Ansia, somatizzazione, psicosi?

Salve, cerco di esporre il più sinteticamente possibile il mio problema:
Penso che per un'anmnesi più dettagliata sia indispensabile premettere che circa due anni fa ebbi un attacco di panico nella sua forma acuta, senso imminente di morte, senso di svenimento, di soffocamento, talmente reali da correre in pronto soccorso, dove mi diagnosticarono il problema, e in seguito, dopo altri sporadici episodi, seppur ancora convinto che la causa fosse organica, iniziai una cura con farmaci, seguito da uno psichiatra e uno psicologo, e dopo un anno circa, con un miglioramento notevole della situazione abbandonai le cure senza però aver raggiunto mai un recupero totale delle mie condizioni psico-fisiche. Per un anno la situazione proseguì abbastanza serenamente, rispetto alla mia condizione attuale.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Salve,cerco di esporre come meglio il mio problema:Penso che per un'anmnesi più dettagliata sia indispensabile premettere che circa due anni e mezzo fa ebbi un attacco di panico nella sua forma acuta,senso imminente di morte etc.. talmente reale da correre in pronto soccorso,dove mi diagnosticarono il problema, e in seguito, dopo altri sporadici episodi,iniziai una cura con farmaci,seguito da uno psichiatra e uno psicologo,e dopo un anno circa,con un miglioramento notevole della situazione abbandonai le cure senza però aver raggiunto mai un recupero totale delle mie condizioni psico-fisiche.Per un anno la situazione proseguì abbastanza serenamente,rispetto alla mia condizione di disagio attuale.Infatti, a circa 3 mesi fa si presentarono di nuovo segni di confusione mentale,astenia,disturbi del sonno,e sporadici ma intensi,dolori trafittivi localizzati all'incirca intorno alla nuca,sindrome vertiginosa,nausea,forti bruciori di stomaco,reflusso gastroesofageo,senso di occlusione alla trachea. Disturbi che erano già presenti all'incirca quando mi fu diagniosticato il DAP e il disturbo d'ansia generalizzata, ma in un contesto totalmente diverso,infatti non provavo il minimo senso di paura o di preoccupazione per la mia condizione fisiologica,comunque mi rivolsi al medico di base che mi diagnostico un disturbo correlato all'ansia ma mi consiglio anche alcuni esami del sangue(risultati tutti nella norma)una gastroscopia(che non feci in quanto mentre trovavo il coraggio per prenotarla, sparirono i sintomi gastrointestinali, il senso di occlusione alla gola etc..), una visita neurologica e una audiovestibolare.
Ora dopo tre mesi, come dicevo sono spariti i sintomi legati alla sfera gastrointestinale, ma si è aggiunto un nuovo sintomo fosfeni,e riduzione della vista sopratutto di notte,fotosensibilità rimangono poi una forte sensazione vertiginosa,dolori trafittivi alla nuca,e i disturbi del sonno sono aumentati, mimnesi notturna,insonnia notturna alternata a ipersonnia diurna,sonno non ristoratore,incubi,risvegli improvvisi nel cuore della notte,agitazione stato d'ansia,attacchi di panico e ultimamente,e per questo scrivo in questa sezione,uno strano pensiero mi provoca un estremo senso di terrore,con cui sto quasi convivendo quotidianamente,a volte mi pare di percepire la realtà nella sua totalità come una cosa totalmente assurda, per alcuni secondi ho un forte senso d'alienazione, chiedendomi chi sono? dove sono? cos'è il mondo?il perché delle forme, e interrogativi del genere,come se stessi perdendo il contatto con la realtà o stessi impazzendo. La visita neurologica è risultata nella norma, il neurologo mi ha consigliato solo una tac RMN encefalo come terapia all'ansia, e una terapia decontratturante per un trauma cervico dorsale, risalente a circa 3 mesi fa. Qui vorrei chiedere a chi mi devo rivolgere?Sono tutte somatizzazioni?Soffro di derealizzazione?E' il caso che mi rivolga urgentemente a un privato o posso aspettare lo psichiatra dell'osp?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

ovviamente deve fare una visita psichiatrica.
Il grado di urgenza lo decide lei, se ritiene di non poter aspettare si rivolga ad uno specialista di sua fiducia a breve.

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio di avermi risposto. Ma mi scusi se insisto nel cercarle un chiarimento, perché visto che il consulto doveva essere di 3.000 caratteri massimo, ho dovuto tagliare parti del discorso e forse potrei non essere stato molto chiaro nell'esporre i miei dubbi, quindi, le mie domande, che qui tento di esporre più chiaramente, sono queste: i miei sintomi potrebbero essere(a esclusione di altre patologie fisiche)tutti attribuibili a somatizazzioni dell'ansia?, oppure a grandi linee sono sintomi tipici di qualche altra patologia diversa dall'ansia? inoltre, se lo dovessero essere ci può essere una rapida degenerazione di questa patologia, visto che si acuiscono di giorno in giorno, e di conseguenza c'è reale necessitàurgenza di rivolgersi ad uno specialista a pagamento(visto che l'appuntamento che sono riuscito a procurarmi in ospedale è tra un mese circa)? oppure tutto questo è solo frutto della solita sindrome ansiosa che in questo momento non sottoposta a nessuna terapia sta alterando totalmente la mia capacità di giudicare con obiettività i miei malesseri? inoltre, la risposta che m'interessa di più attualmente è quella che mi può chiarire qualcosa riguardo quel mio pensiero ricorrente(manifestatosi solo nell'ultimissimo periodo)può essere definito come derealizzazione? oppure può essere considerato un pensiero negativo in cui subentra poi una somatizazzione ansiosa? o ancora, potrebbe rientrare nel quadro clinico di qualche altra patologia specifica confusa con una sindrome ansiosa o che si potrebbe essere aggiunta alla stessa?
Mi pare importante aggiungere che in famiglia non si hanno casi di malattie mentali, escluso qualche familiare in cura per brevi periodi per depressione; non ho avuto mai traumi emotivi, o fisici importanti, nessun cambiamento drastico dello stile di vita, anche se ci sono parecchie situazioni, trascorsi, che potrebbero giustificare lo stato d'ansia, sia in passato sia attualmente. Aggiungo, che non cerco una "diagnosi online" del mio disturbo ma qualche chiarimento e parere sul da farsi, e sulla reale importanzaurgenza del mio problema.


Grazie veramente tanto in anticipo per l'aiuto e per la pazienza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
era già chiaro il problema ed ha avuto una risposta
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Salve scrivo ancora per un consulto riguardo al mio problema. I miei attacchi di "derealizzazione" hanno avuto un picco e poi sono scesi, o almeno si sono molto attenuati, li ho quasi razionalizzati ed accettati. Nel frattempo ho visto due esperti per una diagnosi e un consiglio, ed ho intrapreso anche la strada della psicoterapia. Il primo esperto mi ha risposto dicendomi che sono tutti problemi dovuti all'ansia, di affidarmi alla mia forza di volontà e alla psicoterapia e inoltre mi ha prescritto un blando ansiolitico, + 1Fevarin consigliandomi di non andare a cercare troppo in là al mio problema per non trovare magari chi prendesse "troppo sul serio" quello che dicevo. Non ho mai iniziato la terapia farmacologica, ma prendendendo un pò di petto il problema sono stato un pò meglio, ed è andato sempre scemando. Mentre il secondo, proprio come mi aveva predetto il primo, mi ha sottolineato l'utilità di iniziare una terapia farmacologica con lo Zyprexa, sotto controllo in ospedale(day ospital). Questa prospettiva, visto che lo Zyprexa è un antipsicotico, mi fa stare veramente in ansia, e sinceramente non ci capisco più nulla, visto anche che quando ho richiesto una diagnosi mi ha parlato in modo totalmente vago, dicendo che è difficile tracciare una linea netta tra nevrosi, psicosi nel mio stato.
Qualche consiglio, qualche parere?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Non entro nel merito del suo consulto, ma spero proprio che il primo medico non le abbia veramente detto di "affidarsi alla sua buona volontà" perchè è una sciocchezza immane.
Questo l'ho voluto scrivere nell'interesse di tutta l'utenza.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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