Rantoli, gorgoglii e abbassamento di voce

Salve, mio padre, prossimo agli 80 anni, lamenta da diversi mesi un rantolio o gorgoglio durante la respirazione, spesso abbinato ad un abbassamento di voce e difficoltà di respirazione. Il problema aumenta la notte, quando va a letto, tanto da costingerlo delle volte a doversi alzare per respirare meglio. Dice di non avere catarro ma di sentirsi come se avesse del liquido nei polmoni.
Preciso che soffre di pressione alta e cardiopatia ipocinetica con blocco del ventricolo destro + emiblocco anteriore sinistro. In una precedente visita cardiologica, sulla scheda hanno segnalato murmure vescicolare presente su tutto l'ambito polmonare.
Vorrei sapere di cosa potrebbe trattarsi e che tipo di accertamenti bisognerebbe fare. Il medico di famiglia ha chiesto una radiografia ma non saprei quanto possa servire.
Grazie.

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Dr. Corrado Mollica Pneumologo 66 5
Gentile utente,
una volta escluso dal cardiologo che il suddetto sintomo sia legato ad un'insufficienza cardiaca (lo farebbe supporre quanto Ella riferisce: miglioramento dei sintomi in ortostatismo - cioè in piedi o seduto sul letto), sarebbe forse opportuno escludere la presenza di un'ernia dello jato esofageo, con conseguente reflusso di materiale proveniente dallo stomaco..In questa patologia, infatti, il sintomo appunto "...aumenta la notte, quando va a letto...". Il reflusso di materiale di provenienza dallo stomaco è in grado, in certe situazioni, di provocare "...abbassamento di voce e difficoltà di respirazione..."..spesso accompagnata da tosse secca...Una Rx torace in presenza di sintomi respiratori è doverosa, anche se in entrambi i casi suddetti (origine cardiaca o gastrica dei sintomi) sono altri gli accertamenti da effettuare. Si rivolga pertanto al Suo Curante. Cordiali saluti.

Dr. Corrado Mollica

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Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
Molte grazie per la risposta. Oggi abbiamo ritirato le lastre, risulta una piccola quantità di liquido pleurico, e condizione di enfisema; il disegno vascolare polmonare è accentuato in sede ilare, perilare e medio-basale bilateralmente ma non si riconoscono definiti addensamenti parenchimali in atto.
C'è stato detto che con un diuretico si potrebbe ridurre il liquido, ma vorrei ciedere se l'enfisema può essere connesso al quadro clinico di mio padre o se dipenda necessariamente da altro, pur non essendo mai stato fumatore.
Grazie.
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Dr. Corrado Mollica Pneumologo 66 5
Gentile utente,
una cardiopatia in fase di scompenso può causare la formazione di "liquido" nei polmoni....il quadro radiografico di enfisema polmonare è verosimilmente precedente all'insorgenza della cardiopatia, e poco avrebbe a che fare con la stessa...Si rivolga al medico curante per gli opportuni approfondimenti diagnostici, cardiologici (per es: ecocardiografia) ed anche pneumologici. I diuretici costituiscono una terapia efficace in questi casi, non disgiunti dalla restante terapia che lo specialista cardiologo riterrà opportuno praticare. Distinti saluti.
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