Ansia,attacchi di panico per esami orali
Buongiorno,sono una studentessa di 21 anni.
Da fine febbraio per un esame orale che dovevo dare da lì a pochi giorni ho cominciato a sentirmi male:non riuscivo a mangiare nulla per giorni,non dormivo,piangevo sempre e questo solo al pensiero dell'esame.Decisi di andare comunque a darlo nonostante non avessi chiuso occhio la notte prima.Risultato?dopo ore di tentennamenti spinta dalla voglia di andarmene dall'aula non lo diedi e riparti per casa il giorno dopo.Dopo un attacco di ansia sfociato in un pianto isterico sapendo di dover riprovare quelle sensazioni,consultando un neurologo ho seguito una cura con efexor 37.5mg la sera e la mattina più xanax 0.25 una al dì.
A marzo ridiedi l'esame ma stetti così male da farmi accompagnare da mia madre(l'unica cosa che dava sollievo all'ansia).
Piano piano da luglio prendo una sola compressa di efexor la sera poichè sembrava che stessi migliorando.Illusione.Ho altri esami orali (sottolineo orali perchè con gli scritti non ho il minimo problema).Ho ricominciato con l'ansia che non mi dà tregua al solo pensiero di recarmi all'uni il giorno dell'esame,di aspettare il mio turno,so già che scapperò.Non dormo,non riesco a concentrarmi per stud.Avevo il terrore di riprovare le stesse sensazioni con un altro orale e così infatti sta succedendo.Ho paura di bloccarmi e non dare nessun esame perchè il mio istinto,l'unico modo per bloccare l'ansia,è pensare che non devo fare nessun esame.Cosa devo fare?ricominciare la cura?il dosaggio è giusto?Cosa posso fare ora per questo esame imminente?
Forse mi recherò da una psicologa da ottobre con il ricominciare delle lezioni.
Grazie in anticipo
Da fine febbraio per un esame orale che dovevo dare da lì a pochi giorni ho cominciato a sentirmi male:non riuscivo a mangiare nulla per giorni,non dormivo,piangevo sempre e questo solo al pensiero dell'esame.Decisi di andare comunque a darlo nonostante non avessi chiuso occhio la notte prima.Risultato?dopo ore di tentennamenti spinta dalla voglia di andarmene dall'aula non lo diedi e riparti per casa il giorno dopo.Dopo un attacco di ansia sfociato in un pianto isterico sapendo di dover riprovare quelle sensazioni,consultando un neurologo ho seguito una cura con efexor 37.5mg la sera e la mattina più xanax 0.25 una al dì.
A marzo ridiedi l'esame ma stetti così male da farmi accompagnare da mia madre(l'unica cosa che dava sollievo all'ansia).
Piano piano da luglio prendo una sola compressa di efexor la sera poichè sembrava che stessi migliorando.Illusione.Ho altri esami orali (sottolineo orali perchè con gli scritti non ho il minimo problema).Ho ricominciato con l'ansia che non mi dà tregua al solo pensiero di recarmi all'uni il giorno dell'esame,di aspettare il mio turno,so già che scapperò.Non dormo,non riesco a concentrarmi per stud.Avevo il terrore di riprovare le stesse sensazioni con un altro orale e così infatti sta succedendo.Ho paura di bloccarmi e non dare nessun esame perchè il mio istinto,l'unico modo per bloccare l'ansia,è pensare che non devo fare nessun esame.Cosa devo fare?ricominciare la cura?il dosaggio è giusto?Cosa posso fare ora per questo esame imminente?
Forse mi recherò da una psicologa da ottobre con il ricominciare delle lezioni.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente
lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e non il neurologo.
Il suo trattamento e' insufficiente per i suoi disturbi e deve sentire il parere di uno specialista in psichiatria.
lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e non il neurologo.
Il suo trattamento e' insufficiente per i suoi disturbi e deve sentire il parere di uno specialista in psichiatria.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Bisognerebbe capire se è stata fatta una diagnosi. La cura con efexor è a dose bassa. Non mi sembra vi siano elementi per dire che è migliorata sul blocco specifico riguardante gli esami.
Ripeto però che la prima cosa da fare è la diagnosi, altrimenti la scelta delle terapie viene fatta a grandi linee e magari in maniera non specifica.
Bisognerebbe capire se è stata fatta una diagnosi. La cura con efexor è a dose bassa. Non mi sembra vi siano elementi per dire che è migliorata sul blocco specifico riguardante gli esami.
Ripeto però che la prima cosa da fare è la diagnosi, altrimenti la scelta delle terapie viene fatta a grandi linee e magari in maniera non specifica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
come le hanno spiegato i colleghi il medico di riferimento nel suo caso è lo psichiatra, è necessario fare una diagnosi (cioè capire quale disturbo ha) e curarlo adeguatamente (le dosi da lei citate del farmaco sono basse e non sufficienti).
Dal quel che racconta il suo problema è curabile ma va affrontato: provare ansia prima degli esami è normale e quando starà meglio vedrà che riuscirà ad affrontrla e superarla.
Cordiali saluti
Massimo Lai
come le hanno spiegato i colleghi il medico di riferimento nel suo caso è lo psichiatra, è necessario fare una diagnosi (cioè capire quale disturbo ha) e curarlo adeguatamente (le dosi da lei citate del farmaco sono basse e non sufficienti).
Dal quel che racconta il suo problema è curabile ma va affrontato: provare ansia prima degli esami è normale e quando starà meglio vedrà che riuscirà ad affrontrla e superarla.
Cordiali saluti
Massimo Lai
Massimo Lai, MD
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 23/08/2009.
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