Una tosse asmatica

Buongiorno.

Abito in Provincia di Torino (Giaveno).. Dopo un paio di episodi di laringite-tracheite nell'inverno scorso, sono ormai diventato vittima di una tosse persistente da circa metà Febbraio. E' una tosse che, ad esempio, si scatena se rido, quando si contrae la trachea.

Riassumo brevemente tutte le visite fatte, purtroppo senza esito risolutivo:

• Pneumologo, ai primi di Marzo: visita pneumologica e spirometria nella norma, anche se il medico ha verificato che i parametri miglioravano con assunzione di salbutamolo

• Visita allergologica, a metà Maggio: le prove allergologiche hanno rilevato una leggera allergia a betulla/nocciolo, senza ulteriori complicazioni. La dottoressa però ha detto che si tratta di una tosse asmatica.

• Radiografia del torace ed emocromo (presso Pronto Soccorso dell'Ospedale di Rivoli), ai primi di Giugno: nessuna anomalia né nell’emocromo, né ai bronchi e polmoni. I medici dell’Ospedale mi hanno però consigliato di prendere il RIOPAN perché potrebbe trattarsi di reflusso gastroesofageo (anche se a me non sembra).

Dopo mesi la mia tosse continua: a volte ho solo qualche colpo di tosse, altre volte mi prendono delle vere e proprie crisi, soprattutto dopo cena, prima di andare a dormire e al mattino presto (verso le 5, le 6). Mi pare come di avere un restringimento della trachea che fa scatenare una tosse secca, che si calma solo se ricorro a qualche medicinale come, ad esempio, il SALBUTAMOLO. E spesso alla tosse si associa un eccesso di muco che scende dalle vie nasali, con la voce che diventa più roca ed il naso chiuso.

Non so più a chi rivolgermi. Vi sarei molto grato se potesse anche solo darmi qualche indicazione via mail.

Grazie tante.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, La tosse è sintomo comune a molte patologie, alcune banali, altre potenzialmente gravi : non c’è dubbio che il medico vada sempre consultato. Se però il problema permanesse nonostante le indagini diagnostiche e le cure che abitualmente si prescrivono nel suo caso, varrebbe forse la pena di considerare un aspetto solo apparentemente secondario: lo schema respiratorio che il paziente presenta. Infatti, quando si respira con la bocca anziché con il naso, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e , senza essere preriscaldata umidificata e filtrata nelle fosse nasali e nei seni paranasali, investe la gola, irritandola cronicamente. Anche batteri e virus sono facilitati ad entrare e ad insediarsi in maniera cronica o ricorrente nelle vie respiratorie. Si tratta solitamente di pazienti che nel sonno russano e si svegliano con la gola secca, e di giorno tendono a mantenere la bocca semiaperta. Bisognerebbe appurare se nel suo caso succede così.
Se così fosse, sarebbe il caso di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Su questo argomento può avere qualche ulteriore notizia aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologie-respiratorie/

Le suggerisco anche di dare un’occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell’ipotesi che possa riscontrarvi alcuni motivi di somiglianza con il quadro da lei descritto. Il primo è scritto in chiave pediatrica, ma il razionale che espone è simile anche nell’adulto
Cordiali saluti ed auguri

www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1416-laringospasmo-e-laringite-ipoglottica.html

www.studiober.com/pdf/Malocclusioni e patologie respiratorie ostruttive.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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