Apnee notturne
Egregi Dottori,
Sono una ragazza di 20 anni, poco sovrappeso, senza particolari malattie. Da circa 5 mesi soffro di attacchi di panico, che sto curando con un'apposita cura prescrittami da un Neurologo ( Minias e Citalopram), e inoltre frequento l'università, quindi questo mese è stato abbastanza stressante a causa della sessione esami. Recentemente ho fatto una visita otorinolaringoiatra in quanto ho perennemente il naso chiuso la maggior parte dell'anno e mi è stata consigliata una cura a base di cortisone che ancora devo iniziare.
Il problema dunque sono delle piccole apnee notturne che mi vengono principalmente mentre cerco di addormentarmi e alcune volte anche in piena notte. Di notte me ne accorgo in quanto mi sveglio di colpo con la sensazione di soffocare. Inizialmente non ci davo molto peso in quanto pensavo potessero essere una specie di attacchi di panico, ma ora mi capitano anche prima di dormire. Sono abbastanza preoccupata per questa cosa, e l'ansia sicuramente gioca a mio sfavore.
Queste apnee possono mettere a rischio la vita? C'è una buona possibilità che scompaiano? Può darsi che siano causate dal peso e dal naso chiuso?
Vi ringrazio in anticipo di cuore
Cordiali saluti
Sono una ragazza di 20 anni, poco sovrappeso, senza particolari malattie. Da circa 5 mesi soffro di attacchi di panico, che sto curando con un'apposita cura prescrittami da un Neurologo ( Minias e Citalopram), e inoltre frequento l'università, quindi questo mese è stato abbastanza stressante a causa della sessione esami. Recentemente ho fatto una visita otorinolaringoiatra in quanto ho perennemente il naso chiuso la maggior parte dell'anno e mi è stata consigliata una cura a base di cortisone che ancora devo iniziare.
Il problema dunque sono delle piccole apnee notturne che mi vengono principalmente mentre cerco di addormentarmi e alcune volte anche in piena notte. Di notte me ne accorgo in quanto mi sveglio di colpo con la sensazione di soffocare. Inizialmente non ci davo molto peso in quanto pensavo potessero essere una specie di attacchi di panico, ma ora mi capitano anche prima di dormire. Sono abbastanza preoccupata per questa cosa, e l'ansia sicuramente gioca a mio sfavore.
Queste apnee possono mettere a rischio la vita? C'è una buona possibilità che scompaiano? Può darsi che siano causate dal peso e dal naso chiuso?
Vi ringrazio in anticipo di cuore
Cordiali saluti
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Gentile Signore, il sintomo descritto potrebbe far pensare ad episodi di apnea ostruttiva nel sonno.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio. Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc.
Può essere effettuata anche a domicilio.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico che, riposizionando correttamente la mandibola, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Potrebbe infatti trattarsi, anche nel suo caso, di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto “ingranamento” dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata all’articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio. Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc.
Può essere effettuata anche a domicilio.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico che, riposizionando correttamente la mandibola, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Potrebbe infatti trattarsi, anche nel suo caso, di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto “ingranamento” dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata all’articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 05/02/2014.
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