Mi blocco e non riesco a chiedere aiuto
Buonasera,
so già che ci metterò una vita a mandare questo messaggio.
Scusatemi da principio se ci saranno errori o storture, Probabilmente lo riscriverò più volte e rimarrà parcheggiato sulla pagina del mio pc qualche tempo.
Sono bloccata e non so che fare o come farlo.
Vorrei chiedere un consulto psichiatrico, ma ogni volta che ci provo vado letteralmente nel pallone.
Riesco ad arrivare alla pagina di prenotazione o alla prima mail da inviare per chiedere informazioni.
E poi basta, mi blocco, troppo difficile, troppo complicato, non riesco a gestirlo.
E a pensarci ora mentre scrivo mi si chiude la gola e ho le lacrime agli occhi.
Mi era stato consigliato il nome da una amica di una psichiatra ma a parte che avrà la prima disponibilità in lista d'attesa a metà dell'anno prossimo mi ha chiesto di produrre documenti come risultati scolastici (che non ho e non saprei come ritrovare) e di poter sottoporre a test su di me anche famigliari che mi conoscono.
E di nuovo bloccata, con una bozza di risposta sulla mail senza capire come mandarla.
La sensazione di totale inutilità dell'azione.
"Tanto ha posto tra una vita che senso ha risponderle che sono a disagio con le sue richieste se tanto non avrà posto per me?
"
Ho provato con un paio di ospedali privati nel Milanese ma di nuovo, mi blocco sulla pagina delle prenotazioni - come posso capire dalla sterile pagina delle prenotazioni cosa chiedere?
In uno c'era anche un test da fare per indirizzarti loro, e mi blocco sulle risposte.
E' ansia?
E' depressione?
E' panico?
Insonnia?
Concentrazione?
Attenzione?
Ma se io rispondo ansia ma la stessa fosse causata dall'insonnia?
"Preferisce un uomo o una donna?
" - non lo so?
Vorrei qualcuno con cui essere a mio agio, come faccio a scoprire cosa mi farà stare a mio agio senza andare alla cieca?
Normalmente riesco a gestire i miei blocchi.
Mi gestisco con dei timer, sono quasi maniacale sull'uso di un calendario per cercare di gestire la mia distrazione e mancanza di focus, in questo ultimo periodo però sono rotta.
Non riesco a tenere in ordine il calendario, non riesco più a gestire la voglia di accedere il timer per spronarmi a fare cose.
Faccio fatica a lavorare, a star dietro a figli e marito.
Non ho voglia nemmeno di giocare al pc.
Vado in palestra solo perché per me un impegno preso con qualcuno è ancora sacro (personal trainer), ma non ho forza, non ho voglia, e ho paura di quando inizierò a trovare scuse per non andare nemmeno lì.
Credo di aver bisogno di aiuto.
Ma come faccio se non riesco a gestire di farmi passare il panico e finalizzare il chiederlo?
Perché poi iniziano gli "e se".
E se va male?
E se lo chiedo e non mi aiuta?
E se non mi trovo bene?
Io poi quando non mi trovo a mio agio in una situazione faccio fatica a verbalizzarlo, quindi non saprei come cambiare specialista a quel punto.
Grazie a chi perderà tempo a leggermi.
so già che ci metterò una vita a mandare questo messaggio.
Scusatemi da principio se ci saranno errori o storture, Probabilmente lo riscriverò più volte e rimarrà parcheggiato sulla pagina del mio pc qualche tempo.
Sono bloccata e non so che fare o come farlo.
Vorrei chiedere un consulto psichiatrico, ma ogni volta che ci provo vado letteralmente nel pallone.
Riesco ad arrivare alla pagina di prenotazione o alla prima mail da inviare per chiedere informazioni.
E poi basta, mi blocco, troppo difficile, troppo complicato, non riesco a gestirlo.
E a pensarci ora mentre scrivo mi si chiude la gola e ho le lacrime agli occhi.
Mi era stato consigliato il nome da una amica di una psichiatra ma a parte che avrà la prima disponibilità in lista d'attesa a metà dell'anno prossimo mi ha chiesto di produrre documenti come risultati scolastici (che non ho e non saprei come ritrovare) e di poter sottoporre a test su di me anche famigliari che mi conoscono.
E di nuovo bloccata, con una bozza di risposta sulla mail senza capire come mandarla.
La sensazione di totale inutilità dell'azione.
"Tanto ha posto tra una vita che senso ha risponderle che sono a disagio con le sue richieste se tanto non avrà posto per me?
"
Ho provato con un paio di ospedali privati nel Milanese ma di nuovo, mi blocco sulla pagina delle prenotazioni - come posso capire dalla sterile pagina delle prenotazioni cosa chiedere?
In uno c'era anche un test da fare per indirizzarti loro, e mi blocco sulle risposte.
E' ansia?
E' depressione?
E' panico?
Insonnia?
Concentrazione?
Attenzione?
Ma se io rispondo ansia ma la stessa fosse causata dall'insonnia?
"Preferisce un uomo o una donna?
" - non lo so?
Vorrei qualcuno con cui essere a mio agio, come faccio a scoprire cosa mi farà stare a mio agio senza andare alla cieca?
Normalmente riesco a gestire i miei blocchi.
Mi gestisco con dei timer, sono quasi maniacale sull'uso di un calendario per cercare di gestire la mia distrazione e mancanza di focus, in questo ultimo periodo però sono rotta.
Non riesco a tenere in ordine il calendario, non riesco più a gestire la voglia di accedere il timer per spronarmi a fare cose.
Faccio fatica a lavorare, a star dietro a figli e marito.
Non ho voglia nemmeno di giocare al pc.
Vado in palestra solo perché per me un impegno preso con qualcuno è ancora sacro (personal trainer), ma non ho forza, non ho voglia, e ho paura di quando inizierò a trovare scuse per non andare nemmeno lì.
Credo di aver bisogno di aiuto.
Ma come faccio se non riesco a gestire di farmi passare il panico e finalizzare il chiederlo?
Perché poi iniziano gli "e se".
E se va male?
E se lo chiedo e non mi aiuta?
E se non mi trovo bene?
Io poi quando non mi trovo a mio agio in una situazione faccio fatica a verbalizzarlo, quindi non saprei come cambiare specialista a quel punto.
Grazie a chi perderà tempo a leggermi.
[#1]
Intanto il messaggio lo ha mandato.
Non riesco a capire tutte queste complicazioni, test da fare, schede da riempire... La diagnosi la fa il medico, è pagato per quello. Può informarsi per esempio dal suo medico di famiglia o da un familiare e provare a telefonare, come per qualunque altro specialista. Se le chiedono di compilare schede o di portare in seduta pure sua zia, scappi. Se però cerca delle sicurezze in anticipo, risultati in qualche modo "garantiti", la persona "giusta", si blocca in un rimuginio ansioso. Intanto la veda come una consulenza, non come l'ultima spiaggia o un contratto a vita, perché non lo è.
Non riesco a capire tutte queste complicazioni, test da fare, schede da riempire... La diagnosi la fa il medico, è pagato per quello. Può informarsi per esempio dal suo medico di famiglia o da un familiare e provare a telefonare, come per qualunque altro specialista. Se le chiedono di compilare schede o di portare in seduta pure sua zia, scappi. Se però cerca delle sicurezze in anticipo, risultati in qualche modo "garantiti", la persona "giusta", si blocca in un rimuginio ansioso. Intanto la veda come una consulenza, non come l'ultima spiaggia o un contratto a vita, perché non lo è.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 547 visite dal 31/10/2023.
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