OSAS grave

Gentilissimi specialisti,
ho da poco ricevuto una diagnosi di Osas grave, anche se per arrivare a ciò ci ho messo circa un anno in cui ho girato non pochi specialisti che spesso mi hanno etichettato come ipocondriaco o depresso...
Cercherò di essere breve e coinciso.
Sono un soggetto apparentemente in fisiologia, ho scoperto da poco che ho un'ernia iatale medio-piccola con cardias incontinente ed esofagite di grado A, tutto con sintomatologia atipica, cioè dolore toracico simil anginoso, eruttazioni e digestione lenta. Dopo 7 mesi di tale dolore toracico catalogato come ansiogeno ho scoperto che dipendeva dalla condizione gastrica.
Già da un anno lamento stanchezza ingiustificata, problemi di memoria, fluttuazioni dell'umore con ansia associata e panico (queste ultime migliorate da tempo)... Per tale.motivo per alcuni mesi (luglio 2016-gennaio 2017) ho seguito trattamento con paroxetina 20mg/die e intervento psicoterapeutico in quanto si pensava fosse una condizione legata ad ansia e/o depressione, ma se mi conosceste non lo direste mai.
Arrivo alla polisonnografia, eseguita su consiglio della.miw ragazza che dice di sentirmi andare in apnea durante la notte.
Non ho mai colpi di sonno, sono solo sempre stanco anche dal mattino ( sto meglio verso sera), difficoltà nel.memorizzare alcune cose, umore altalenante. Anche la stanchezza in realtà è altalenante durante la stessa giornata e tra un giorno è un altro.
Tornando alla polisonnografia , l'esito è che soffro di Osas grave, indice AHI 33,8/h, e indice OD 15/h.( L'esame l'ho effettuato in regime domiciliare, questo esclude apnee centrali?)
A settembre eseguirò trial con auto-cpap, sperando di tornare come prima!
Volevo però domandare... posso tranquillamente aspettare settembre essendo un Osas severa?
Inoltre, il trattamento ventilatorio elimina l'aumento del relativo rischio cardiovascolare correlato a Osas?
L'ernia iatale può essere dovuta alla sindrome?
Essendo un soggetto giovane (26 AA), questa sindrome, anche se trattata, potrà darmi altri Problemi?

Vi ringrazio anticipatamente per la vostra preziosa attenzione
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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Gastroenterologo, Pneumologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 240 8
Gentile Utente,
Essendo affetto da OSAS Grave la terapia di elezione, oltre le norme di tipo igienico dietetico, è la ventiloterapia con CPAP settato alla pressione considerata terapeutica che si ricava dai dati estrapolati dal ventilatore auto-CPAP, utilizzato al proprio domicilio, dopo alcune registrazioni notturne (non meno di due). L'optimum si otterrebbe se, subito dopo, si controllasse la correzione delle apnee e delle desaturazioni correlate utilizzando il ventilatore CPAP, settato alla pressione considerata terapeutica. In genere questo controllo viene praticato dopo tre mesi di ventiloterapia, per verificare anche l'aderenza alla terapia e la tenuta della maschera.
Non avendo colpi di sonno, l'inizio della terapia può anche essere posticipato di un mese.
Uno studio che si è concluso da qualche settimana ha evidenziato che la ventiloterapia notturna non previene le problematiche di tipo cardio-vascolare. Pertanto tutti i soggetti affetti da OSAS dovrebbero essere inquadrati e studiati perché tale patologia può rientrare nella sindrome metabolica e poi essere seguiti nel tempo, praticando anche un'altra polisonnografia in corso di ventiloterapia.a distanza di un anno.
Cordialità

Dr. Ludovico Giorgio Tallarico

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Utente
Utente
Gentilissimo dr Tallarico,

La ringrazio tanto...
Quindi lei mi sta dicendo che la terapia ventilatoria dunque non abbatte il rischio cardiovascolare dei soggetti affetti da osas? Che dovrei/potrei fare in proposito?
Per quanto riguarda la sindrome metabolica, attualmente e per fortuna non sembra io ne rientri...
La mia pressione è buona ( tendente al basso)
La glicemia a digiuno è buona
Colesterolo e trigliceridi nella norma ( solo HDL che non vuole salire tanto anche se il rapporto colesterolo totale/ HDL è soddisfacente, ma incrementerò l'attività fisica),
Ho solo un po' di pancetta residua da un vecchio dimagrimento...
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Utente
Utente
A settembre eseguirò il trial in auto-cpap con il Monaldi, che da come posso leggere lei conoscerà essendo concittadini.
Intanto ho consultato un otorino che effettivamente ha trovato una serie di malformazioni che possono partecipare o addirittura completamente determinare gli episodi apnoici ( setto deviato, palato molle del tutto prolassato e tonsille più grosse.della norma.ma.no troppo).
A tal punto spero tanto che lo studio di cui accennava poco fa sia stato condotto male ( semplicemente per il fatto che ho 26, anni e che ho un Osas severa).
Altri studi ( recenti) che ho consultato in letteratura effettivamente sottolineano che la cpap non riduce il rischio cardiovascolare ma in soggetti con patologia cardiovascolare conclamata o pregressa.
Non ho trovato studi condotti su soggetti sani che presentassero solo osas , sicuramente avrò cercato male.
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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Gastroenterologo, Pneumologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 240 8
Gentile Utente,
Noi sappiamo che:
-L'apnea ostruttiva del sonno (OSA) è associata ad una maggiore morbilità e mortalità cardiovascolare. E' stato scritto che più grave è l'OSA, più alto è il rischio di sviluppo di complicanze cardiovascolari .
- La pressione continua delle vie aeree (CPAP) è il trattamento principale dell'OSA grave.
Sono stati effettuati studi in soggetti affetti da OSA e da vari tipi di cardio-vasculopatie o esenti da tali affezioni. Per esempio uno studio ha evidenziato che nei pazienti con OSA senza sonnolenza diurna, esenti da malattie cardiovascolari, ai quali erano stati dati consigli dietetici e di igiene del sonno, la prescrizione di CPAP rispetto all'assistenza abituale senza CPAP, dopo un follow-up medio di 4 anni, non ha comportato una riduzione statisticamente significativa dell'incidenza di ipertensione o eventi cardiovascolari.
Sono stati praticati degli studi su soggetti affetti da cardio-vasculopatie in trattamento solo con terapia medica o anche con la cpap e s'è visto che in questi ultimi, l'uso di CPAP non è stato associato ad un rischio ridotto di eventi avversi cardiaci maggiori, forse perché l'utilizzo della ventilazione notturna non in tutti ha superato le quattro ore.
Comunque I risultati di questi studi e di tanti altri mettono in discussione la prassi crescente di utilizzare la terapia CPAP come una panacea, compreso il suo utilizzo come misura preventiva nei pazienti cardiovascolari asintomatici.
I soggetti che sono affetti da OSAS dovrebbero essere inquadrati e studiati perché tale patologia si associa con altre coomorbilità che possono peggiorare le conseguenze cardiovascolari, come l'obesità, il diabete e la sindrome metabolica. Per fare diagnosi di sindrome metabolica si ricorre a vari criteri per esempio quelli di NCEP ATP III, bastano solo tre elementi delle cinque anomalie che sono: 1) circonferenza della vita ≥90 cm per gli uomini 2) trigliceridi siero > 150/dL 3) HDL <40 mg / dL per gli uomini e <50 mg / dL per le donne o l'uso di farmaci per il basso HDL; 4) una pressione arteriosa ≥130 o ≥ 85 mmHg o l'uso di farmaci antipertensivi; 5) livello di glicemia a digiuno ≥ 100mg / dL o l'uso di farmaci per il diabete. Probabilmente lei, pur avendo una età giovanile, ne ha già due: circonferenza della vita, quindi adiposità addominale (e forse steatosi epatica) e basso HDL. Non sappiamo se ha pure una insulina resistenza. Da tutto l'invito a seguire tutti i consigli medici, le norme igieniche e dietetiche ed i controlli periodici.
Cordialità.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta esaustiva dottore...
Purtroppo le sue parole mi buttano un po' giù di morale perché purtroppo interpreto la cosa un po' come fosse una sorta di condanna...
Mi impegnerò dunque al massimo per intervenire su tutti i fattori modificabili se aiuterà.
Un'altra domanda, qual'è lo specialista che si occupa di sindrome metabolica?

La ringrazio

PS
Parlando con un collega medico, mi diceva che seppur l'indice ahi è abbastanza alto io posso comunque stare un po' più sereno perché ho un indice od di 15/h
Conferma tale affermazione?
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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Gastroenterologo, Pneumologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 240 8
Gentile Utente,
Tempo fa il medico aveva un atteggiamento paternalistico e protettivo, era solito dire: "Non ti preoccupare. E' cosa da niente. Si risolverà!" L'utente si fidava e si affidava. Adesso l'approccio è cambiato. L'utente deve essere informato ma poi non deve andare in depressione se viene a conoscenza di eventuali stati morbosi. La cosa più importante è affidarsi ad un medico nel quale si ha fiducia, dal quale ricevere cure e creare con lui un rapporto empatico e questo si può ottenere con il contatto diretto.
Sulla polisonnografia non si può discernere per sentito dire, bisogna vederla e saperla interpretare. Da una polisonnografia si possono vedere tanti dati che ti permettono di inquadrare il paziente con un problema e non solo fare la diagnosi di OSA. Si vede, per esempio, per quanto tempo il soggetto ha dormito, quali e quante posizioni ha assunto durante il sonno e per quanto tempo, se la comparsa delle apnee è in rapporto solo alla posizione, la percentuale delle apnee che hanno determinato desaturazioni, l'indice di desaturazione è importante ma insieme con la valutazione della percentuale del tempo trascorso con una saturazione al di sotto del 90% ed il valore più basso della saturazione di ossiemoglobina ed il suo valore medio. Importante è anche è il numero totale delle variazioni della frequenza cardiaca. ecc..,
Che io sappia non vi è uno specialista che si interessa della sindrome metabolica. Può essere il lipidologo se vi è una alterazione dei lipidi, il diabetologo se vi è un diabete, il cardiologo, l'epatologo o….. il vecchio medico di famiglia o l'internista.
Cordialità
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente dottore, davvero.
Vorrei approfittare della sua estrema gentilezza per un'altra domanda se non le dispiace.
Alcuni farmaci come sappiamo hanno azione centrale...
Per un'ernia iatale e per un lento svuotamento gastrico mi fu prescritto il levobren, che però da come notai aumentava la mia stanchezza diurna ( per la sua azione centrale),
Il gastroenterologo in alternativa mi ha consigliato il.debritat affermando il fatto che è più blando del levobren ma anche meno efficace... disse però di consultare anche lo pneumologo. Lei pensa possa prendere il debritat?

Grazie mille
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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Gastroenterologo, Pneumologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 240 8
Gentile Utente,
E' sempre preferibile non utilizzare farmaci che agiscono a livello centrale specie nei soggetti che hanno l'OSA.
Il reflusso gastroesofageo notturno è comune nei pazienti con OSA. La terapia CPAP può contribuire a migliorare i sintomi del reflusso acido notturno ma l'adesione alla ventilazione con la CPAP è fondamentale per ottenere questo beneficio.
Cordialità
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