Il giorno, negli ultimi due è particolarmente legato al momento del pranzo o della cena
Signori buongiorno,
da qualche anno soffro occasionalmente di disturbi respiratori. Esattamente 5 anni fa, in seguito a un lutto in famiglia, ho smesso di fumare. Il lutto è avvenuto a gennaio e ad aprile ho cominciato ad avere quella che definiscono “fame d’aria”. Pertanto il fumo era diventato (fortunatamente) insopportabile.
Da allora e per i successivi 3 anni, sempre nel periodo primaverile ho sofferto di difficoltà respiratorie continue (fatica ad inspirare). Il medico mi disse che si trattava di stress e mi prescrisse delle gocce EN. Le ho prese qualche volta, soltanto in occasioni “disperate” e devo dire che hanno funzionato ma mi sentivo stordita e assonnata. Ho sempre avuto problemi legati allo stomaco, per 8 anni ho sofferto di bulimia (da 7 ne sono completamente uscita). In seguito ad una gastroscopia 10 anni fa, mi hanno riscontrato una gastrite cronica erosiva, ernia iatale e helicobacter piloris. Mi sono curata e per altre due volte ho dovuto ripetere l’assunzione di antibiotici perché questo batterio era sempre presente nelle analisi. Dall’ultima cura (anno scorso) non ho più fatto le analisi (spero che dopo 3 cure non si ripresenti più il problema!). Sempre in primavera soffro in modo particolare di questa “fame d’aria”, quest’anno mi è successo anche in autunno. Sto prendendo delle pastiglie al carciofo che mi sono state consigliate dal momento che si suppone il fegato non riesca ad assimilare i grassi della digestione. Effettivamente mi sento molto meglio da quando le prendo. Nei primi anni questo disturbo durava tutto il giorno, negli ultimi due è particolarmente legato al momento del pranzo o della cena. Pensavo che fosse legato all'erna iatale per cui ho sempre concentrato le mie attenzioni sullo stomaco. Negli ultimi mesi però capita che durante la notte mi sveglio all'improvviso senza respiro, faccio molta fatica ad espirare (come se avessi un palloncino). Quando mi capita cerco di mettermi tranquilla e dopo un pò passa. La cosa strana e che mi capita all'improvviso e in quel momento ho l'addome contratto come se avessi lo stomaco pieno d'aria che comprime sul diaframma. Cerco di mangiare poco e spesso e soprattuto di non andare a letto appesantita dalla cena e ad almeno due ore di distanza dal pasto. Non credo sia un problema legato ai polmoni dato che non ho tosse, non ho costrizione toracica e il mio respiro non sibila. Non credo nemmeno sia stress o ansia dato che in questi ultimi anni sono molto tranquilla e felice. Anche se devo ammettere che quando sono particolarmente ansiosa questo disturbo mi dà un pò più da fare. Dato che in questi anni mi hanno detto che potrebbe essere stress, ernia iatale, asma, fegato, vorrei sapere cosa devo fare per risolvere definitivamente il problema. Consigliate una gastroscopia o una visita dal pneumologo? Ho paura soprattutto di notte perchè quando mi sveglio senza respiro mi sembra di essere sott'acqua per un'eternità..
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra celere risposta.
Elisa
da qualche anno soffro occasionalmente di disturbi respiratori. Esattamente 5 anni fa, in seguito a un lutto in famiglia, ho smesso di fumare. Il lutto è avvenuto a gennaio e ad aprile ho cominciato ad avere quella che definiscono “fame d’aria”. Pertanto il fumo era diventato (fortunatamente) insopportabile.
Da allora e per i successivi 3 anni, sempre nel periodo primaverile ho sofferto di difficoltà respiratorie continue (fatica ad inspirare). Il medico mi disse che si trattava di stress e mi prescrisse delle gocce EN. Le ho prese qualche volta, soltanto in occasioni “disperate” e devo dire che hanno funzionato ma mi sentivo stordita e assonnata. Ho sempre avuto problemi legati allo stomaco, per 8 anni ho sofferto di bulimia (da 7 ne sono completamente uscita). In seguito ad una gastroscopia 10 anni fa, mi hanno riscontrato una gastrite cronica erosiva, ernia iatale e helicobacter piloris. Mi sono curata e per altre due volte ho dovuto ripetere l’assunzione di antibiotici perché questo batterio era sempre presente nelle analisi. Dall’ultima cura (anno scorso) non ho più fatto le analisi (spero che dopo 3 cure non si ripresenti più il problema!). Sempre in primavera soffro in modo particolare di questa “fame d’aria”, quest’anno mi è successo anche in autunno. Sto prendendo delle pastiglie al carciofo che mi sono state consigliate dal momento che si suppone il fegato non riesca ad assimilare i grassi della digestione. Effettivamente mi sento molto meglio da quando le prendo. Nei primi anni questo disturbo durava tutto il giorno, negli ultimi due è particolarmente legato al momento del pranzo o della cena. Pensavo che fosse legato all'erna iatale per cui ho sempre concentrato le mie attenzioni sullo stomaco. Negli ultimi mesi però capita che durante la notte mi sveglio all'improvviso senza respiro, faccio molta fatica ad espirare (come se avessi un palloncino). Quando mi capita cerco di mettermi tranquilla e dopo un pò passa. La cosa strana e che mi capita all'improvviso e in quel momento ho l'addome contratto come se avessi lo stomaco pieno d'aria che comprime sul diaframma. Cerco di mangiare poco e spesso e soprattuto di non andare a letto appesantita dalla cena e ad almeno due ore di distanza dal pasto. Non credo sia un problema legato ai polmoni dato che non ho tosse, non ho costrizione toracica e il mio respiro non sibila. Non credo nemmeno sia stress o ansia dato che in questi ultimi anni sono molto tranquilla e felice. Anche se devo ammettere che quando sono particolarmente ansiosa questo disturbo mi dà un pò più da fare. Dato che in questi anni mi hanno detto che potrebbe essere stress, ernia iatale, asma, fegato, vorrei sapere cosa devo fare per risolvere definitivamente il problema. Consigliate una gastroscopia o una visita dal pneumologo? Ho paura soprattutto di notte perchè quando mi sveglio senza respiro mi sembra di essere sott'acqua per un'eternità..
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra celere risposta.
Elisa
[#1]
Gentile utente,
le rispondo in quanto, mi dispiace contraddirla in parte, secondo me, il problema che presenta non è di pertinenza pneumologica ma psichiatrica. Ovviamente mi riferisco all'ansia.
Sono contento che lei ora si senta bene dal punto di vista psichico, ma da come racconta le modalità d'esordio di questa fame d'aria, si correlerebbe tutto con un sintomo da disturbo d'ansia.
Forse, se lei conosce orari particolari in cui le viene questo disturbo, potrebbe provare per qualche giorno a prevenirlo con le gocce di en, che potrebbe prendere anche la sera per vedere se si sveglia ugualmente con il disturbo o se dorme tranquilla.
In ogni caso io sentirei uno psichiatra ed eventualmente uno psicoterapeuta.
Saluti.
le rispondo in quanto, mi dispiace contraddirla in parte, secondo me, il problema che presenta non è di pertinenza pneumologica ma psichiatrica. Ovviamente mi riferisco all'ansia.
Sono contento che lei ora si senta bene dal punto di vista psichico, ma da come racconta le modalità d'esordio di questa fame d'aria, si correlerebbe tutto con un sintomo da disturbo d'ansia.
Forse, se lei conosce orari particolari in cui le viene questo disturbo, potrebbe provare per qualche giorno a prevenirlo con le gocce di en, che potrebbe prendere anche la sera per vedere se si sveglia ugualmente con il disturbo o se dorme tranquilla.
In ogni caso io sentirei uno psichiatra ed eventualmente uno psicoterapeuta.
Saluti.
Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 15/01/2008.
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