Tac post covid
Buonasera, riporto di seguito l'esito della tac a due mesi da infezione covid in paziente di 72 anni:
l'esame tomodensitometrico ad alta risoluzione del torace eseguito senza iniezione endovenosa di MDC con scansione volumetrica, a modulazione variabile della dose in base al distretto corporeo, ed integrato con ricostruzioni MPR sul piano coronale, ha mostrato:
in tutti i lobi polmonari, diffuso ispessimento interstiziale centrale e periferico, più evidente nei lobi inferiori, da patologia interstiziale nota in anamnesi, in paziente con BPCO a carattere enfisematoso con bolle prevalentemente centro e panlobulari ed alcune parasettali, in particolare in apice sinistro; non significativi aumenti dimensionali dei linfonodi delle principali stazioni mediastiniche; immagine cardiaca nei limiti della norma per dimensioni, modico ispessimento pericardico, iniziali calcificazioni parietali aortiche e coronariche; non evidenti alterazioni morfostrutturali dello scheletro costale.
Gentili dottori oltre a chiedere un parere su quale sia il quadro clinico, cosa dovrebbe fare mio suocero?
Ringrazio di cuore chi potrà darmi delucidazioni.
Cordialmente,
MP
l'esame tomodensitometrico ad alta risoluzione del torace eseguito senza iniezione endovenosa di MDC con scansione volumetrica, a modulazione variabile della dose in base al distretto corporeo, ed integrato con ricostruzioni MPR sul piano coronale, ha mostrato:
in tutti i lobi polmonari, diffuso ispessimento interstiziale centrale e periferico, più evidente nei lobi inferiori, da patologia interstiziale nota in anamnesi, in paziente con BPCO a carattere enfisematoso con bolle prevalentemente centro e panlobulari ed alcune parasettali, in particolare in apice sinistro; non significativi aumenti dimensionali dei linfonodi delle principali stazioni mediastiniche; immagine cardiaca nei limiti della norma per dimensioni, modico ispessimento pericardico, iniziali calcificazioni parietali aortiche e coronariche; non evidenti alterazioni morfostrutturali dello scheletro costale.
Gentili dottori oltre a chiedere un parere su quale sia il quadro clinico, cosa dovrebbe fare mio suocero?
Ringrazio di cuore chi potrà darmi delucidazioni.
Cordialmente,
MP
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Gentile utente,
direi che il da farsi dipende fondamentalmente dalla saturazione dell'ossigeno. Se questa fosse normale, al di sopra di 93% non farei assolutamente nulla, se non FKT in caso di concomitante astenia. Sarebbe importante effettuare una spirometria globale con DLCO per capire lo stato della funzionalità respiratoria, ed evidenziare eventuali deficit ostruttivi su cui intervenire facilmente con farmaci topici, giacché la TAC evidenzierebbe segni di BPCO. Se la saturazione fosse invece al di sotto del 92% andrebbe aggiunta ossigeno terapia nelle 24 h, meglio dopo EGA. Se la saturazione si riducesse durante il cammino e/o durante il sonno, dopo un walking test e monitoraggio notturno della saturazione, andrebbe effettuata ossigenoterapia durante sforzo e/o durante le ore di riposo notturno. In caso di importante insufficienza respiratoria andrebbe valutata, caso per caso, eventuali terapie con corticosteroidi topici e/o sistemici, anticoagulanti ecc. In relazione alla clinica ed agli esami ematochimici. Ripeto però che se la ossigenazione è buona ed il paziente sta bene, non facciamo nulla !
CORDIALMENTE
direi che il da farsi dipende fondamentalmente dalla saturazione dell'ossigeno. Se questa fosse normale, al di sopra di 93% non farei assolutamente nulla, se non FKT in caso di concomitante astenia. Sarebbe importante effettuare una spirometria globale con DLCO per capire lo stato della funzionalità respiratoria, ed evidenziare eventuali deficit ostruttivi su cui intervenire facilmente con farmaci topici, giacché la TAC evidenzierebbe segni di BPCO. Se la saturazione fosse invece al di sotto del 92% andrebbe aggiunta ossigeno terapia nelle 24 h, meglio dopo EGA. Se la saturazione si riducesse durante il cammino e/o durante il sonno, dopo un walking test e monitoraggio notturno della saturazione, andrebbe effettuata ossigenoterapia durante sforzo e/o durante le ore di riposo notturno. In caso di importante insufficienza respiratoria andrebbe valutata, caso per caso, eventuali terapie con corticosteroidi topici e/o sistemici, anticoagulanti ecc. In relazione alla clinica ed agli esami ematochimici. Ripeto però che se la ossigenazione è buona ed il paziente sta bene, non facciamo nulla !
CORDIALMENTE
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 20/10/2021.
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