Attività fisica post polmonite
Buongiorno
Nel mese di dicembre, a causa di un forte dolore che si localizzava dietro la schiena nella parte dx che aumentava di molto con l'inspirazione,niente febbre, mi reco per la prima volta al pronto soccorso dopo aver effettuato rx torace e ecografia addome son stato dimesso solo con la prescrizione di antidolorifico Toradol per curare il dolore muscolare. A distanza di 15 gg il dolore ricompare, mi reco per la seconda volta al pronto soccorso , questa volta c'è anche una lieve febbre, e dopo varie peripezie (non ho premesso che a marzo 2013 ho avuto una trombosi alla gamba dx, ora risolta completamente tranne che il valore del ddimero continua a rimanere elevato, intorno ai 1000, senza che nessuno sappia trovare la spiegazione) mi fanno eseguire angioTC al distretto toracico dove viene rilevato "piccolo addensamento perenchimale alla base di dx. Vengo mandato a casa con diagnosi di polmonite destra, che ho curato con levofloxacina 500 e deltacortene per una settimana. Al controllo post-guarigione la pneumologa vuole evitare ulteriori raggi per cui rilevando che secondo lei è tutto regolare mi prescrive solo una spirometria di controllo+ diffusione alveolo capillare delco, ma l'esame mi è stato fissato per Aprile per i soliti problemi di tempistiche ospedaliere. La mia domanda è, essendo passati ormai quasi 2 mesi, posso riprendere la mia attività amatoriale di running (2-3 uscite settimanali)? Il rapporto corsa-sudore-freddo può causare ricadute, o può essere stato causa di questa "singolare" forma di polmonite?
Ringraziandovi porgo cordiali saluti
Nel mese di dicembre, a causa di un forte dolore che si localizzava dietro la schiena nella parte dx che aumentava di molto con l'inspirazione,niente febbre, mi reco per la prima volta al pronto soccorso dopo aver effettuato rx torace e ecografia addome son stato dimesso solo con la prescrizione di antidolorifico Toradol per curare il dolore muscolare. A distanza di 15 gg il dolore ricompare, mi reco per la seconda volta al pronto soccorso , questa volta c'è anche una lieve febbre, e dopo varie peripezie (non ho premesso che a marzo 2013 ho avuto una trombosi alla gamba dx, ora risolta completamente tranne che il valore del ddimero continua a rimanere elevato, intorno ai 1000, senza che nessuno sappia trovare la spiegazione) mi fanno eseguire angioTC al distretto toracico dove viene rilevato "piccolo addensamento perenchimale alla base di dx. Vengo mandato a casa con diagnosi di polmonite destra, che ho curato con levofloxacina 500 e deltacortene per una settimana. Al controllo post-guarigione la pneumologa vuole evitare ulteriori raggi per cui rilevando che secondo lei è tutto regolare mi prescrive solo una spirometria di controllo+ diffusione alveolo capillare delco, ma l'esame mi è stato fissato per Aprile per i soliti problemi di tempistiche ospedaliere. La mia domanda è, essendo passati ormai quasi 2 mesi, posso riprendere la mia attività amatoriale di running (2-3 uscite settimanali)? Il rapporto corsa-sudore-freddo può causare ricadute, o può essere stato causa di questa "singolare" forma di polmonite?
Ringraziandovi porgo cordiali saluti
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Salve e grazie per averci scritto.
E' sempre difficile rispondere in maniera esaustiva a domande come questa avendo solo l'ausilio della sua descrizione anamnestico e mancando il polso della situazione.
Diciamo che in linea di massima, lei ha subito il decorso regolare di un processo infettivo (polmonite) polmonare con , corretto approccio terapeutico e giusto inquadramento diagnostico.
I colleghi hanno voluto escludere un problema di natura embolico, anche in correlazione con la trombosi venosa sofferta.
Diciamo che nei modi e nei tempi (senza esagerare) scanditi dal buon senso, cercando di evitare gli orari con temperature più rigide, non vedo particolari controindicazioni a riprendere una "LEGGERA" attivita' fisica che poi potra' riprendere il vigore dei mesi precedenti dando ancora modo all'organismo di riprendersi dall'insulto subito.
Stia a controllo periodico come del resto suggerito dalla collega, ed eviti, soprattutto in periodo invernale gli eccessi, che potrebbero comportarle una ricaduta.
Cordialmente
E' sempre difficile rispondere in maniera esaustiva a domande come questa avendo solo l'ausilio della sua descrizione anamnestico e mancando il polso della situazione.
Diciamo che in linea di massima, lei ha subito il decorso regolare di un processo infettivo (polmonite) polmonare con , corretto approccio terapeutico e giusto inquadramento diagnostico.
I colleghi hanno voluto escludere un problema di natura embolico, anche in correlazione con la trombosi venosa sofferta.
Diciamo che nei modi e nei tempi (senza esagerare) scanditi dal buon senso, cercando di evitare gli orari con temperature più rigide, non vedo particolari controindicazioni a riprendere una "LEGGERA" attivita' fisica che poi potra' riprendere il vigore dei mesi precedenti dando ancora modo all'organismo di riprendersi dall'insulto subito.
Stia a controllo periodico come del resto suggerito dalla collega, ed eviti, soprattutto in periodo invernale gli eccessi, che potrebbero comportarle una ricaduta.
Cordialmente
Dr. Cristiano Cesaro
Specialista in Malattie Respiratorie e Tisiologia
Pneumologia Interventistica
Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi Napoli
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio della risposta. Come unico controllo aspetterò la spirometria di Aprile, in quanto la pneumologa non sentendo "rumori" strani non ha previsto altre visite di controllo ne tantomeno rx o tac appunto per evitare ulteriori esposizioni a radiazioni. Ringraziandola ulteriormente, porgo cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 26.4k visite dal 23/01/2014.
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