Dolore emitorace dx
Gent.mi dottori,
anzitutto mi scuso qualora non avessi scelto la specialità giusta (si tratta di dolore toracico, quindi non sapevo cosa scegliere tra pneumologia, cardiologia, chirurgia toracica, chirurgia generale et similia), ma avrei un quesito da porVi.
Circa 10 giorni fa ho avuto il solito episodio di infiammazione alle vie respiratorie, con sensazione di intenso calore al petto nell'inspirazione, raucedine, afonia, raffreddore e decimi di febbre. Il tutto è durato un paio di giorni, per poi regredire spontaneamente (ho preso solo del paracetamolo per placare il raffreddore e la febbricola). Come al solito, perchè sempre così mi succede, via il raffreddore e la febbre, via la sensazione di calore all'inspirazione, e mi viene la consueta tosse secca e stizzosa: niente di che, sintomatologia a me nota, soprattutto nella successione dei sintomi come da me descritti. La tosse l'ho trattata con acetilcisteina, che ha fatto sì che espellessi catarro.
Ed ecco il problema: mi è comparso, più o meno quando ho iniziato ad essere affetto dalla tosse, un forte dolore localizzato nelle prime costole (quelle verso l'addome) destre. Il dolore non c'è quando distendo il dorso, ma compare prepotentemente quando mi "rannicchio", quando tossisco (lancinante, insopportabile, mi fa piegare in due), starnutisco (idem come quando tossisco), rido (idem), contraggo il diaframma (ad esempio al momento dell'evacuazione), fletto il busto sul lato sinistro. Inoltre, il dolore è distintamente avvertibile con la pressione esercitata con le mani sulla zona interessata, nonchè a letto se dormo sul fianco destro. A volte ho la sensazione che irradi anche posteriormente.
Specifico che sono un fumatore, che soffro di cervicalgia e ho protrusioni cervicali, dorsali e lombari.
Preso dalla paura mi sono recato, lunedì u.s., dal radiologo per un rx al torace, dx e sx, coste e parenchima, di cui Vi posto il referto:
non segni di lesioni pleuro-parenchimali in atto
diaframma regolare nel profilo con seni costo-frenici liberi
ombra cardiaca nei limiti volumetrici della norma
non sono apprezzabili lesioni ossee a focolaio degli elementi costali in esame
trama polmonare radiologicamente a parete.
Detto questo, il dolore persiste ed è isopportabile, come una coltellata dall'interno ogni volta che, fisiologicamente, esercito una contrazione od una spinta che coinvolga il diaframma.
A Vostro parere di cosa si potrebbe trattare?
Vi ringrazio.
anzitutto mi scuso qualora non avessi scelto la specialità giusta (si tratta di dolore toracico, quindi non sapevo cosa scegliere tra pneumologia, cardiologia, chirurgia toracica, chirurgia generale et similia), ma avrei un quesito da porVi.
Circa 10 giorni fa ho avuto il solito episodio di infiammazione alle vie respiratorie, con sensazione di intenso calore al petto nell'inspirazione, raucedine, afonia, raffreddore e decimi di febbre. Il tutto è durato un paio di giorni, per poi regredire spontaneamente (ho preso solo del paracetamolo per placare il raffreddore e la febbricola). Come al solito, perchè sempre così mi succede, via il raffreddore e la febbre, via la sensazione di calore all'inspirazione, e mi viene la consueta tosse secca e stizzosa: niente di che, sintomatologia a me nota, soprattutto nella successione dei sintomi come da me descritti. La tosse l'ho trattata con acetilcisteina, che ha fatto sì che espellessi catarro.
Ed ecco il problema: mi è comparso, più o meno quando ho iniziato ad essere affetto dalla tosse, un forte dolore localizzato nelle prime costole (quelle verso l'addome) destre. Il dolore non c'è quando distendo il dorso, ma compare prepotentemente quando mi "rannicchio", quando tossisco (lancinante, insopportabile, mi fa piegare in due), starnutisco (idem come quando tossisco), rido (idem), contraggo il diaframma (ad esempio al momento dell'evacuazione), fletto il busto sul lato sinistro. Inoltre, il dolore è distintamente avvertibile con la pressione esercitata con le mani sulla zona interessata, nonchè a letto se dormo sul fianco destro. A volte ho la sensazione che irradi anche posteriormente.
Specifico che sono un fumatore, che soffro di cervicalgia e ho protrusioni cervicali, dorsali e lombari.
Preso dalla paura mi sono recato, lunedì u.s., dal radiologo per un rx al torace, dx e sx, coste e parenchima, di cui Vi posto il referto:
non segni di lesioni pleuro-parenchimali in atto
diaframma regolare nel profilo con seni costo-frenici liberi
ombra cardiaca nei limiti volumetrici della norma
non sono apprezzabili lesioni ossee a focolaio degli elementi costali in esame
trama polmonare radiologicamente a parete.
Detto questo, il dolore persiste ed è isopportabile, come una coltellata dall'interno ogni volta che, fisiologicamente, esercito una contrazione od una spinta che coinvolga il diaframma.
A Vostro parere di cosa si potrebbe trattare?
Vi ringrazio.
[#1]
Potrebbe trattarsi di dolore intercostale residuato ad accessi di tosse ed al raffredamento.Consulti il suo medico per una eventuale terapia antiinfiammatoria generale e/o locale(piastre con antiinfiammatori ad assorbimento transcutaneo)
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Pennetti,
la Sua risposta sposa la teoria del mio medico curante (che per inciso è mio padre): a questo punto aspetto che il dolore passi da solo.
Qualora si protraesse ancora a lungo nel tempo, e rimanesse di questa intensità, provvederò alle terapie consigliate (magari col cortisone, che non prendo mai fortunatamente).
Grazie infinite!
la Sua risposta sposa la teoria del mio medico curante (che per inciso è mio padre): a questo punto aspetto che il dolore passi da solo.
Qualora si protraesse ancora a lungo nel tempo, e rimanesse di questa intensità, provvederò alle terapie consigliate (magari col cortisone, che non prendo mai fortunatamente).
Grazie infinite!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14.5k visite dal 25/01/2012.
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