Senso di irrealtà, derealizzazione e ansia

Buonasera,
sono un ragazzo di 22 anni e scrivo qui per parlare di un problema che mi affligge ormai da 5 mesi.
Tutto è iniziato una notte mentre cercavo di prendere sonno (premetto che non ero stressato anzi, ero tranquillo).
Ad un certo punto avverto dei capogiri, questo episodio mi ha spaventato e i capogiri continuavano accompagnati da un senso di distacco dalla realtà (percepivo l'ambiente circostante in modo distaccato come un sogno o come quando si entra nei centri commerciali e dopo un po' ci si sente storditi, non so se rendo l'idea).
Per prima cosa sono andato a fare una visita dall'otorino per escludere la labirintite dal momento che l'avevo già avuta in passato.
La visita è andata bene e non ha riscontrato nessun problema, ho deciso poi di proseguire facendo analisi del sangue, anche queste perfette.
Ormai ero ossessionato, ogni giorno pensavo di avere un tumore al cervello, lesioni cerebrali o malattie rare e nel frattempo mi sentivo distaccato e avvertivo i capogiri (in particolar modo appena sveglio), tutto questo mi ha portato ad attacchi di panico.
Ho deciso di intraprendere poi un percorso psichiatrico e ora mi sono quasi convinto di non avere nulla di fisico ma che sia del tutto mentale il mio problema.
Lo specialista mi ha prescritto inizialmente Alprazolam 5gtt il mattino, 5gtt il pomeriggio e 5gtt alla sera accompagnato da 15gtt di Daparox la sera e ho continuato così per qualche mese andando a diminuire sempre di più Alprazolam fino a smetterlo e ad utilizzarlo solo in caso di vera necessità.
Da un po' ho iniziato a diminuire anche Daparox sostituendolo gradualmente con il Cipralex (15gtt) la mattina dal momento che è passato qualche mese dagli ultimi attacchi di panico.
Lo specialista afferma che questo distacco dalla realtà che avverto e i capogiri (attualmente meno intensi) sono condizioni che mi auto induco essendo ossessionato da questa cosa e che dovrei imparare ad accettarla non dandoci peso e aspettare che vada a svanire con il tempo.
Ora, a parole tutto molto bello ma nei fatti soffro molto per questa condizione di distacco, tanto che ormai sono arrivato ad averla 24h/24h e ho paura di impazzire o di perdere il controllo, cerco costantemente risposte o rassicurazioni online e questo non aiuta di certo.
Di ultimo ho perso interesse in tutto come se nulla avesse più senso a causa di questo problema che è costantemente nella mia mente e il sol pensiero di trasportarmi questa cosa a vita o per un periodo prolungato di tempo mi fa sentire come se non ci fosse una via d'uscita e mi porta al panico.
Vorrei solamente essere nuovamente la persona che ero prima di tutto ciò e ho paura di non farcela.
Secondo voi cosa dovrei fare?
È possibile impazzire per questa cosa?
Avete consigli per gestirla meglio?
Sono sulla strada giusta o sto sbagliando tutto?
Dovrei focalizzarmi su altro anche sforzandomi invece di filosofeggiare sulla realtà che percepisco?

Grazie in anticipo per la risposta.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Attualmente sta assumendo una terapia che dovrà agire sui suoi sintomi.

Non è chiara la sostituzione di antidepressivo in tempi piuttosto brevi.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2023 al 2024
Ex utente
La ringrazio per la risposta,
a livello comportamentale cosa dovrei fare? Sto pensando di iniziare ad impormi di smettere di cercare risposte su internet per evitare di alimentare la mia ansia e di ignorare qualsiasi pensiero negativo per concentrarmi sul presente nonostante il distacco dalla realtà e darmi tempo. Ma la paura che mi duri per sempre è enorme, tanto da perdere interesse in qualsiasi cosa (ho addirittura pensato al suicidio come via d'uscita ma chiaramente si trattava di un pensiero intrusivo, non lo farei mai, ma il sol pensiero di averlo pensato mi spaventa terribilmente).
Continuo così o dovrei provare altro?

Grazie in anticipo!
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
[#4]
Attivo dal 2023 al 2024
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Ho una curiosità... Due giorni prima dal primo giorno in cui ho avvertito i sintomi di derealizzazione, capogiri e attacchi di panico ero stato in discoteca. Premetto che non ho fatto uso di nessuna sostanza, alcol incluso. È possibile che il fumo passivo di cannabis abbia alterato qualcosa al mio cervello? Oppure mi sto fasciando la testa inutilmente?

Grazie in anticipo.
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