Diramazioni bronchiali del lobo medio ridotte
Egregio Dr.
mia madre 74 anni e' stata operata nel 2004 per un cancro all intestino. Successivamente sono stati eseguiti cicli di chemoterapia per la durata di sei mesi.
Mia madre ha eseguito regolarmente i controlli. Torace, Eco Addom, Analisi Sangue con relativi marker tumorali: esiti soddisfacenti fino allo scorso mese di aprile.
L inverno scorso ha avuto ripetute bronchiti. Dopo aver eseguito una visita pneumologica nella scorsa primavera,, il pneumologo in seguito ad una lastra toracica ha consigliato una TAC, che ha effettuato lo scorso agosto dalla quale e' risultato quanto segue:
ASSIMETRAI gabbia toracica per ipoespansione del polmone sinistro, in esiti di lobectomia inferiore.(eseguita nel 1950)
Da questo lato e' presente una sottile banda iperdensa sovrabasale in esiti.
Nettamente ridotta l espansione lobo medio: le sue diramazioni bronchiali tributarie presentano pareti ispesite nella porzione prossimale, con improvvisa riduzione del calibro.
Non addensamenti o alterazioni nodulari.
Non versamento pleurico attuale.
Qualche linfonodo mediastinico letto, delle massime dimensioni intorno al cm.
Inoltre, sempre il pneumologo, le ha prescritto una spirometria, fatta a settembre, la quale e' risultata nella norma.
Oggi finalmente, abbiamo avuto l appuntamento con il pneumologo che dopo aver letto i suddetti esiti, ha prescritto un'ulteriore broncoscopia che ha commentato come segue:
Attualmente soggettivamente bene con miglioramento globale e quadro sperimotrico sostanzialmente nei limiti con duffusione alveolo capillare nella norma (lievemente ridotto).
Non si palpano adenopatie superficiali.
Obbiettivita' sostanzialmente senza rilievi da segnalare ad eccezione di esiti chirurgici.
Alla tac oltre agli esiti della lobectomia sinistra, appaiono ridotti di calibro fino a quasi allo stop le diramazioni bronchiali del lobo medio ed il quadro e' meritevole di broncoscopia che viene programmata per il 7.11 previa esecuzione di esami ematici ed ecg.
(citobatteriologia generica + eventuali biopsie)
ARRIVO alla mia domanda. Da agosto siamo molto preoccupate. Il pneumolgo dice di stare tranquille, ma la serie di accertamenti che vengono prescritti certo non ci fanno sperare in bene.
Mi sento persa e vorrei sapere se possiamo parlare di cancro al polmone.
Ho gia' perso mio padre per lo stesso motivo e la cosa mi angoscia. Anhe sei il decorso della malattia di mio padre e' stato completamente diverso.
Insomma da un inverno passato con una bronchite dopo l altra siamo arrivati a una tac, e a una broncoscopia.
Da marzo la mamma non ha piu' avuto bronchiti, febbre...e non ha tosse persistente, o mancanza di respiro. Solo ogni tanto (frequenza: tre volte al giorno massimo) viene un colpo di tosse come se avesse un fastido in gola.
Per favore, mi puo' dire se possiamo stare tranquille o se potrebbe essere di nuovo cancro e se potrebbe conseguire un intervento chirurgico?
Ringrazio cortesemente.
cordialli saluti
mia madre 74 anni e' stata operata nel 2004 per un cancro all intestino. Successivamente sono stati eseguiti cicli di chemoterapia per la durata di sei mesi.
Mia madre ha eseguito regolarmente i controlli. Torace, Eco Addom, Analisi Sangue con relativi marker tumorali: esiti soddisfacenti fino allo scorso mese di aprile.
L inverno scorso ha avuto ripetute bronchiti. Dopo aver eseguito una visita pneumologica nella scorsa primavera,, il pneumologo in seguito ad una lastra toracica ha consigliato una TAC, che ha effettuato lo scorso agosto dalla quale e' risultato quanto segue:
ASSIMETRAI gabbia toracica per ipoespansione del polmone sinistro, in esiti di lobectomia inferiore.(eseguita nel 1950)
Da questo lato e' presente una sottile banda iperdensa sovrabasale in esiti.
Nettamente ridotta l espansione lobo medio: le sue diramazioni bronchiali tributarie presentano pareti ispesite nella porzione prossimale, con improvvisa riduzione del calibro.
Non addensamenti o alterazioni nodulari.
Non versamento pleurico attuale.
Qualche linfonodo mediastinico letto, delle massime dimensioni intorno al cm.
Inoltre, sempre il pneumologo, le ha prescritto una spirometria, fatta a settembre, la quale e' risultata nella norma.
Oggi finalmente, abbiamo avuto l appuntamento con il pneumologo che dopo aver letto i suddetti esiti, ha prescritto un'ulteriore broncoscopia che ha commentato come segue:
Attualmente soggettivamente bene con miglioramento globale e quadro sperimotrico sostanzialmente nei limiti con duffusione alveolo capillare nella norma (lievemente ridotto).
Non si palpano adenopatie superficiali.
Obbiettivita' sostanzialmente senza rilievi da segnalare ad eccezione di esiti chirurgici.
Alla tac oltre agli esiti della lobectomia sinistra, appaiono ridotti di calibro fino a quasi allo stop le diramazioni bronchiali del lobo medio ed il quadro e' meritevole di broncoscopia che viene programmata per il 7.11 previa esecuzione di esami ematici ed ecg.
(citobatteriologia generica + eventuali biopsie)
ARRIVO alla mia domanda. Da agosto siamo molto preoccupate. Il pneumolgo dice di stare tranquille, ma la serie di accertamenti che vengono prescritti certo non ci fanno sperare in bene.
Mi sento persa e vorrei sapere se possiamo parlare di cancro al polmone.
Ho gia' perso mio padre per lo stesso motivo e la cosa mi angoscia. Anhe sei il decorso della malattia di mio padre e' stato completamente diverso.
Insomma da un inverno passato con una bronchite dopo l altra siamo arrivati a una tac, e a una broncoscopia.
Da marzo la mamma non ha piu' avuto bronchiti, febbre...e non ha tosse persistente, o mancanza di respiro. Solo ogni tanto (frequenza: tre volte al giorno massimo) viene un colpo di tosse come se avesse un fastido in gola.
Per favore, mi puo' dire se possiamo stare tranquille o se potrebbe essere di nuovo cancro e se potrebbe conseguire un intervento chirurgico?
Ringrazio cortesemente.
cordialli saluti
[#1]
Gentilissime utenti,
è difficile stabilire con la TC una riduzione di calibro e\o un'occlusione bronchiale a livello di bronchi segmentali. Può essere semplicemente, o più verosimilmente un "artefatto" radiologico, o presenza di secrezioni. Dopo un tale referto TC, però, una fibrobroncoscopia deve essere eseguita: perchè rimanere con un bubbio, quando l'esame, come vi avranno spiegato, non è doloroso, non è pericoloso, solo un po' "fastidioso"?
CORDIALITA' E... TRANQUILLITA'!
è difficile stabilire con la TC una riduzione di calibro e\o un'occlusione bronchiale a livello di bronchi segmentali. Può essere semplicemente, o più verosimilmente un "artefatto" radiologico, o presenza di secrezioni. Dopo un tale referto TC, però, una fibrobroncoscopia deve essere eseguita: perchè rimanere con un bubbio, quando l'esame, come vi avranno spiegato, non è doloroso, non è pericoloso, solo un po' "fastidioso"?
CORDIALITA' E... TRANQUILLITA'!
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 29/10/2012.
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