Problema respiratorio
Salve e grazie in anticipo a chiunque volesse aiutarmi a risolvere il problema che mi affligge. Anzitutto volevo premettere che non è la prima volta che usufruisco di questo servizio e, quando l'ho fatto, l'ho fatto sempre per lo stesso problema che all'epoca avevo paura nascondesse qualche patologia a carico dell'apparato neuromuscolare - dubbio allontanato da una visita neurologica con esito negativo. Il mio problema consiste in un'alterazione posturale importante dovuta, così mi hanno detto, a un problema di dislocazione dell'articolazione temporomandibolare - operata con successo pochi mesi fa, anche se ho avuto problemi al risveglio dopo l'operazione. Comunque mi consigliarono della fisioterapia e la terapista notò subito che il mio diaframma era molto contratto, che non espandevo quasi per niente la cassa toracica e che la mia respirazione era troppo "alta", cioè, mi ha spiegato, utilizzo molti muscoli che non sono adatti al compito che io faccio svolgere loro e che è per questo che sento i muscoli del viso e del collo sempre rigidi e come se tirassero. Naturalmente mi ha dato da fare degli esercizi che io ho svolto regolarmente, ma qua sono cominciati i guai, perché un giorno, dopo aver dormito, mi sono risvegliato al mattino come se mi mancasse l'aria, con i muscoli del petto e della schiena letteralmente in fiamme e con un senso di spossatezza indescrivibile - facevo fatica anche ad alzarmi dal letto. Naturalmente mi sono recato in PS, ma gli esami sono stati tutti negativi - lastra al torace ed emocromo - e mi hanno dimesso con diagnosi di attacco di panico. Ora io so per certo che non si è trattato di un attacco di panico, perché in teoria dovrebbero essere episodi sporadici intermittenti che rientrano, invece la mattina dopo mi sono risvegliato allo stesso modo e anche quella dopo ancora. Poi la fame d'aria è cessata al risveglio e sono rimasti questi dolori ai muscoli della schiena e del torace e questo senso di stanchezza che è come se per tutta la notte avessi corso una maratona o fatto un incontro di pugilato. Inoltre non riesco ad usare i muscoli del torace per respirare da sdraiato: uso solo la pancia, mentre quando sono in piedi, a fatica, li uso. Che cosa devo fare arrivato a questo punto? Non so più davvero che fare per risolvere il problema. Sto tentando di rendere la mia respirazione autonoma esercitando questi benedetti muscoli, ma sembrano non volerne sapere: quanto ci metteranno a funzionare di nuovo correttamente? Dovrei dormire con un supporto nella ventilazione? Devo farmi ricoverare? Per piacere non ditemi che si tratta di ansia perché non ci credo più a questa cosa e la mia fatica a respirare è concreta. Grazie in anticipo a chiunque volesse consigliarmi.
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Gentile Paziente, " Il mio problema consiste in un'alterazione posturale importante dovuta, così mi hanno detto, a un problema di dislocazione dell'articolazione temporomandibolare - operata con successo pochi mesi fa"
Per ipotizzare un nesso con i suoi problemi bisognerebbe sapere meglio quale fosse il problema dell'ATM e quale intervento sia stato effettuato.
La stanchezza al risveglio e le difficiltà respiratorie potrebbero essere collegate a disturbi respiratori nel sonno.
Un primo orientamento diagnostico al riguardo si ottiene con semplici domande al paziente, al partner e ai famigliari: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi sobbalzi e risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? (a questa domanda ha già risposto lei in maniera affermativa) di giorno é stanco e sonnolento?
E' necessario coinvolgere i famigliari nella risposta a queste domande, perché spesso chi russa non ne è cosciente.
In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Comunque, vista la comorbilità fra il problema all'ATM e quello respiratorio, le suggerirei di richiedere anche un consulto con un dentista -gnatologo, esperto in problemi dell'ATM e in quelli respiratori nel sonno.
Le suggerisco anche la lettura dell'articolo qui sotto linkato.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Per ipotizzare un nesso con i suoi problemi bisognerebbe sapere meglio quale fosse il problema dell'ATM e quale intervento sia stato effettuato.
La stanchezza al risveglio e le difficiltà respiratorie potrebbero essere collegate a disturbi respiratori nel sonno.
Un primo orientamento diagnostico al riguardo si ottiene con semplici domande al paziente, al partner e ai famigliari: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi sobbalzi e risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? (a questa domanda ha già risposto lei in maniera affermativa) di giorno é stanco e sonnolento?
E' necessario coinvolgere i famigliari nella risposta a queste domande, perché spesso chi russa non ne è cosciente.
In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Comunque, vista la comorbilità fra il problema all'ATM e quello respiratorio, le suggerirei di richiedere anche un consulto con un dentista -gnatologo, esperto in problemi dell'ATM e in quelli respiratori nel sonno.
Le suggerisco anche la lettura dell'articolo qui sotto linkato.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Innanzitutto mi permetta di ringraziarla per l'attenzione che ha rivolto al mio caso. Lei ha perfettamente ragione riguardo alla possibilità che io possa avere un riposo notturno disturbato, ed è stata, infatti, anche la preoccupazione del mio medico che mi consigliò, e mi scuso per non averlo riferito prima, di effettuare una valutazione della saturazione durante il sonno con un apparecchio apposito - referto: non rilevamento di episodi di desaturazione durante il sonno notturno. Ma,se me o permette, vorrei approfittare ancora della sua attenzione per sottoporle una domanda: è possibile che io abbia in qualche modo inibito alcuni muscoli intercostali - quelli più inferiori, per l'esattezza, ché da quando faccio esercizi di allargamento del torace sono quelli che mi fanno più male - portandoli verso l'atrofia? Ho letto in più articoli che una importante problematica posturale, come una grave cifosi, può condurre ad un accorciamento dei muscoli del torace e ad una conseguente problematica respiratoria poiché, non essendo in grado di svolgere il proprio dovere autonomamente, questi muscoli, per così dire, chiamino in causa degli altri, posti più in alto, per poter adempiere a questa funzione. Io, infatti, se sono sdraiato, non espando se non in maniera minima - adesso che lo esercito un po'-,il torace. Grazie ancora per la risposta e un grazie in anticipo se vorrà delucidarmi su quanto le ho domandato.
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Credo che quello che a letto si riferisca a problematiche posturali molto gravi: non so se possa essere il suon caso, bisognerebbe vedere.
La pulsiossimetria è un esame di minima, che registra solo le eventuali desaturazioni.
La diagnosi più sicura in casi come il suoo si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano anche altri parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Non è facilissima da effettuarsi nel pubblico, ma ormai , privatamente, a domicilio, nella sua versione ridotta (monitoraggio cardiorespiratorio) ha una costo relativamente abbordabile , attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Cordiali saluti ed auguri.
La pulsiossimetria è un esame di minima, che registra solo le eventuali desaturazioni.
La diagnosi più sicura in casi come il suoo si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano anche altri parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Non è facilissima da effettuarsi nel pubblico, ma ormai , privatamente, a domicilio, nella sua versione ridotta (monitoraggio cardiorespiratorio) ha una costo relativamente abbordabile , attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Cordiali saluti ed auguri.
[#4]
Utente
Sì, Dottore, purtroppo il mio caso è abbastanza serio, tanto da essermi rotto due costole con le scapole, per la troppa vicinanza tra di loro. La ringrazio molto, comunque, per il consulto a distanza: è stato molto disponibile e senz'altro, se me lo consiglia, provvederò a prenotare una polisonnografia per via privata.
Grazie ancora.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 841 visite dal 31/12/2018.
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