Carcinoma polmonare
Gentili Dott./Prof.buongiorno.
Desidererei se possibile avere un Vostro autorevole parere sul quadro clinico di mio padre nato nel Gennaio 1931 e al quale é stato diagnosticato un carcinoma polmonare.La PET eseguita 11 Novembre ha documentato la presenza di intenso iperaccumulo patologico del radiofarmaco a carico di una neoformazione polmonare para-ilare superiore di sinistra,verosimilmente in corrispondenzA DEL reperto segnalato con altre metodiche di imaging morfologico(TAC con MDC).si segnala inoltre focale iperaccumulo patologico del radiofarmaco a carico di una nodulazione polmonare destra a sviluppo paravertebrale, posta al parenchima del segmento superiore del lobo inferiore.Si dimostrano plurimi iperaccumuli patologicidel tracciante,in parte confluenti a livello della finestra aorto-polmonare ed in sede mediastinica anteriore,paramediana di verosimile pertinenza linfonodale.Limitatamente al potere risolutivo del sistema(ca 5mm)e
alla presenza di forme istologiche con assente e/o scarsa captazione del r.farmaco non si rilevano altre aree di abnorme accumulo nei restanti segmenti esaminati.conclusioni:presenza di lesioni metabolicamnte attive nelle sedi descritte da riferire in 1à IPOTESI a patologia evolutiva polmonare primitiva con localizzazioni secondarie di pertinenza linfonodale(sono Metastasi???).
Abbiamo già consultato il chirurgo il quale ha escluso intervento chirurgico.
Ora siamo in attesa di esame istologico per poter valutare con Oncologo la terapia molto probabilmente non farmacologica ma radioterapica.Nel frattempo le condizioni di mio padre non sono delle migliori: ha difficoltà respiratorie e grande senso di affaticamento accompagnato da afonia.L'ass
unzione di cortisone può in un qual modo migliorare la situazione nell'attesa di effetuare la giusta terapia?Ringrazio anticipatamente chi Potrà essermi d 'aiuto. UN vostro utente
Desidererei se possibile avere un Vostro autorevole parere sul quadro clinico di mio padre nato nel Gennaio 1931 e al quale é stato diagnosticato un carcinoma polmonare.La PET eseguita 11 Novembre ha documentato la presenza di intenso iperaccumulo patologico del radiofarmaco a carico di una neoformazione polmonare para-ilare superiore di sinistra,verosimilmente in corrispondenzA DEL reperto segnalato con altre metodiche di imaging morfologico(TAC con MDC).si segnala inoltre focale iperaccumulo patologico del radiofarmaco a carico di una nodulazione polmonare destra a sviluppo paravertebrale, posta al parenchima del segmento superiore del lobo inferiore.Si dimostrano plurimi iperaccumuli patologicidel tracciante,in parte confluenti a livello della finestra aorto-polmonare ed in sede mediastinica anteriore,paramediana di verosimile pertinenza linfonodale.Limitatamente al potere risolutivo del sistema(ca 5mm)e
alla presenza di forme istologiche con assente e/o scarsa captazione del r.farmaco non si rilevano altre aree di abnorme accumulo nei restanti segmenti esaminati.conclusioni:presenza di lesioni metabolicamnte attive nelle sedi descritte da riferire in 1à IPOTESI a patologia evolutiva polmonare primitiva con localizzazioni secondarie di pertinenza linfonodale(sono Metastasi???).
Abbiamo già consultato il chirurgo il quale ha escluso intervento chirurgico.
Ora siamo in attesa di esame istologico per poter valutare con Oncologo la terapia molto probabilmente non farmacologica ma radioterapica.Nel frattempo le condizioni di mio padre non sono delle migliori: ha difficoltà respiratorie e grande senso di affaticamento accompagnato da afonia.L'ass
unzione di cortisone può in un qual modo migliorare la situazione nell'attesa di effetuare la giusta terapia?Ringrazio anticipatamente chi Potrà essermi d 'aiuto. UN vostro utente
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Gentile utente,
purtroppo leggendo i referti delle PET che ha riportato nella richiesta di consulto le devo dire che, la situazione a mio avviso e' tutt'altro che semplice,
non posso essere sicuro, ma dal quadro esposto sembrerebbe trattarsi di una neoplasia polmonare primitiva al lobo superiore del polmone sinistro (a partenza dall'ilo) con una lesione ripetitiva(metastatica ) controlateralmente (a destra) e con alcune altre lesioni alla colonna vertebrale e l'interessamento di alcune stazioni linfonodarie tributarie dei due polmoni.
La disfonia in questo contesto non e' altro che un chiaro segno di compressione del nervo ricorrente determinata dalla massa che comprimendolo gli determina l'impossibilita' di parlare in modo chiaro.
La strategia del collega chirurgo toracico, di evitare almeno in questa fase un approccio chirurgico non e' altro che la conferma di questa mia idea.
Se la situazione e' quella che intuisco dalla lettura del referto che ci ha riportato,anche io condivido l'approccio inizialmente radioterapico
al fine di cercare di ottenere delle riduzioni focali (cioe' direttamente nei punti interessanti dal tumore) delle lesioni e poi eventualmente in caso di successo della radioterapia valutare con un oncologo la possibilita' di iniziare una chemioterapia che possa ulteriormente determinare riduzione della neoplasia in modo da poter consentire un successivo accesso chirurgico.
Purtroppo per esperienza le dico che e' impossibile fare previsioni, ogni paziente risponde in un modo specifico e assolutamente individualissimo, ma e'chiaro che a questo punto vanno tentate tutte le strade possibili per cercare di curare suo padre.
Quello che la invito a fare e' di stargli vicino, di non fargli mai mancare il calore e l'affetto umano di cui questi pazienti hanno maggiormente bisogno, per avere la forza di combattere e di affrontare tutte le cure.
Se possiamo esserle utili, anche semplicemente per consiglio non esiti a contattarci.
purtroppo leggendo i referti delle PET che ha riportato nella richiesta di consulto le devo dire che, la situazione a mio avviso e' tutt'altro che semplice,
non posso essere sicuro, ma dal quadro esposto sembrerebbe trattarsi di una neoplasia polmonare primitiva al lobo superiore del polmone sinistro (a partenza dall'ilo) con una lesione ripetitiva(metastatica ) controlateralmente (a destra) e con alcune altre lesioni alla colonna vertebrale e l'interessamento di alcune stazioni linfonodarie tributarie dei due polmoni.
La disfonia in questo contesto non e' altro che un chiaro segno di compressione del nervo ricorrente determinata dalla massa che comprimendolo gli determina l'impossibilita' di parlare in modo chiaro.
La strategia del collega chirurgo toracico, di evitare almeno in questa fase un approccio chirurgico non e' altro che la conferma di questa mia idea.
Se la situazione e' quella che intuisco dalla lettura del referto che ci ha riportato,anche io condivido l'approccio inizialmente radioterapico
al fine di cercare di ottenere delle riduzioni focali (cioe' direttamente nei punti interessanti dal tumore) delle lesioni e poi eventualmente in caso di successo della radioterapia valutare con un oncologo la possibilita' di iniziare una chemioterapia che possa ulteriormente determinare riduzione della neoplasia in modo da poter consentire un successivo accesso chirurgico.
Purtroppo per esperienza le dico che e' impossibile fare previsioni, ogni paziente risponde in un modo specifico e assolutamente individualissimo, ma e'chiaro che a questo punto vanno tentate tutte le strade possibili per cercare di curare suo padre.
Quello che la invito a fare e' di stargli vicino, di non fargli mai mancare il calore e l'affetto umano di cui questi pazienti hanno maggiormente bisogno, per avere la forza di combattere e di affrontare tutte le cure.
Se possiamo esserle utili, anche semplicemente per consiglio non esiti a contattarci.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 29/11/2010.
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