Disturbo di ansia

Buongiorno, cerco di esporvi brevemente il mio problema: nel corso degli ultimi 5 anni ho fatto uso di sostanze (cocaina e mdma) con una frequenza pari a una o due volte massimo al mese e in quantità minime.

Non ho mai avuto problemi legati a panico o ansia.

4 mesi fa ho avuto un forte attacco di panico dopo un weekend in cui avevo usato mdma (80mg quindi una dose minima), i giorni successivi ho continuato a manifestare attacchi di panico e ansia generalizzata che è proseguita per un mese.

Attualmente non faccio più uso di nulla da 4 mesi, dormo regolarmente, mangio sano, pratico sport, non ho problemi durante il giorno o disturbi particolari, ma ho notato che a metà mattina se bevo un caffé (ne bevo massimo 1 al giorno non di più) si scatenano in me sintomi di panico o ansia immotivata che perdurano ore, sono sintomi che riesco comunque a gestire ma è come se il caffè mandasse in disequilibrio il mio corpo o la mia mente in questo caso.
La cosa succede a volte anche con la nicotina dopo avere bevuto dell'alcool (in occasioni conviviali non di abuso).

E' possibile che la mia sintomatologia sia legata a un disequilibrio causato dal primo episodio di panico che si era scatenato a seguito dell'utilizzo di sostanze?
Oppure è un'ansia che mi portavo già da tempo dietro?

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
L'eventuale problematica è da imputare all'uso di sostanze e non ai sintomi conseguenti.

Pertanto, in presenza di questi sintomi è opportuna una visita specialistica.

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, sono stato da uno psichiatra a cui ho esposto tale problema e mi ha solamente detto che devo iniziare un percorso di terapia per riportare l’ansia a livelli normali, con le sostanze probabilmente ho scoperchiato qualcosa; esistono altri tipi di esami o consulti che potrei fare ?
Faccio presente inoltre che da qualche tempo soffro anche di un fastidioso acufene che si accentua in quei momenti ansiogeni

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
"scoperchiato" non è il termine adatto per una questione di questo tipo.

Probabilmente con l'uso di sostanze ha provocato delle condizioni di scompenso che è necessario curare in modo efficace farmacologicamente.

Non ci sono cose da discutere con fantomatici percorsi.

Ha chiaramente dei disturbi che hanno una base neurotrasmettitoriale.

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Utente
Utente
potrebbe indicarmi che tipo di visite specialistiche vengono effettuate in casi di questo tipo ?
Glielo chiedo perché l’incontro
con lo psichiatra aveva il carattere di un semplice consulto/chiaccherata, ci sono delle analisi per determinare questi scompensi tramite macchinari o altri strumenti?
Grazie
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