Respirazione, esami

Gentili dottori.
In seguito a respiro corto che alcune volte mi capita (in forma di sensazione di non respirare abbastanza più che come affanno), ho fatto rx torace 2 proiezioni (a metà febbraio), spirometria forzata e spirometria con metacolina qualche giorno fa, oltre a ecg, ecg sotto sforzo, ecocardicolordoppler. Tutti gli esami sono risultati pienamente nella norma. Avrei tre domande: anche se la rx l'ho fatta a febbraio, può ancora essere attendibile? La spirometria forzata e quella con metacolina di solito rilevano problemi repiratori, anche se non ho fatto quella lenta (cioè ho repirato anche normalmente all'interno dello spirometro ma non ho fatto una manovra lenta di espirazione ma solo più manovre forzate)? Mi hanno detto che gli esami fatti bastano e che ulteriori esami (tipo emogasanalisi o spirometria globale) sarebbero stati indcati solo nel caso in cui da quanto fatto fosse emerso qualcosa: possono secondo voi quindi in effetti gli esami fatti lasciarmi abbatanza tranquillo per quanto attiene anche a una eventuale insufficienza respiratoria? Ora sto curando un po' lo stato ansioso che ho da quando da qualche mese sono stato colpito dall'improvvisa e inaspettata morte di mio padre a cui ero molto legato
Grazie
Ditinti saluti
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, effettivamente penso che possa stare tranquillo se gli esami sono tutti negativi. L'RX torace non credo che debba essere ripetuto in quanto da Febbraio ad oggi non ci sono state nuove problematiche, ma la sintomatologia accusata è la medesima.
Lei non ha una insufficienza respiratoria altrimenti gli esami eseguiti avrebbero rilevato alterazioni.
Ci dispiace per il suo lutto, e le facciamo i nostri auguri di stare presto meglio.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio molto
E' stata davvero gentile
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Ora sto curando un po' lo stato ansioso che ho da quando da qualche mese sono stato colpito dall'improvvisa e inaspettata morte di mio padre a cui ero molto legato
>>>

Gentile utente, la sensazione di non respirare abbastanza e di "fame d'aria" può essere un sintomo ansioso. Dovrebbe riportarlo - probabilmente l'ha già fatto - al curante che la sta seguendo per l'ansia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie Dottore. In effetti il mio curante ha subito pensato all'ansia ma ha voluto fare gli esami per escludere qualcos'altro e soprattutto per tranquillizzarmi (sono sempre stato un po'ipocondriaco, ma senza mai esagerare). A volte poi ho come la sensazione che qualcuno mi soffochi (come se mi stringessero la gola) e mi dicono che questo sia tipico dell'ansia. Sto curandomi con una cura omeopatica (seguito da un medico specializzato in omeopatia) che sta dando dei risultati (il nodo in gola di cui sopra l'ho molto più raramente e dormo bene oltre ad aver ripreso peso dopo che ero dimagrito qualche kg).E' che è sempre difficile capire che l'ansia possa fare questo(ci sono giornate in cui ho questa sensazione per ore altre in cui il tutto dura pochi minuti o addirittura non ho nulla).Dopo gli esami fatti sono però più tranquillo. A detta del mio curante il tutto si riconduce ad una reazione alla morte improvvisa di una persona a cui ero molto legato (i sintomi sono iniziati circa tre mesi dopo l'evento) e che il fatto che stia migliorando è un buon segno. spero che , compreso di non aver nulla a livello fisico, passi definitivamente il tutto. Grazie anche a Lei per la cortesia
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Dopo gli esami fatti sono però più tranquillo.
>>>

Fare degli accertamenti è sempre una buona idea, la prima volta, ma una volta dimostrata l'assenza di condizioni organiche, continuare a cercare nel posto sbagliato non fa che peggiorare i sintomi, e fa perdere tempo.

Il bisogno di rassicurazione è tipico dell'ansioso/patofobico. In questi casi si tende a confondere il bisogno di rassicurazione con l'aiuto reale, ma le cose stanno esattamente al contrario. Più rassicurazioni si cercano, e più i sintomi ansiosi si aggravano.

Guarire dall'ansia in questi casi non significa calmarsi, ma imparare a fare a meno del bisogno di rassicurazione.

>>> E' che è sempre difficile capire che l'ansia possa fare questo
>>>

Ciò è tipico dei disturbi come l'ipocondria/patofobia. L'interessato non riesce a credere che possa essere "solo" una questione di testa, perde tempo e si "scorda" di fare l'unica visita che potrebbe mettere fine ai suoi fastidi: quella specialistica, dallo psichiatra o dallo psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie. Mi sento comunque più sereno
Cordiali saluti