Cerchio alla testa e fame d'aria
Salve, da qualche tempo mi capita (negli ultimi giorni a dire il vero spesso!) di non riuscire ad addormentermi, in quanto al momento di prendere sonno, mi manca il respiro, mi viene un cerchio alla testa, di conseguenza di preoccupo (anche perchè sono un soggetto fortemente ansioso) e avverto tachicardia. Ho fatto varie visite cardiologiche e respiratorie, ma non vi sono affatto problemi, anche la pressione arteriosa è regolarissima. Di certo mi sembra spesso negli ultimi giorni di fare respiri corti e quando ci penso vado in tilt. Mi dicono che si tratta solo e soltanto di un problema psicologico, ci sono rimedi naturali, a parte lo stare tranquillo?
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, una volta escluse con opportuni approfondimenti diagnostici cause organiche, sembra che il suo quadro sia compatibile con una problematica di tipo ansioso.
In particolare, è possibile che, a seguito di una prima esperienza, dovuta a fattori non facilmente definibili in questa sede, lei abbia cominciato a sviluppare quella che si definisce "ansia anticipatoria": ovvero che, ancor prima di andare a coricarsi, lei cominci a pensare frasi del tipo:
"e se ora mi torna?"
"e se mi sento male durante la notte?"
"e se è un infarto?"
Se a questo aggiunge un'aumentata attenzione ai suoi parametri fisiologici (ad esempio, la tendenza a controllare se il battito cardiaco è regolare), comprenderà che sta preparando il terreno per un'iperattivazione, la quale a sua volta si esprime con i segni fisiologici che lei teme (ad esempio, respirazione affannosa, tachicardia, difficoltà a prendere sonno etc.).
Questo è uno dei classici "circoli viziosi" dell'ansia e, a seguito dell'esclusione di patologie di interesse prettamente medico, va affrontata con trattamento psicoterapeutico, a volte associato a trattamento farmacologico (di pertinenza psichiatrica). In genere, ogni tentativo di "stare tranquillo" produce esattamente l'effetto opposto.
Se la situazione non dovesse risolversi in breve tempo, non esiti a rivolgersi ad uno Psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia.
Cordialmente
In particolare, è possibile che, a seguito di una prima esperienza, dovuta a fattori non facilmente definibili in questa sede, lei abbia cominciato a sviluppare quella che si definisce "ansia anticipatoria": ovvero che, ancor prima di andare a coricarsi, lei cominci a pensare frasi del tipo:
"e se ora mi torna?"
"e se mi sento male durante la notte?"
"e se è un infarto?"
Se a questo aggiunge un'aumentata attenzione ai suoi parametri fisiologici (ad esempio, la tendenza a controllare se il battito cardiaco è regolare), comprenderà che sta preparando il terreno per un'iperattivazione, la quale a sua volta si esprime con i segni fisiologici che lei teme (ad esempio, respirazione affannosa, tachicardia, difficoltà a prendere sonno etc.).
Questo è uno dei classici "circoli viziosi" dell'ansia e, a seguito dell'esclusione di patologie di interesse prettamente medico, va affrontata con trattamento psicoterapeutico, a volte associato a trattamento farmacologico (di pertinenza psichiatrica). In genere, ogni tentativo di "stare tranquillo" produce esattamente l'effetto opposto.
Se la situazione non dovesse risolversi in breve tempo, non esiti a rivolgersi ad uno Psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 18/08/2010.
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