Consiglio su terapia per tachicardia e altri sintomi da ansia
Salve vi contatto perché sono finalmente stato dallo psichiatra come consigliatomi per i miei sintomi.
Da settembre dello scorso anno soffro di episodi di tachicardia (accertati a livello cardiologico come tachicardia sinusale probabilmente da stati d'ansia) molto forti e nelle più svariate situazioni.
Parliamo anche di 170 BPM che invalidano la mia quotidianità, che non so gestire dopo approccio psicoterapico perché molto forti.
A questo alcune volte si aggiungono formicolii alle braccia mancanza di fiato, un forte stato costante di apprensione e per qualsiasi situazione mi faccia uscire di casa e tensione diaframmatica.
Spesso ho anche forti sudorazioni ed alternanza di calore, tremori e brividi di freddo, digestione lenta.
Inoltre percepisco ogni variazione cardiaca come anomala e per i più banali sforzi, tra cui anche alzarsi dal letto al mattino ho sedie difficoltà sia per i battiti più elevati che per la paura di stare male ed avere di nuovo episodi a cui associo forte affaticamento.
Non faccio più attività da solo e raramente esco di casa, non sapendo più che fare sono stato dallo psichiatra che ha diagnosticato il disturbo di panico insieme a secondarie ansia generalizzata ed eccesso di controllo lato cuore.
La cura prescritta prevedere Xanax RP 0.5 per 15-20 insieme a Paroxetina 7 gocce per quattro giorni, poi 10 per quattro giorni poi 20 a regime.
Per situazioni di emergenza Tavor Oro 1mg.
Sono un po' timoroso riguardo la terapia, volevo chiedere se poteva essere corretta dati i miei disturbi.
Grazie del parere, saluti.
Da settembre dello scorso anno soffro di episodi di tachicardia (accertati a livello cardiologico come tachicardia sinusale probabilmente da stati d'ansia) molto forti e nelle più svariate situazioni.
Parliamo anche di 170 BPM che invalidano la mia quotidianità, che non so gestire dopo approccio psicoterapico perché molto forti.
A questo alcune volte si aggiungono formicolii alle braccia mancanza di fiato, un forte stato costante di apprensione e per qualsiasi situazione mi faccia uscire di casa e tensione diaframmatica.
Spesso ho anche forti sudorazioni ed alternanza di calore, tremori e brividi di freddo, digestione lenta.
Inoltre percepisco ogni variazione cardiaca come anomala e per i più banali sforzi, tra cui anche alzarsi dal letto al mattino ho sedie difficoltà sia per i battiti più elevati che per la paura di stare male ed avere di nuovo episodi a cui associo forte affaticamento.
Non faccio più attività da solo e raramente esco di casa, non sapendo più che fare sono stato dallo psichiatra che ha diagnosticato il disturbo di panico insieme a secondarie ansia generalizzata ed eccesso di controllo lato cuore.
La cura prescritta prevedere Xanax RP 0.5 per 15-20 insieme a Paroxetina 7 gocce per quattro giorni, poi 10 per quattro giorni poi 20 a regime.
Per situazioni di emergenza Tavor Oro 1mg.
Sono un po' timoroso riguardo la terapia, volevo chiedere se poteva essere corretta dati i miei disturbi.
Grazie del parere, saluti.
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È una terapia standard
https://wa.me/3908251881139
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Utente
Perfetto dottore allora mi metto sereno. Ultimo quesito che volevo porle, non faccio più attività fisica come camminate svelte o semplici pedalate perché negli ultimi mesi le tachicardie improvvise che avevo si presentavano anche durante queste attività, lontano da casa, sicuramente avevo l'ansia/agitazione che allontanandomi da casa potessi stare male, ma secondo lei fa sempre parte di quegli episodi di tachicardia da panico? Le avevo già segnalato la cosa in un consulto precedente.
Quando feci l'Holter ho camminato per un'ora e mezza senza fosse accaduto nulla, spero che con la cura psichiatrica vada tutto meglio e possa tornare a fare le mie attività. In questo momento mi è difficile capire se quei picchi sono esacerbati dal mio stato ansioso e timore di ritrovarmi a stare male fuori casa oppure se è proprio l'attività fisica a favorire tutto. Premetto che ho sempre camminato e sono sempre andato in bicicletta senza problemi, ma la psichiatra mi ha messo in guardia che talvolta esistono delle tachicardie sinusali come condizione parafisiologica del singolo individuo, che non sono malattie ma più una caratteristica.
Lei cosa ne pensa a riguardo? Nei limiti del possibile non conoscendomi ?
Quando feci l'Holter ho camminato per un'ora e mezza senza fosse accaduto nulla, spero che con la cura psichiatrica vada tutto meglio e possa tornare a fare le mie attività. In questo momento mi è difficile capire se quei picchi sono esacerbati dal mio stato ansioso e timore di ritrovarmi a stare male fuori casa oppure se è proprio l'attività fisica a favorire tutto. Premetto che ho sempre camminato e sono sempre andato in bicicletta senza problemi, ma la psichiatra mi ha messo in guardia che talvolta esistono delle tachicardie sinusali come condizione parafisiologica del singolo individuo, che non sono malattie ma più una caratteristica.
Lei cosa ne pensa a riguardo? Nei limiti del possibile non conoscendomi ?
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Deve fare riferimento al cardiologo per capire se può fare attività fisica moderata
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Utente
Grazie ho fatto riferimento al cardiologo e mi ha detto nessun problema.
Ho un altro problema da porle, la terapia la inizierò domani, ho appena portato a casa i farmaci, oggi però in seguito ad attacco di panico ho preso Xanax 0.5, mi ha tamponato un po' tremori ed esasperazione ma successivamente, un'ora dopo l'assunzione circa ho iniziato ad avere forte tachicardia, 120 steso, 150 in piedi, che ha iniziato a passare quando credo l'effetto Xanax sia terminato. Mi hanno tutti detto di rivolgermi allo psichiatra per le mie tachicardie, ora vedrò come va la terapia, ma fosse da origini ansiose come mai sotto Xanax si accentua? Ho mandato mail anche allo psichiatra in quanto dovrei prendere da stasera Xanax a rilascio prolungato ma ho paura di quest'effetto.
Lei cosa ne pensa? Sono ovviamente in attesa di risposta da parte del mio psichiatra. Il cardiologo nel mentre escludendo cause cardiache non mi ha fornito terapie cardiologiche per la frequenza in quanto ritiene debba curare la causa e non l'effetto.
Ho un altro problema da porle, la terapia la inizierò domani, ho appena portato a casa i farmaci, oggi però in seguito ad attacco di panico ho preso Xanax 0.5, mi ha tamponato un po' tremori ed esasperazione ma successivamente, un'ora dopo l'assunzione circa ho iniziato ad avere forte tachicardia, 120 steso, 150 in piedi, che ha iniziato a passare quando credo l'effetto Xanax sia terminato. Mi hanno tutti detto di rivolgermi allo psichiatra per le mie tachicardie, ora vedrò come va la terapia, ma fosse da origini ansiose come mai sotto Xanax si accentua? Ho mandato mail anche allo psichiatra in quanto dovrei prendere da stasera Xanax a rilascio prolungato ma ho paura di quest'effetto.
Lei cosa ne pensa? Sono ovviamente in attesa di risposta da parte del mio psichiatra. Il cardiologo nel mentre escludendo cause cardiache non mi ha fornito terapie cardiologiche per la frequenza in quanto ritiene debba curare la causa e non l'effetto.
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Il prodotto non risolve la problematica in tempi lunghi per cui la terapia va assunta tutta secondo le indicazioni ricevute e non a caso.
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Utente
No certamente, in questo senso è tutto chiaro. Seguirò la terapia attentamente come prescritta meticolosamente.
Non mi era solo chiaro perché sotto effetto Xanax la tachicardia fosse più elevata e non uguale o meno accentuata, volevo capire se poteva essere un possibile effetto collaterale oppure figlio della sedazione e quindi di un possibile maggior affaticamento del fisico. Avendomi tutti i medici detto trattarsi di tachicardia da ansia non pensavo che Xanax la peggiorasse ulteriormente.
Grazie della disponibilità, cordiali saluti
Non mi era solo chiaro perché sotto effetto Xanax la tachicardia fosse più elevata e non uguale o meno accentuata, volevo capire se poteva essere un possibile effetto collaterale oppure figlio della sedazione e quindi di un possibile maggior affaticamento del fisico. Avendomi tutti i medici detto trattarsi di tachicardia da ansia non pensavo che Xanax la peggiorasse ulteriormente.
Grazie della disponibilità, cordiali saluti
[#8]
Utente
Salve da oggi dovrei alzare il dosaggio della Paroxetina da 10 gocce a 20 gocce, tuttavia avverto da questa notte, dolori diffusi soprattutto a livello del collo, un po' di mal di testa e battito con un moderato aumento di extrasistoli (un centinaio al giorno anziché qualche una decina). Al momento ho solo qualche linea febbre e non altri sintomi, può essere legata ad una forma di sindrome serotoninergica o banalmente un'infezione virale?
Del resto mi è stato comunicato che non ci sono problemi nell'utilizzo di qualche antinfiammatorio come ibuprofene nonostante vi sia segnalata interazione con Paroxetina, è tutto corretto? Cosa ne pensa? Grazie
Del resto mi è stato comunicato che non ci sono problemi nell'utilizzo di qualche antinfiammatorio come ibuprofene nonostante vi sia segnalata interazione con Paroxetina, è tutto corretto? Cosa ne pensa? Grazie
[#9]
Utente
Un ultimo parere in merito alla mia terapia. La sto seguendo in modo completo e lo Xanax RP 0.5mg mi è stato detto di smettere di assumerlo dopo 20 giorni di assunzione, da quando ho iniziato ad assumere paroxetina.
La specialista mi ha soltanto detto di seguire le indicazioni, cosa che ovviamente farò, ma vorrei solo capire se è una scelta classica oppure se spesso si preferisce scalare la benzodiazepina. 15/20 giorni non dovrebbero creare assuefazione, mi diceva, confermate? Grazie del supporto, cordiali saluti.
La specialista mi ha soltanto detto di seguire le indicazioni, cosa che ovviamente farò, ma vorrei solo capire se è una scelta classica oppure se spesso si preferisce scalare la benzodiazepina. 15/20 giorni non dovrebbero creare assuefazione, mi diceva, confermate? Grazie del supporto, cordiali saluti.
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Lei si pone delle questioni continue sulla terapia.
Ovviamente ciò è un sintomo che deve essere controllato nel tempo dalla terapia che sta assumendo. Deve avere pazienza e seguire le indicazioni senza farsi troppi problemi.
Con il tempo avrà dei miglioramenti ed ai controlli potrà riportare qualsiasi problematica presente o permanente.
Ovviamente ciò è un sintomo che deve essere controllato nel tempo dalla terapia che sta assumendo. Deve avere pazienza e seguire le indicazioni senza farsi troppi problemi.
Con il tempo avrà dei miglioramenti ed ai controlli potrà riportare qualsiasi problematica presente o permanente.
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[#12]
Utente
Piccolo aggiornamento in seguito ai primi due mesi di terapia. Qualche leggero miglioramento c'è stato e la psichiatra mi ha detto di continuare su questa strada.
Ho tuttavia un effetto collaterale ovvero dei sogni molto vividi ed una accentuata sudorazione notturna. Mi sveglio infreddolito e tutto sudato tanto da dovermi cambiare. Ne ho parlato con la specialista, la quale mi ha detto che può essere un effetto collaterale del farmaco seppur raro. L'importante è che non abbia un impatto troppo significativo nel riposo.
Vorrei un parere riguardo questo sintomo, inoltre devo dire che tendo ad andare a letto piuttosto tardi e faccio fatica a svegliarmi al mattino. Noto che questi fenomeni di sudorazione li ho in prima mattinata, poiché alcune volte dovessi svegliarmi attorno le 5/6 del mattino non ho sudorazione profusa. Grazie del parere.
Ho tuttavia un effetto collaterale ovvero dei sogni molto vividi ed una accentuata sudorazione notturna. Mi sveglio infreddolito e tutto sudato tanto da dovermi cambiare. Ne ho parlato con la specialista, la quale mi ha detto che può essere un effetto collaterale del farmaco seppur raro. L'importante è che non abbia un impatto troppo significativo nel riposo.
Vorrei un parere riguardo questo sintomo, inoltre devo dire che tendo ad andare a letto piuttosto tardi e faccio fatica a svegliarmi al mattino. Noto che questi fenomeni di sudorazione li ho in prima mattinata, poiché alcune volte dovessi svegliarmi attorno le 5/6 del mattino non ho sudorazione profusa. Grazie del parere.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.6k visite dal 22/11/2023.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.