Consiglio urgente per una persona anziana intervento di bypass
Salve vi scrivo per mia nonna 86 anni.
Da anni, pare in seguito ad un intervento di bypass a causa di una infezione presa in ospedale, si è ammalata di bronchiectasie.
Nonostante la tosse fastidiosa la malattia è stata portata avanti in modo discreto da qualche mese però le analisi dell'ossigeno dimostrano che nel suo fisico c'è poco ossigeno e molta anidride carbonica e cosi il medico che la ha in cura ha detto che non deve assumere l'ossigeno solo per qualche ora al giorno come faceva prima ma 24 ore su 24.
Provando con il tubo nel naso però si è verificato che l'ossigeno non riesce a passare a causa di turbinati ingrossati (che pare non possano essere risolti facilmente) e cosi si è ricorso alla maschera di Venturi.
Il problema è che mia nonna non ha altri problemi, è una persona autonoma e lucida e invece da quando porta questa maschera è una reclusa in una stanza poiché il filo è corto, e quindi non può fare più niente. Ha perso voglia di vivere e di curarsi poiché giustamente non può fare altro che star seduta su una sedia in una stanza e per una persona lucida e autosufficiente questo è assurdo come potete immaginare. Almeno prima con il tubo nasale che aveva il filo lungo molti metri poteva girare per casa e sentirsi in qualche modo utile.
Quello che vorrei chiedervi è se esiste qualche tecnica o qualche altra soluzione, di cui magari non ne è a conoscenza chi la tiene in cura, per rendere la sua vita (che immaginiamo non sarà ancora molto lunga) almeno come prima, in modo da non dover passare questi ultimi giorni (quanti essi siano) seduta su una sedia ad aspettare la fine in modo depresso e sofferente, lei è arrivata a dire che vivere cosi le sembra inutile.
Vi ringrazio molto. Se potete anche consigliarci uno specialista a Napoli o provincia che può visitarla a domicilio sarebbe perfetto.
Da anni, pare in seguito ad un intervento di bypass a causa di una infezione presa in ospedale, si è ammalata di bronchiectasie.
Nonostante la tosse fastidiosa la malattia è stata portata avanti in modo discreto da qualche mese però le analisi dell'ossigeno dimostrano che nel suo fisico c'è poco ossigeno e molta anidride carbonica e cosi il medico che la ha in cura ha detto che non deve assumere l'ossigeno solo per qualche ora al giorno come faceva prima ma 24 ore su 24.
Provando con il tubo nel naso però si è verificato che l'ossigeno non riesce a passare a causa di turbinati ingrossati (che pare non possano essere risolti facilmente) e cosi si è ricorso alla maschera di Venturi.
Il problema è che mia nonna non ha altri problemi, è una persona autonoma e lucida e invece da quando porta questa maschera è una reclusa in una stanza poiché il filo è corto, e quindi non può fare più niente. Ha perso voglia di vivere e di curarsi poiché giustamente non può fare altro che star seduta su una sedia in una stanza e per una persona lucida e autosufficiente questo è assurdo come potete immaginare. Almeno prima con il tubo nasale che aveva il filo lungo molti metri poteva girare per casa e sentirsi in qualche modo utile.
Quello che vorrei chiedervi è se esiste qualche tecnica o qualche altra soluzione, di cui magari non ne è a conoscenza chi la tiene in cura, per rendere la sua vita (che immaginiamo non sarà ancora molto lunga) almeno come prima, in modo da non dover passare questi ultimi giorni (quanti essi siano) seduta su una sedia ad aspettare la fine in modo depresso e sofferente, lei è arrivata a dire che vivere cosi le sembra inutile.
Vi ringrazio molto. Se potete anche consigliarci uno specialista a Napoli o provincia che può visitarla a domicilio sarebbe perfetto.
[#1]
Gentile utente....
capisco il suo problema e purtroppo devo dirle che tristemente l'ossigeno terapia specialmente nelle fasi finali pur dando un notevole apporto funzionale ed un innegabile beneficio clinico ai pazienti......sempre piu' spesso..........costituisce un trauma....qualche volta molto pesante dal punto di vista psicologico....che spesso fa sentire i pazienti schiavi e prigionieri...di quel cilindrone metallico che costituisce la loro principale fonte di approvvigionamento di ossigeno.....
Venendo alla sua richiesta specifica.....
Allora dubito......che i colleghi abbiano deciso di cambiare strumento di somministrazione....ossia dagli occhialini ad una maschera di venturi........solamente per un problema di ipertofia dei turbinati......la mia esperienza in merito mi porta a ritenere che il problema fondamentale non sia legato all'incapacita' dell'aria di passare delle cavita' nasali ristrette ......ma il punto e' che con la maschera di venturi...(non so a che percentuale) si garantisce un diverso apporto con un diverso flusso variabile in base alla percentuale riportata sul filtrino colorato....che in genere specialmente nei pazienti in uno stadio terminale.....o comunque con una condizione respiratoria gravemente compromessa....riesce a garantire un flusso di ossigeno decisamente migliore.........
Assodato questo concetto credo che pero' ...qualche soluzione anche empirica....per prolungare il cordone ombelicale che lega sua nonna al concentratore esista.......
anche se in maniera empirica ...si puo' fare qualcosa....provi in primo luogo a consultare i tecnici della azienda che le fornisce l'ossigeno anche talvolta con delle piccole bombolette portatili....spallabili che consentono ai pazienti di camminare per casa ed anche di uscire con l'ossigeno sempre a disposizione...inoltre ...spesso si posso trovare delle soluzioni...che permettono di prolungare anche empiricamente i fili che collegano la mascherina o gli occhialini al concentratore...cosi' da dare un raggio di azione maggiore a sua nonna......
Inoltre ....un'altro punto fondamentale e' quello dell'iprcapnia.....lei mi ha parlato della tendenza di sua nonna di incrementare i valori di anidride carbonica
in corso di ossigenoterapia prolungata......beh....
in questo caso la situazione si fa leggermente piu' complessa ....anzi il consiglio che le do e' quello di cercare di farle assumere ossigeno il meno possibile...specialmente quando la vedete sonnecchiante ed intorpidita....e di consultare uno specialista od un centro di riferimento nell'eventualita' anche in questa fase di utilizzare un ventilatore che la agevoli nella respirazione e nel processo di eliminazione della CO2....
Purtroppo non so se questo potra' essere possibile viste le sue gia' precarie condizioni cardiache........
Se ha bisogno di qualsiasi cosa....anche di altri consigli sono assolutamente a sua disposizione....
nel mio profilo trovera' tutti i miei riferimenti...
inoltre le lascio il mio contatto msn (messenger)...che e'
tequiladoguedebordeaux@hotmail.it puo' aggiungermi cosi' da comunicare in tempo reale....
la saluto e ci tenga aggiornati
capisco il suo problema e purtroppo devo dirle che tristemente l'ossigeno terapia specialmente nelle fasi finali pur dando un notevole apporto funzionale ed un innegabile beneficio clinico ai pazienti......sempre piu' spesso..........costituisce un trauma....qualche volta molto pesante dal punto di vista psicologico....che spesso fa sentire i pazienti schiavi e prigionieri...di quel cilindrone metallico che costituisce la loro principale fonte di approvvigionamento di ossigeno.....
Venendo alla sua richiesta specifica.....
Allora dubito......che i colleghi abbiano deciso di cambiare strumento di somministrazione....ossia dagli occhialini ad una maschera di venturi........solamente per un problema di ipertofia dei turbinati......la mia esperienza in merito mi porta a ritenere che il problema fondamentale non sia legato all'incapacita' dell'aria di passare delle cavita' nasali ristrette ......ma il punto e' che con la maschera di venturi...(non so a che percentuale) si garantisce un diverso apporto con un diverso flusso variabile in base alla percentuale riportata sul filtrino colorato....che in genere specialmente nei pazienti in uno stadio terminale.....o comunque con una condizione respiratoria gravemente compromessa....riesce a garantire un flusso di ossigeno decisamente migliore.........
Assodato questo concetto credo che pero' ...qualche soluzione anche empirica....per prolungare il cordone ombelicale che lega sua nonna al concentratore esista.......
anche se in maniera empirica ...si puo' fare qualcosa....provi in primo luogo a consultare i tecnici della azienda che le fornisce l'ossigeno anche talvolta con delle piccole bombolette portatili....spallabili che consentono ai pazienti di camminare per casa ed anche di uscire con l'ossigeno sempre a disposizione...inoltre ...spesso si posso trovare delle soluzioni...che permettono di prolungare anche empiricamente i fili che collegano la mascherina o gli occhialini al concentratore...cosi' da dare un raggio di azione maggiore a sua nonna......
Inoltre ....un'altro punto fondamentale e' quello dell'iprcapnia.....lei mi ha parlato della tendenza di sua nonna di incrementare i valori di anidride carbonica
in corso di ossigenoterapia prolungata......beh....
in questo caso la situazione si fa leggermente piu' complessa ....anzi il consiglio che le do e' quello di cercare di farle assumere ossigeno il meno possibile...specialmente quando la vedete sonnecchiante ed intorpidita....e di consultare uno specialista od un centro di riferimento nell'eventualita' anche in questa fase di utilizzare un ventilatore che la agevoli nella respirazione e nel processo di eliminazione della CO2....
Purtroppo non so se questo potra' essere possibile viste le sue gia' precarie condizioni cardiache........
Se ha bisogno di qualsiasi cosa....anche di altri consigli sono assolutamente a sua disposizione....
nel mio profilo trovera' tutti i miei riferimenti...
inoltre le lascio il mio contatto msn (messenger)...che e'
tequiladoguedebordeaux@hotmail.it puo' aggiungermi cosi' da comunicare in tempo reale....
la saluto e ci tenga aggiornati
Dr. Cristiano Cesaro
Specialista in Malattie Respiratorie e Tisiologia
Pneumologia Interventistica
Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi Napoli
[#2]
Ex utente
Grazie dottore per la sua gentilezza,
la situazione aggiornata è la seguente.
Mia nonna risultava molto debilitata quindi le sono state date delle flebo di cortisone più ricostituenti che pare l'abbiano tirata un pò su anche se finito l'effetto sta tornando come prima.
In seguito alla sua insofferenza per la maschera il medico che la ha in cura è tornato per trovare una soluzione e le ha rimesso il tubicino nasale dicendo "che ora apporta il giusto ossigeno", cosa che mi lascia molto perplessa perché non capisco la differenza tra prima e ora, forse il cortisone ha avuto qualche effetto sul naso?? Anche se a quanto ho capito lei non appoggia la teoria dei turbinati infiammati.
Quindi ricapitolando adesso ha nuovamente il tubicino nel naso e quando le si misura l'ossigeno con il rilevatore casalingo al dito è di circa 94%.
Appena lo si toglie scende a 50% o meno. Per questo il medico ci ha detto che ha bisogno di ossigeno 24h su 24.
Però come dice lei mia nonna è sempre intontita e dorme quasi sempre e un pò "allucinata", a quanto ho capito dipende dall'accumulo di anidride carbonica???
E il fatto che se sospende l'ossigeno 24h su 24 questo scende al 50% non è poi pericoloso?
Il ventilatore di cui parla è un qualche cosa che si innesta con un intervento? Per questo scrive che non è detto che sia possibile ricorrere a tale ventilatore?
Grazie ancora per la sua gentilezza e umanità
la situazione aggiornata è la seguente.
Mia nonna risultava molto debilitata quindi le sono state date delle flebo di cortisone più ricostituenti che pare l'abbiano tirata un pò su anche se finito l'effetto sta tornando come prima.
In seguito alla sua insofferenza per la maschera il medico che la ha in cura è tornato per trovare una soluzione e le ha rimesso il tubicino nasale dicendo "che ora apporta il giusto ossigeno", cosa che mi lascia molto perplessa perché non capisco la differenza tra prima e ora, forse il cortisone ha avuto qualche effetto sul naso?? Anche se a quanto ho capito lei non appoggia la teoria dei turbinati infiammati.
Quindi ricapitolando adesso ha nuovamente il tubicino nel naso e quando le si misura l'ossigeno con il rilevatore casalingo al dito è di circa 94%.
Appena lo si toglie scende a 50% o meno. Per questo il medico ci ha detto che ha bisogno di ossigeno 24h su 24.
Però come dice lei mia nonna è sempre intontita e dorme quasi sempre e un pò "allucinata", a quanto ho capito dipende dall'accumulo di anidride carbonica???
E il fatto che se sospende l'ossigeno 24h su 24 questo scende al 50% non è poi pericoloso?
Il ventilatore di cui parla è un qualche cosa che si innesta con un intervento? Per questo scrive che non è detto che sia possibile ricorrere a tale ventilatore?
Grazie ancora per la sua gentilezza e umanità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 09/11/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Rinite
La rinite è una malattia infiammatoria del naso molto diffusa, può essere allergica e causare prurito, ostruzione nasale, starnuti. Diagnosi, cure e complicanze.