Depressione e apura d'anoressia

Gentili Dottori,ho 36 anni, non lavoro per quanto lo cerchi da più di un anno pur essendo istruita, signorile e capace. La questione è questa, dopo 1 anno e mezzo, il 10 agosto il mio compagno mi ha lasciata...era una storia difficile poichè lui bugiardo cronico, una persona difficile per il difficile rapporto che aveva, ed ha, con la madre che asterisce d'odiare. Non ha mai accettato di farsi curare e paradossalmente per tener fronte a quel tipo di rapporto di cartone fatto di bugie, sono finita io in analisi. Ho incominciato ad avere crisi d'ansia, ovviamente ogni rivelazione era un ricaderci, e a perdere peso per stress, mervi, infelicità. La psicologa cui mi sono rivolta, che già 10 anni fa mi aveva aiutato a venir fuori da un'altra situazione difficile, ha cercato in tutti modi di farmi capire che avrei dovuto lasciarlo altrimenti visto il mio esser divenuta ossessiva avrebbe prodotto l'esatto contrario. Magari associandomi (come sicuramente avrà fatto per le bugie) alla madre. Questo è successo, preso da una crisi di nervi mi ha lasciata quasi a ferragosto come una pezza vecchia...ora vengo al dunque (ancora dice d'amarmi però)...non ho mangiato per il forte dolore per diversi giorni, la mia psicologa è fuori ancora, ho perso tanti kg (io già sono magra di costituzione) ora sarò 54/55 kg per 1, 77...piango tutto il giorno e mi riempio di EN...che mi stordiscono ma non alleviano il dolore e la voglia che ho di morire o di sparire. Non riesco ad allontanarmi da posti vicino casa...spesso ho difficoltà a concentrarmi, ho un dolore così forte che credo di dover passare a terapie farmacologiche e non più psicologiche. E' possibile venirne fuori??? Ma soprattutto ho paura di divenire anoressica...io sto provando a mangiare ma non credo di farne salute...e poi fumo 2/3 pacchetti di sigarette al giorno. Insomma mi sto distruggendo. Se ne può uscire???
Grazie mille di cuore
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Dato il dimagrimento rapido e l'abuso di tranquillanti, le consiglio di farsi valutare da uno specialista psichiatra. L'anoressia mi sembra sia un equivoco, l'anoressia così come la si conosce tramite i mass media è l'anoressia nervosa, disturbo del comportamento alimentare, e non significa non aver più fame, questo sintomo invece è tipico degli episodi depressivi o ansiosi acuti, ed è curabile insieme al resto della sindrome.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Grazie Dottore soprattutto per la celirità della risposta.
Quindi mi pare d'aver intuito che posso tranquillizzarmi sull'eventualità d'ammalarmi d'anoressia (anche se vedendomi ora lo pensano in tanti). Mi rivolgerò ad uno specialista ma non ho capito se conviene con me sull'iniziare una terapia farmacologica (quindi rivolgermi ad uno psichiatra o neurologo)o continuare quella psicologica.
Grazie davvero oggi mi ha già aiutata tantissimo
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Utente
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Dottore scusi me l'aveva specificato, nella fretta di leggere non ci avevo fatto cas.
Allora grazie ancora
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
l'anoressia come intesa genericamente non fa parte del suo caso. Piuttosto ne fa parte la perdita di appetito(anoressia appunto) caratteristica di molte sindromi depressive. Non esiti a contattare uno specialista in psichiatria per valutare se sia il caso di integrare la terapia psicologica con un adeguato trattamento farmacologico.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
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Grazie Dottore, ormai me ne sono convinta ed anche se ho un pò paura (per i molteplici luoghi comuni sugli antidepressivi), proverò questa strada. Così di certo non è vita!
Grazie
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