Capire se polmonite è stata debellata

Gentilissimi dottori buonasera
Vi scrivo per mio padre, 70 anni.
Dal 10 ottobre è ricoverato presso una struttura neurologica per la cura del Parkinson, malattia di cui è affetto da quattro anni. Venerdì 3 novembre ha una crisi respiratoria con forte dispnea. Dagli esami del sangue esce emoglobina bassa, ma il resto nella norma. Gli fanno rx torace ed esce un addensamento polmonare. Così i medici hanno parlato di polmonite. Subito gli hanno praticato aerosol, ossogenoterapia, terapia antibiotica e cortisone. Adesso tali sintomi sono spariti: respiro normale, saturazione normale. Non ha mai avuto febbre. Continua la mattina aerosol e fa ancora cortisone (ma verrà ridotto) e antibiotici. Domani la neurologa (essendo una clinica per il Parkinson ovviamente è in mano a neurologi) gli farà fare altri esami e un'altra RX toracica per vedere come stanno i polmoni.
Chiedo a voi: dato che i sintomi sono spariti, si può dire che la polmonite sia guarita o quasi guarita anche senza l'ausilio della RX?
In più è vero che il cortisone come effetto collaterale può portare a confusione mentale e scatti d'ira (associati anche ai farmaci del Parkinson per il quale si sta provvedendo a modificare la terapia) e sonnolenza?
In attesa di risposta vi saluto cordialmente.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.4k 85
SI, VEROSIMILMENTE E' GUARITA, LA BRONCOPOLMONITE, L'RX RAPPRESENTERA' LA CONTROPROVA.
SI, LA TERAPIA CON CORTICOSTEROIDE SISTEMICO PUO' ESSERE "DISFORIZZANTE": DEPRESSIONE, SOVRECCITAZIONE, IRA ECC.

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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