Dolore cronico al petto
Buongiorno.
Sono un uomo di 34 anni.
Soffro da anni di malattia da reflusso gastro-esofageo per ernia iatale.
Sono un fumatore occasionale (ex fumatore assiduo).
Vi scrivo perché da poco più di un anno avverto un fastidio opprimente/oppressivo al petto, nella zona sovrasternale.
Il dolore si è presentato in concomitanza di due fattori: l’inizio di un’attività sedentaria di Smart working, ancora in corso, e la ripresa del fumo di sigaretta.
Temendo che uno dei due potesse essere causa del dolore/fastidio (che si enfatizza nei periodi in cui fumo) ho provveduto, già lo scorso anno, ad effettuare sia una visita dallo specialista pneumologo che una visita dal fisioterapista.
Il primo, dopo il controllo con relativa spirometria, ha escluso problemi respiratori.
Tuttavia da qualche anno percepisco talvolta (nel periodo primaverile ed estivo) una sensazione di mancanza d’aria (come se avessi il naso ostruito e non riuscissi a respirare tutta l’aria possibile).
Questo, insieme all’aumento dei sintomi al petto dopo il fumo, continuano a farmi temere che ci possano essere cause polmonari.
Ho ripreso nuovamente a fumare (roba da poco, 2/3 sigarette al giorno) e il fastidio sembra essersi nuovamente intensificato.
Al fine di escludere problemi di stomaco ho appena iniziato un nuovo ciclo di pantoprazolo, e spero di smettere con la vita sedentaria di qui a un mese.
Tuttavia rimane ancora in me la paura che le cause siano polmonari.
Come consigliereste di procedere?
PS faccio presente che il dolore/fastidio si presenta solo a seguito di movimenti (quando mi alzo dal letto o mi sposto, quando tossisco, quando contraggo o estendo volutamente i muscoli del petto)
Sono un uomo di 34 anni.
Soffro da anni di malattia da reflusso gastro-esofageo per ernia iatale.
Sono un fumatore occasionale (ex fumatore assiduo).
Vi scrivo perché da poco più di un anno avverto un fastidio opprimente/oppressivo al petto, nella zona sovrasternale.
Il dolore si è presentato in concomitanza di due fattori: l’inizio di un’attività sedentaria di Smart working, ancora in corso, e la ripresa del fumo di sigaretta.
Temendo che uno dei due potesse essere causa del dolore/fastidio (che si enfatizza nei periodi in cui fumo) ho provveduto, già lo scorso anno, ad effettuare sia una visita dallo specialista pneumologo che una visita dal fisioterapista.
Il primo, dopo il controllo con relativa spirometria, ha escluso problemi respiratori.
Tuttavia da qualche anno percepisco talvolta (nel periodo primaverile ed estivo) una sensazione di mancanza d’aria (come se avessi il naso ostruito e non riuscissi a respirare tutta l’aria possibile).
Questo, insieme all’aumento dei sintomi al petto dopo il fumo, continuano a farmi temere che ci possano essere cause polmonari.
Ho ripreso nuovamente a fumare (roba da poco, 2/3 sigarette al giorno) e il fastidio sembra essersi nuovamente intensificato.
Al fine di escludere problemi di stomaco ho appena iniziato un nuovo ciclo di pantoprazolo, e spero di smettere con la vita sedentaria di qui a un mese.
Tuttavia rimane ancora in me la paura che le cause siano polmonari.
Come consigliereste di procedere?
PS faccio presente che il dolore/fastidio si presenta solo a seguito di movimenti (quando mi alzo dal letto o mi sposto, quando tossisco, quando contraggo o estendo volutamente i muscoli del petto)
[#1]
Salve in base ai sintomi che mi descrive direi che sarebbe utile sottoporsi ad un elettrocardiogramna da sforzo per valutare cardiopatia ischemica allo stato latente poiche' mi descrive un dolore toracico sovrasternale di tipo oppressivo, una stratigrafia sternale per escludere un quadro di osteocondrite cioe' un' infiammazione del manubrio sternale con annesse le giunture osse, una radiografia del torace in 2 proiezioni posteroanteriore e laterale per evidenziare esiti di pleurite correlata al fumo di sigaretta e che talvolta in seguito a brusche variazioni climatiche puo' riacutizzarsi
Dr. raimondo gullo
[#2]
Utente
Buon pomeriggio dottore Gulli.
La ringrazio per la risposta.
Avendo problemi di reflusso con strani episodi dolorosi che giungono fino al collo, avevo già provveduto a prenotare un test da sforzo per scongiurare la possibilità che si tratti di angina pectoris. Farò l’esame nel mese di Giugno.
Per quanto concerne la pleurite, mi sono sottoposto a visita pneumologica dalla quale è stato escluso un riferimento polmonare. A questo punto proverò a sentire il Medico di base per chiedere la prescrizione di una radiografia toracica.
Per quanto concerne la stratigrafia non sarebbe opportuno, escluse le altre due possibilità, approcciare direttamente una terapia per osteocondrite senza passare dall’esame radiografico, vista la sua alta concentrazione radiologica?
Grazie
La ringrazio per la risposta.
Avendo problemi di reflusso con strani episodi dolorosi che giungono fino al collo, avevo già provveduto a prenotare un test da sforzo per scongiurare la possibilità che si tratti di angina pectoris. Farò l’esame nel mese di Giugno.
Per quanto concerne la pleurite, mi sono sottoposto a visita pneumologica dalla quale è stato escluso un riferimento polmonare. A questo punto proverò a sentire il Medico di base per chiedere la prescrizione di una radiografia toracica.
Per quanto concerne la stratigrafia non sarebbe opportuno, escluse le altre due possibilità, approcciare direttamente una terapia per osteocondrite senza passare dall’esame radiografico, vista la sua alta concentrazione radiologica?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 23/05/2021.
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