Necessità di fare respiri profondi
Buonasera.. Dottori.. sono un ragazzo di 23 anni.. Premetto di non aver mai sofferto ne panico, ne stress, ne ansia, ne depressione.. sono sempre stato un tipo molto solare, pronto ad aiutare gli altri, buono, sincero e anche un po ingenuo per certi aspetti. Vengo al dunque.. il 9 Settembre 2014 (4 mesi fa circa ) prima di andare a letto , avverto un po di mal di testa, nulla di grave, mi prendo un oki a stomaco vuoto e vado a letto.. Penso a mio padre ahimè morto nel 2012 per un tumore.. e piango pensando a quanto abbia sofferto e pensando che la stessa cosa possa capitare a mia madre di 60 anni.... ma cosi.. come ho fatto altre volte altre notti.. dopo aver pianto un po, mi addormento abbastanza tranquillo. Quella notte invece, mi sveglio alle 3 con un senso di soffocamento, tremore e nausea. Da quella notte per 1 settimana circa sono stato malissimo, mangiavo assolutamente senza appetito.. non dormivo piu la notte.. Ora le cose vanno un po meglio nel senso che mangio con appetito, esco piu spesso.. ma ce qualcosa in me che ancora non va.. Sento sempre il bisogno di fare respiri profondi. e la notte dormo male, ma paradiso in confronto alla prima settimana dopo l'evento di quella notte. In questi mesi ho riflettuto parecchio da cosa possa essere causata questa mia maledetta ansia, almeno credo che sia ANSIA.. Perchè oltre ad avere questi disturbi di sonno e respiro profondo, non avverto alcun sintomo legato ad ansia (non ho mani sudate, non ho piu avuto attacchi come quella notte, non ho paura ad uscire di casa, anzi sto MEGLIO quando lo faccio.) Il problema è che non c'è niente in particolare che mi faccia stare in ansia o mi spaventa. Sono cosi e basta senza capire il motivo. Io lavoro da casa e guadagno molto bene, vivo con mia madre e le mie 2 sorelle. Ho una ragazza che mi ama davvero tanto e mi sta sempre vicino. La mia famiglia non è mai stata oppressiva o esageratemente apprensiva nei miei confronti.
Sento continuamente il bisogno di fare sospiri/sbadigli, ho un leggero peso al centro del petto e a volte mi sento l'addome in tensione.. Questi sono i miei sintomi riassumendo.. Posso davvero credere che devo ricorrere ad anti-depressivi senza una vera causa ? senza nessun motivo? devo davvero spendere tutte le giornate della mia vita pensando quale possa essere la causa di questo malessere ?
Ho anche fatto le analisi del sangue/tiroide, dove risultano tutti i valori nella norma.
Qualcuno mi aiuti, non chi DOVREI consultare tra:
-psicologo/psicoterapeuta/psichiatra
-pneumologo
-osteopata
-gastroenterologo
-cardiologo
-neurologo
Sono spaventato a morte da questo sintomo del respiro, poichè leggendo su internet a quanto ho capito non esiste una vera e proria cura.. ma come è possibile ? Come fa la gente a convivere con questo ENORME problema.. Non capisco se sono io esagerato, o i dottori che non avendo mai provato il disturbo, probabilmente non sanno di cosa si tratti realmente e sottovalutano il problema ?
Sento continuamente il bisogno di fare sospiri/sbadigli, ho un leggero peso al centro del petto e a volte mi sento l'addome in tensione.. Questi sono i miei sintomi riassumendo.. Posso davvero credere che devo ricorrere ad anti-depressivi senza una vera causa ? senza nessun motivo? devo davvero spendere tutte le giornate della mia vita pensando quale possa essere la causa di questo malessere ?
Ho anche fatto le analisi del sangue/tiroide, dove risultano tutti i valori nella norma.
Qualcuno mi aiuti, non chi DOVREI consultare tra:
-psicologo/psicoterapeuta/psichiatra
-pneumologo
-osteopata
-gastroenterologo
-cardiologo
-neurologo
Sono spaventato a morte da questo sintomo del respiro, poichè leggendo su internet a quanto ho capito non esiste una vera e proria cura.. ma come è possibile ? Come fa la gente a convivere con questo ENORME problema.. Non capisco se sono io esagerato, o i dottori che non avendo mai provato il disturbo, probabilmente non sanno di cosa si tratti realmente e sottovalutano il problema ?
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Gentile Signore
mi permetto di risponderle anche se da branca diversa, vedendo il suo consulto inevaso e sperando di farle cosa gradita.
Ho letto con interesse ed attenzione quanto lei racconta e glielo spiego non in termini medici classici ma in termini di medicina non convenzionale ed anche di esperienza personale, sperando di essere chiara.
Dal punto di vista generale lei ha subìto un trauma emozionale terribile; la scomparsa di papà (per giunta con un tumore e quindi sua sofferenza) le ha impresso una ferita grave che però le assicuro guarirà a patto che lei non stia a riaprirsela col coltellino pensando a quello che potrebbe succedere a lei o ai suoi cari. Conosco lo stato d'animo, il senso di impotenza, di rabbia e disperazione di questa situazione, ho perso 4 persone care nella mia famiglia per colpa di un tumore, compresa mia mamma. Conosco il forzarsi a non far pesare al malato la nostra tristezza, il buttare giù bocconi amari sorridendo...e alla fine se ne pagano le spese perché il nostro corpo reagisce dando un senso ai nostri pensieri ed emozioni represse:
Soffocamento, tremore, nausea
tutto esprime il RIFIUTO e LA PAURA di quanto accaduto, il non voler "digerire" simbolicamente quello che a qualunque figlio sembra un "abbandono".
Nell'orologio energetico il FEGATO ha la sua attività dall'1 alle 3 . Dalle 3 alle 5 è il POLMONE che entra in attività.
La invito a leggere questo a pagina 11 e a pagina 23. Capirà che tutto ha un senso. Lei non ha certo bisogno di psichiatri o di antidepressivi, magari solo di un supporto psicologico per fare il percorso difficile dell'accettazione dell'immenso lutto che ha avuto, di elaborazione del non-detto-non fatto che alla fine sono le cose più difficili da digerire...e infine di lasciar fluire la vita, comprendendo che la morte è sua parte integrante e va accettata.
http://www.psicologia-energetica.it/documenti/I%20Meridiani%20delle%20Emozioni.pdf
Io le auguro che presto vada oltre questo suo stato, sia con l'aiuto psicologico ma anche con l'aiuto di un bravo medico Omeopata che potrà prescriverle un rimedio adatto a lei, che non abbia effetti collaterali e non provochi dipendenza o stordimento ulteriore...come i farmaci classici.
Un abbraccio di condivisione profonda
Dott.ssa Agnesina Pozzi
mi permetto di risponderle anche se da branca diversa, vedendo il suo consulto inevaso e sperando di farle cosa gradita.
Ho letto con interesse ed attenzione quanto lei racconta e glielo spiego non in termini medici classici ma in termini di medicina non convenzionale ed anche di esperienza personale, sperando di essere chiara.
Dal punto di vista generale lei ha subìto un trauma emozionale terribile; la scomparsa di papà (per giunta con un tumore e quindi sua sofferenza) le ha impresso una ferita grave che però le assicuro guarirà a patto che lei non stia a riaprirsela col coltellino pensando a quello che potrebbe succedere a lei o ai suoi cari. Conosco lo stato d'animo, il senso di impotenza, di rabbia e disperazione di questa situazione, ho perso 4 persone care nella mia famiglia per colpa di un tumore, compresa mia mamma. Conosco il forzarsi a non far pesare al malato la nostra tristezza, il buttare giù bocconi amari sorridendo...e alla fine se ne pagano le spese perché il nostro corpo reagisce dando un senso ai nostri pensieri ed emozioni represse:
Soffocamento, tremore, nausea
tutto esprime il RIFIUTO e LA PAURA di quanto accaduto, il non voler "digerire" simbolicamente quello che a qualunque figlio sembra un "abbandono".
Nell'orologio energetico il FEGATO ha la sua attività dall'1 alle 3 . Dalle 3 alle 5 è il POLMONE che entra in attività.
La invito a leggere questo a pagina 11 e a pagina 23. Capirà che tutto ha un senso. Lei non ha certo bisogno di psichiatri o di antidepressivi, magari solo di un supporto psicologico per fare il percorso difficile dell'accettazione dell'immenso lutto che ha avuto, di elaborazione del non-detto-non fatto che alla fine sono le cose più difficili da digerire...e infine di lasciar fluire la vita, comprendendo che la morte è sua parte integrante e va accettata.
http://www.psicologia-energetica.it/documenti/I%20Meridiani%20delle%20Emozioni.pdf
Io le auguro che presto vada oltre questo suo stato, sia con l'aiuto psicologico ma anche con l'aiuto di un bravo medico Omeopata che potrà prescriverle un rimedio adatto a lei, che non abbia effetti collaterali e non provochi dipendenza o stordimento ulteriore...come i farmaci classici.
Un abbraccio di condivisione profonda
Dott.ssa Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 69.1k visite dal 28/12/2014.
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