Disturbo schizzoaffettivo

Buongiorno,
Scrivo per chiedere un consulto per conto di mia madre.

Mia madre ha 60 anni e da quando ne aveva 18 soffre di disturbo schizzoaffettivo curato con risperidone e seropran.
Questa estate ha avuto un episodio acuto, risoltosi dopo 5 giorni di ricovero in psichiatria ed è stata dimessa con una cura di 4mg di risperidone e En per eventuale ansia.
Da circa un mese, però, è fortemente depressa: non vuole uscire di casa, fa fatica ad andare al lavoro, non ha interesse per nulla, fatica a dormire.
A seguito di questo episodio le è stato reintrodotto il seropram inizialmente 4 gocce, poi portate a 6 e il risperidone è stato scalato da 4 a 3.
Mentre En assume 10 gocce la sera (in associazione a pastiglia per dormire) + 5 la mattina.
Dopo un mese di cura non vedo grandi risultati.
Oggi la dottoressa che la segue le ha portato il Seropran a 8 gocce ma ha lasciato invariato il risperidone e l’utilizzo di En.
Ha aggiunto il Sumor a metà mattina.
Considerando che nel corso degli anni la sua cura è sempre stata di 1mg di risperidone e 8 gocce di seropran, non vorrei che il dosaggio di risperidone sia troppo alto e per cui non si riesce a ristabilire un tono dell’umore normale.


Vi ringrazio per eventuali chiarimenti
Federica
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ma in cosa era consistito il primo episodio acuto, dopo cui è stato tolto l'antidepressivo e aumentato il risperidone ? Un episodio agitato forse, a giudicare dalla modifica alla cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Si, fondamentalmente ha delle crisi in un cui è molto agitata, non dorme e non riesce a stare ferma. Sino a che la mancanza di sonno la porta ad essere anche particolarmente irascibile motivo per cui è stata ricoverata. Sa che ho ricordo questo è il terzo episodio a cui assisto e si verificano a distanza di circa 8/10 anni l’uno dall’altro.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non è che la mancanza di sonno porta l'irascibilità, è che la anticipa. Dopo la fase agitata segue una spenta, su cui i farmaci possono anche avere un effetto accentuante, però va tenuto conto che sono stati messi per far da freno alla fase precedente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini