Reazione vagale
Buongiorno, devo fare un esame ginecologico, sonosalpingografia che puo' causare reazioni vagali anche forti e rischiosi per chi ha patologie cardiache o respiratorie. Ho fatto una tac con mezzo di contrasto che mi ha causato fame d'aria e medie difficolta nel respirare mentre mi facevano la tac, poi i sontomi sono passati alla fine della tac al collo. Poi ho fatto i raggi ai polmoni che non hanno evidenziato nulla. Poi ho fatto una anestesia generale per una gastroscopia e ho sentito come un tonfo, un blocco nel respiro prima di addormentarmi. La domanda e' questa: secondo Lei se durante la sonosalpingografia avessi una reazione vagale, potrei avere rischi respiratori? Grazie
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Gentile signora la crisi vagale è estremamente rara e quindi non è nemmeno da prendere in considerazione tra i veri rischi della indagine,, che peraltro sono di poco conto. Un crisi vagale peraltro può dare fastidi alla persona perchè riduce la pressione e la frequenza cardiaca, ma è in un ambiente medico e quindi vi sono tutte le attrezzature per ovviare a questo rischio. Quelle crisi che lei descrive, sembrano più crisi di panico che crisi vagali. cari saluti
gerunda
gerunda.giorgioenrico@unimore.it
gerunda
gerunda.giorgioenrico@unimore.it
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
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Ex utente
L'esame si svolge in ambulatorio. Quindi lontano dall'ospedale. Il ginecologo ha detto che chi ha problemi respiratori o cardiaci non puo' fare l'esame. Ma che con una iniezione di atropina si puo' ovviare a un eventuale problema del blocco dei bronchi. E' vero? E' vero che dilata i bronchi? .
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Gentile signora l'atropina è in grado di prevenire e trattare le crisi vagali, che spesso sono scatenate più dall'ansia che da uno stimolo specifico. In ogni modo generalmente è sufficiente sdraiarsi sul lettino per ovviare all'abbassamento della frequenza cardiaca e facilitare la respirazione. Quindi non si preoccupi per l'indagine che dovrà fare. Eventualmente si prenda un ansiolitico prima per ridurre lo stato di ansia che può favorire una situazione del genere.
Cari saluti
gerunda
Cari saluti
gerunda
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Gentile signora, la crisi vagale è essenzialmente cardiaca (frequenza bassa) solo secondariamente broncopolmonare e comunque l'atropina è l'antidoto classico per la prevenzione ed il trattamento delle crisi vagali.
cari saluti
geunda
cari saluti
geunda
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Gentile signora il motivo è legato al fatto che una eventuale crisi vagale può indurre assieme alla bradicardia uno spasmo bronchiale e quindi la presenza di una broncopneumopatia può peggiorare drasticamente gli effetti della eventuale crisi vagale. Cordiali saluti
gerunda
gerunda
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Gentile signora l'atropina elimina gli effetti negativi della crisi vagale e quindi riporta le condizioni a quelle preesistenti la crisi stessa. Spesso, particolarmente in passato, per tutti gli esami invasivi, per prevenire questi effetti ai pazienti veniva somministrata una fiala di valium e mezza fiala di atropina prima dell'esame stesso. Poi la eccezionalità delle crisi vagali, il fatto che i pazienti si muovevano in macchina ( e quindi il valium era pericoloso) ha fatto si che l'atropina è disponibile nell'ambulatorio e si usa nel casi si verifichi l'evento. cari saluti
gerunda
gerunda
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Gentile signora l'effetto è quasi immediato per cui può stare tranquilla. Poi le ho detto la crisi principale della stiomolazione vagale non è respiratoria ma cardiaca. Il cuore batte più lentamente per cui il paziente viene sdraiato sul lettino e anche senza farmaci la cosa passa. Io le consiglierei comunque di prendere un ansiolitico prima dell'esame e di andarci accompagnata così dopo si sentirà più tranquilla. Cari saluti
gerunda
gerunda
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.9k visite dal 12/12/2016.
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