione?
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#12]
Utente
si mi hanno diagnosticato la fibrillazione atriale ed io pensai che era la terapia sospesa da me all improvviso essendo che i miei attacchi di panico scaricano molto sul cuore in una maniera eccessiva.mi sono fatto tutti gli accertamenti holter doppler eco cardiogramma analisi tiroide ma tutto negativo, sono 1 mese appena mi svegliai ebbi una tachicardia eccessiva con attacchi di panico e chiamai il mio cardiologo per rifarmi holter e la risposta dei risultati spiegava cosi' (si segnalano frequenti episodi di rapido incremento della frequenzacardiaca,sempre di breve durata,senza mai raggiungere valori patologici)e il mio medico curante mi disse che erano le extrasistoli dovuti all ansia ed attacchi di panico
[#13]
Utente
comunque x gli attacchi di panico appena mi prendo 0,50mg di xanax subito mi ristabilisco appena il farmaco fa effetto,e l unico farmaco che mi sono trovato bene,anche se in passato ho provato control-fevarin-cipralex-lexodan ma sempre con scarsi risultati, invece xanax lo ritengo un sedativo.Vi faccio un esempio appena mi sveglio la mattina e come il mio cervello si sveglia in ritardo in confronto ad una persona che non soffre d'ansia e quindi automaticamente vado in panico e subito devo prendere xanax a causa che subentre la tachicardia e puo' durare anche 10 minuti fastidiosamente e a volte faccio anche le fauci secche...dottore e una cosa che non riesco a conviverci piu lo giuro
[#14]
Vista la negatività dell' ecg/holter sarebbe molto utile l'aggiunta in terapia di un beta-bloccante (dose bassa-media), che controllerebbe il sintomo "tachicardia" mettendo in moto un circolo virtuoso sull'ansia di attesa. Consulti il cardiologo e lo psichiatra e senta che ne pensano.
Saluti
Saluti
[#15]
Utente
gia il mio cardiologo me lo voleva scrivere un po di beta bloccante ma sono stato io a non accettare essendo che gia assumo xanax ed entact e visto che sono contro hai medicinali non e ho avuto voglia sinceramente.dottore esiste qualche flebo da disintossicarsi di questi farmaci che contiene la benzodiazepine
[#16]
Gentile utente,
mi par di aver capito che ha rifatto adesso gli accertamenti e che le hanno indicato che i reperti ECG non sono indicativi di problema cardiaco (frequenza normale, extrasistoli senza significato particolare).
Gli attacchi di panico finiscono anche senza ansiolitico, anzi, l'ansiolitico non fa niente all'attacco, le toglie l'ansia che venga (e quando non deve venire le dà l'illusione che lo abbia prevenuto) o l'ansia dopo che le è venuto (riducendo la durata dello spavento postumo).
Per il resto valgono le considerazioni già fatte. Se però ha una storia di fibrillazione atriale non è opportuno che lei prenda farmaci della classe dei "triciclici".
Deciderà comunque lo psichiatra che sa sicuramente queste cose.
mi par di aver capito che ha rifatto adesso gli accertamenti e che le hanno indicato che i reperti ECG non sono indicativi di problema cardiaco (frequenza normale, extrasistoli senza significato particolare).
Gli attacchi di panico finiscono anche senza ansiolitico, anzi, l'ansiolitico non fa niente all'attacco, le toglie l'ansia che venga (e quando non deve venire le dà l'illusione che lo abbia prevenuto) o l'ansia dopo che le è venuto (riducendo la durata dello spavento postumo).
Per il resto valgono le considerazioni già fatte. Se però ha una storia di fibrillazione atriale non è opportuno che lei prenda farmaci della classe dei "triciclici".
Deciderà comunque lo psichiatra che sa sicuramente queste cose.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 4.4k visite dal 28/08/2009.
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