Ossigenoterapia in soggetto con insufficienza respiratoria
Sarò grato a chi vorrà darmi il proprio parere sulla ossigenoterapia.
In particolare vorrei sapere:
1) con quale criterio vengono ordinate le ore di ossigeno (12, 16, 18 o 24 ore)
2) se inizialmente vengono disposte ad esempio 18 ore di ossigeno, queste ore
possono successivamente essere ridotte?
3) le ore libere da ossigenazione possono essere consecutive? In altre parole se devo
fare 18 ore di ossigeno, posso stare senza ossigeno x 6 ore consecutive?
Resto in attesa e cordialmente ringrazio
In particolare vorrei sapere:
1) con quale criterio vengono ordinate le ore di ossigeno (12, 16, 18 o 24 ore)
2) se inizialmente vengono disposte ad esempio 18 ore di ossigeno, queste ore
possono successivamente essere ridotte?
3) le ore libere da ossigenazione possono essere consecutive? In altre parole se devo
fare 18 ore di ossigeno, posso stare senza ossigeno x 6 ore consecutive?
Resto in attesa e cordialmente ringrazio
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L'ossigenoterapia a lungo termine (OLT) viene prescritta quale presidio terapeutico dell'insufficienza respiratoria cronica in presenza di un persistente calo dei valori di ossigeno, misurati tramite un prelievo di sangue arterioso (tecnicamente chiamato emogasanalisi). Sono necessari almeno due prelievi a distanza di tempo ed in condizioni di stabilità clinica del paziente per poter prescrivere un'OLT. L'OLT va praticata per almeno 18 ore al giorno, in quanto studi clinici controllati hanno documentato che questa è la durata minima in grado di aumentare la sopravvivenza dei pazienti rispetto a quelli che non praticavano questo tipo di terapia.
In presenza di una prescrizione di ossigeno il numero di ore di assunzione non devono necessariamente essere consecutive. I periodi di assenza di ossigeno dovrebbero essere non troppo prolungati. Si può fare a meno di questa terapia solo quando si sta a riposo (ad esempio seduti in poltrona) e per un periodo non troppo prolungato.
Un paziente a cui viene consigliata l'OLT dovrebbe praticarla sopratutto durante il movimento, mediante le unità portatili di ossigeno, e modulare il flusso in funzione dello sforzo da compiere.
In genere, il medico che prescrive l'ossigenoterapia indica il corretto flusso da assumere a riposo, sotto sforzo e durante la notte. Dato che l'OLT viene consigliata per il trattamento di uno stato di insufficienza respiratoria cronica conclamata non è consigliabile ridurre il numero di ore di assunzione dell'ossigeno. Infatti se si scendesse sotto le 18 ore si perdono i benefici ottenibili in termini di sopravvivenza.
In presenza di una prescrizione di ossigeno il numero di ore di assunzione non devono necessariamente essere consecutive. I periodi di assenza di ossigeno dovrebbero essere non troppo prolungati. Si può fare a meno di questa terapia solo quando si sta a riposo (ad esempio seduti in poltrona) e per un periodo non troppo prolungato.
Un paziente a cui viene consigliata l'OLT dovrebbe praticarla sopratutto durante il movimento, mediante le unità portatili di ossigeno, e modulare il flusso in funzione dello sforzo da compiere.
In genere, il medico che prescrive l'ossigenoterapia indica il corretto flusso da assumere a riposo, sotto sforzo e durante la notte. Dato che l'OLT viene consigliata per il trattamento di uno stato di insufficienza respiratoria cronica conclamata non è consigliabile ridurre il numero di ore di assunzione dell'ossigeno. Infatti se si scendesse sotto le 18 ore si perdono i benefici ottenibili in termini di sopravvivenza.
Dr. Paolo Ruggeri
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6k visite dal 25/03/2015.
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