Abuso e dipendenza da ventolin spray
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 24 anni.
Ho iniziato a soffrire di asma bronchiale di tipo allergico da piccola. Con lo sviluppo la situazione è decisamente migliorata, diciamo che il mio problema attualmente si riduce al fatto che il respiro mi si "chiude" facilmente se esposta ad odori forti tipo fumo profumi deodoranti ecc o ad agenti allergizzanti come il pelo di gatto o la polvere ma è una situazione temporanea, che con un po' di pazienza in 10/15 minuti passa e in ogni caso il disturbo non è mai forte, solo fastidioso.
Da piccola, quando le crisi erano più frequenti e forti, il medico, oltre a vari altri medicamenti mi dava da utilizzare, all'occorrenza, il Ventolin spray. Nell'infanzia e prima adolescenza, fino alle scuole medie diciamo, l'assunzione di questo farmaco era regolamentata dai miei genitori, di solito all'occorrenza chiedevo a mia madre di poterlo avere, e fin qui tutto ok. Con l'inizio delle scuole superiori invece ho iniziato a portarlo sempre con me, non andavo da nessuna parte senza, senno non ero tranquilla psicologicamente. Con l'inizio delle superiori ho, ahimè, anche iniziato a fumare, e ho continuato per tutti i 5 anni di scuola, e nel frattempo l'uso del Ventolin è diventato sempre più frequente e abituale. Diciamo che ne facevo uso costante tutti i giorni, mattino e sera di solito, ma poi anche ogni volta in cui mi sentivo il respiro leggermente chiuso. Sono arrivata a non sopportare più, nella maniera più assoluta, i piccoli fastidi respiratori e ad ogni accenno giù di Ventolin. Naturalmente non ne avevo quasi mai reale necessità, è diventato semplicemente un gesto automatico e ho del tutto perso la percezione di utilizzare un farmaco, sembra assurdo, ma non me ne rendevo nemmeno conto. Tutto ciò è continuato per 10 anni, fino alla scorsa settimana, quando, dopo un periodo in cui ho accusato disturbi di vario genere, in particolare però tachicardia, ipertensione (con valori che si aggirano intorno ad 85 - 90 di min/ 140- 145 di max), ansia moderata, cefalea tensiva, ho cercato di analizzare la mia quotidianità, per capire se ci fosse qualcosa a cui poter correlare questi sintomi e ho realizzato la mia dipendenza. Mi sento così stupida per aver abusato di un farmaco in questo modo senza nemmeno rendermene conto. Quello che ora mi preme sapere sono le conseguenze che questo mio comportamento può aver avuto sul mio fisico e sulla mia salute in generale. Segnali di allarme ne ho avuti, come dicevo ho vari disturbi, e ora ho paura di aver fatto danni permanenti sopratutto a livello cardiaco, visto che so che il Salbutamolo agisce in qualche modo anche sul muscolo cardiaco sopratutto alla lunga. Ora è sufficiente interrompere l'assunzione del farmaco per annullarne gli effetti collaterali? O può aver già fatto danni permanenti? Mi consigliate di fare qualche controllo specifico? Intanto da venerdì non l'ho più utilizzato... e come immaginavo non ne ho avuto nemmeno bisogno.
Grazie in anticipo per la vostra disponi
Sono una ragazza di 24 anni.
Ho iniziato a soffrire di asma bronchiale di tipo allergico da piccola. Con lo sviluppo la situazione è decisamente migliorata, diciamo che il mio problema attualmente si riduce al fatto che il respiro mi si "chiude" facilmente se esposta ad odori forti tipo fumo profumi deodoranti ecc o ad agenti allergizzanti come il pelo di gatto o la polvere ma è una situazione temporanea, che con un po' di pazienza in 10/15 minuti passa e in ogni caso il disturbo non è mai forte, solo fastidioso.
Da piccola, quando le crisi erano più frequenti e forti, il medico, oltre a vari altri medicamenti mi dava da utilizzare, all'occorrenza, il Ventolin spray. Nell'infanzia e prima adolescenza, fino alle scuole medie diciamo, l'assunzione di questo farmaco era regolamentata dai miei genitori, di solito all'occorrenza chiedevo a mia madre di poterlo avere, e fin qui tutto ok. Con l'inizio delle scuole superiori invece ho iniziato a portarlo sempre con me, non andavo da nessuna parte senza, senno non ero tranquilla psicologicamente. Con l'inizio delle superiori ho, ahimè, anche iniziato a fumare, e ho continuato per tutti i 5 anni di scuola, e nel frattempo l'uso del Ventolin è diventato sempre più frequente e abituale. Diciamo che ne facevo uso costante tutti i giorni, mattino e sera di solito, ma poi anche ogni volta in cui mi sentivo il respiro leggermente chiuso. Sono arrivata a non sopportare più, nella maniera più assoluta, i piccoli fastidi respiratori e ad ogni accenno giù di Ventolin. Naturalmente non ne avevo quasi mai reale necessità, è diventato semplicemente un gesto automatico e ho del tutto perso la percezione di utilizzare un farmaco, sembra assurdo, ma non me ne rendevo nemmeno conto. Tutto ciò è continuato per 10 anni, fino alla scorsa settimana, quando, dopo un periodo in cui ho accusato disturbi di vario genere, in particolare però tachicardia, ipertensione (con valori che si aggirano intorno ad 85 - 90 di min/ 140- 145 di max), ansia moderata, cefalea tensiva, ho cercato di analizzare la mia quotidianità, per capire se ci fosse qualcosa a cui poter correlare questi sintomi e ho realizzato la mia dipendenza. Mi sento così stupida per aver abusato di un farmaco in questo modo senza nemmeno rendermene conto. Quello che ora mi preme sapere sono le conseguenze che questo mio comportamento può aver avuto sul mio fisico e sulla mia salute in generale. Segnali di allarme ne ho avuti, come dicevo ho vari disturbi, e ora ho paura di aver fatto danni permanenti sopratutto a livello cardiaco, visto che so che il Salbutamolo agisce in qualche modo anche sul muscolo cardiaco sopratutto alla lunga. Ora è sufficiente interrompere l'assunzione del farmaco per annullarne gli effetti collaterali? O può aver già fatto danni permanenti? Mi consigliate di fare qualche controllo specifico? Intanto da venerdì non l'ho più utilizzato... e come immaginavo non ne ho avuto nemmeno bisogno.
Grazie in anticipo per la vostra disponi
[#1]
"Con l'inizio delle superiori ho, ahimè, anche iniziato a fumare, e ho continuato per tutti i 5 anni di scuola ",
Scusi ma lei ancora fuma con tutto ciò che ha scritto?
Solo per curiosità'...
In ogni caso il salbutamolo va impiegato solo nella fase acuta, mentre persone come lei dovrebbero assumere cronicamente broncoìdilatatori ogni mattina, in modo da ricorrere il meno possibile al Ventolin, perché' il suo uso sconsiderato non e' certo immune da effetti collaterali gravi, anche cardiaci.
Arrivederci
cecchini
Scusi ma lei ancora fuma con tutto ciò che ha scritto?
Solo per curiosità'...
In ogni caso il salbutamolo va impiegato solo nella fase acuta, mentre persone come lei dovrebbero assumere cronicamente broncoìdilatatori ogni mattina, in modo da ricorrere il meno possibile al Ventolin, perché' il suo uso sconsiderato non e' certo immune da effetti collaterali gravi, anche cardiaci.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
In realtá, finita la scuola, pian piano, ho smesso di fumare quasi del tutto. Saltuariamente mi capita ancora, quando sono in compagnia di fumatori o in periodi di forte stress, di aver voglia e di cedere. In ogni caso la ringrazio per la gentile risposta. Un'ultima cosa, a questo punto lei mi consiglierebbe una visita specialistica? Cardiologica o pneumologica? Dal 5 febbraio non ho piú assolutamente assunto salbutamolo (e non ne ho avuto bisogno, a conferma di quanto fosse psicologica e 'abitudinaria' la mia dipendenza) ma la pressione comunque ancora non scende... devo preoccuparmi o é normale che debba ancora 'assestarsi' dopo un cosí prolungato periodo di abuso? Di nuovo la ringrazio.
[#3]
Se i valori pressori non scendono al di sotto di 125/75 mmHg e' opportuno che
- abolisca il sale aggiunto nella dieta
- cammini almeno un'ora al giorno
Se nonostante questo i valori non fossero ancora accettabili occorreara' ricorrere ad un aterapia farmacologica.
Arrivederci
cecchini
- abolisca il sale aggiunto nella dieta
- cammini almeno un'ora al giorno
Se nonostante questo i valori non fossero ancora accettabili occorreara' ricorrere ad un aterapia farmacologica.
Arrivederci
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 51.3k visite dal 09/02/2016.
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