Disturbi di personalità

SALVE, MI E' STATO DIAGNOSTICATO UN DISTURBO DI PERSONALITA'"NON MEGLIO SPECIFICATO"
SO CHE HO DEI TRATTI DISSOCIATIVI CHE SONO STATI DIMOSTRATI, MA SE CHIEDO MAGGIORI INFORMAZIONI CIRCA IL DISTURBO, LA RISPOSTA E' QUELLA CHE HO MESSO ALL'INIZIO
PRENDO IL SEROQUEL 300 MG RP, DEPAKIN CHRONO DA 500 MG E IL VALIUM DA 5 MG

PERCHE' SECONDO VOI NON MI DICONO NULLA DI PIU'? INOLTRE HO VISTO LE MIE CARTELLE CLINICHE E LI' HO ANCHE TROVATO PSICOSI SCHIZOFRENICA (QUANDO HO CHIESTO SE ERO SCHIZOFRENICA MI HANNO RISPOSTO CHE ERA PER IL FARMACO)

VI SERVONO ALTRE INFORMAZIONI PER POTERMI RISPONDERE?

GRAZIE
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Scusi la diagnosi e' NAS, non altrimenti specificato che e' un tipo di sottogruppo dei disturbi di personalita'.

Si usa tale dicitura quando ci sono sintomi misti tra i vari disturbi di personalita' e la diagnosi e' in definizione ulteriore.

Per poter consentire la prescrizione di un trattamento a volte possono venir utilizzate diciture non propriamente corrispondenti alla diagnosi che le e' stata comunicata.

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[#2]
Utente
Utente
la ringrazio molto

quindi è come se ancora la mia diagnosi sia ancora in fase di...ehm...insomma non l'hanno definita del tutto, giusto?

io giorni fa ho azzardato il disturbo schizotipico, e il disturbo borderline ma non me l'hanno "bocciata".

quindi potrei avere vari disturbi di personalità senza un netto confine tra uno e l'altro?

del resto sto facendo delle psicoterapie e regolarmente vedo lo psichiatra da poco più di due anni e mezzo.

non è che voglia sapere che cos'ho per essere etichettata, solo, siccome m'interesso alla materia, ero proprio curiosa di sapere che cosa ci fosse nella mia testa che non andava.

[#3]
Utente
Utente
salve, volevo sapere come è inteso dallo psichiatra il comportamento di un paziente che dice di essere molto legato al proprio psichiatra tanto da vederlo come un "padre" o comunque una figura "accuditiva".
premesso che la terapia con il paziente va avanti da più di due anni e che questa "intesa" da parte del paziente si è rivelata in questi ultimi mesi.

grazie
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Scusi io non ho capito bene la domanda.

Piuttosto che renderla generica potrebbe riferirla a se, se riguarda lei, o specificare meglio.
[#5]
Utente
Utente
Si, mi scusi...si il "problema" è che io sono molto attaccata al mio psichiatra: mi segue da più di due anni e solo in questi ultimi mesi io credo di aver capito il motivo per cui, al termine di ogni seduta, io piango e mi dispero per il distacco. Ci vedo un mio ipotetico "padre" o comunque una figura di protezione e accudimento, lui mi fa star bene e copre perfettamente il Vuoto che io ho dentro (che una volta colmavo col cibo o con i troppi acquisti).
il punto è, come sostituisco una persona vera, in carne ed ossa che mi fa star bene tanto da desiderarla di vedere anche fuori dall'ospedale?

(ps.....spero di essermi spiegata, altrimenti, mi chieda pure altre delucidazioni...)

GRAZIE
[#6]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
a maggior ragione che è da alcuni anni in cura presso lo specialista, la questione che lei pone è fondamentale che sia trattata e discussa all'interno del vostro rapporto terapeutico.
Qualsiasi cosa le dicessi in merito a

"come sostituisco una persona vera, in carne ed ossa che mi fa star bene tanto da desiderarla di vedere anche fuori dall'ospedale"

risulterebbe banale (e qualsiasi conoscente o amico potrebbe dirle le stesse cose) o priva di significato (non essendo il suo terapeuta).
Pertanto, giri la domanda così come posta al suo psichiatra ed affrontate insieme l'argomento.

Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#7]
Utente
Utente
Va bene...sarà dura...
Ad ogni modo, la ringrazio molto.
Buonasera.
[#8]
Utente
Utente
Mi scusi ancora, vorrei un parere, un consiglio, i miei due dottori sono in ferie e non mi va di chiamare in reparto per parlare con gli specializzandi (o forse dovrei tanto, in parte, mi conoscono?).
Il nove di settembre per me è una data strana (09-09-09) e, siccome sin da piccola ho sempre avuto uno strano rapporto con il nove, ora io ho paura di che cosa potrà accadere questa volta. Il 9 giugno mi sono tagliata prima che la mia mente realizzasse l'accaduto, il 9 luglio il mio ragazzo ha avuto un incidente ed io, come sempre, avevo prima dei brutti presentimenti, in ogni caso, prima che gli eventi accadessero.
Questa volta io ho paura...mi era stato detto che il mio caro psichiatra c'era e invece non sarà presente...che cosa posso fare?

La ringrazio
[#9]
Utente
Utente
Buonasera, chiedo in questo sito poichè so che dal mio psichiatra non otterrei una risposta.
Come sopra scritto, sono molto legata al mio psichiatra però pare che questo "legame" sia sentito solo da me, nel senso che, siccome lui copre il mio enorme VUOTO, nell'ultimo incontro ho chiesto come potessi "sostituire" la sua figura e la risposta da parte del mio psichiatra è stata di prendere 2 tavor (forse lui mi ha vista già in quel momento molto agitata e "partita di testa"). Purtroppo non so se, ciò che dico possa essere "reale" nel senso che potrei aver "frainteso" e non compreso bene la realtà.
Bene, questo per dirvi che oggi mi son fatta prescrivere dal medico di famiglia il tavor da 2,5 mg che mi prenderò nei casi di estrema necessità (proprio come farebbe il mio psichiatra).
Il punto è che sono già in possesso di più di un grammo di diazepam ed ho paura che, nei momenti di dissociazione, possa fare un bel mix. Avere questi farmaci mi da sicurezza, e più mel i tolgono e più ne accumulo.
....io, sinceramente, non so che fare ed ho paura che i miei dottori non mi prendano sul serio.
Che conseguenze potrei avere nel caso ingerissi queste dosi di farmaci, di certo, associati all'alcol?
grazie

ps: mi hanno detto che sono schizotipica...ma la diagnosi, come sopra descritto, non è ancora del tutto formata.
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