Guarirò dal disturbo schizoaffettivo?
Salve dottori,
Ho 33 anni e 3 anni fa mi è stato diagnosticato il disturbo schizoaffettivo, dopo un ricovero durato un mese a causa di una grave crisi psicotica sono stato curato per un anno con abilify, depakin, aripiprazolo e non ricordo nemmeno più tutto ciò che abbia mandato giù...oggi prendo brintellix, per la depressione, tolep come stabilizzatore dell'umore e aripiprazolo come antipsicotico.
Mi chiedevo, riuscirò mai a guarire da questa terribile malattia?
È possibile che il mio Q.
I sia calato notevolmente?
Mi sembra di aver perso molte delle mie funzioni intellettive
Ho 33 anni e 3 anni fa mi è stato diagnosticato il disturbo schizoaffettivo, dopo un ricovero durato un mese a causa di una grave crisi psicotica sono stato curato per un anno con abilify, depakin, aripiprazolo e non ricordo nemmeno più tutto ciò che abbia mandato giù...oggi prendo brintellix, per la depressione, tolep come stabilizzatore dell'umore e aripiprazolo come antipsicotico.
Mi chiedevo, riuscirò mai a guarire da questa terribile malattia?
È possibile che il mio Q.
I sia calato notevolmente?
Mi sembra di aver perso molte delle mie funzioni intellettive
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La terapia mi sembra concepita "a pezzi", il che non ha senso. A seconda del sottotipo di disturbo schizoaffettivo, l'antidepressivo può non essere indicato. Per quanto concerne la questione cognitiva, le medicine che assume potrebbero influenzare alcune funzioni.
La guarigione in senso assoluto significherebbe che non possono più esserci ricadute e che i sintomi non ci sono in assenza di terapia, ma almeno per periodi di una certa lunghezza il disturbp è definito dalla persistenza di sintomi psicotici, dopo di che l'esclusione per il futuro di ricadute non avrebbe senso. Ci può essere una remissione clinica, cioè niente sintomi e niente fasi acute.
La guarigione in senso assoluto significherebbe che non possono più esserci ricadute e che i sintomi non ci sono in assenza di terapia, ma almeno per periodi di una certa lunghezza il disturbp è definito dalla persistenza di sintomi psicotici, dopo di che l'esclusione per il futuro di ricadute non avrebbe senso. Ci può essere una remissione clinica, cioè niente sintomi e niente fasi acute.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Non ha avuto crisi psicotiche prendendo la terapia, per quel che si può dire fino ad ora.
Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 11/11/2023.
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