Microembolie polmonari

Scrivo con ansia per mio padre, a cui è stato diagnosticato 10 mesi fa (tac gennaio) un adenocarcinoma all'apice polmonare snx, non operabile, di 6,5 cm,con interessamento delle ghiandole mediastiniche fino alla subclaveare dx. E' stata effettuata biopsia e talcaggio. IL tumore si è ridotto a 3,6 cm dopo 4 chemio di platino e gemgitabina (tac aprile),stabilizzatosi per dimensioni dopo altre due chemio (tac luglio)ma estesosi alle ghiandole parailari e parenchimali (di cui una molto grande al polmone dx). La situazione è stata confermata dalla tac di ottobre, dopo ulteriori due chemio (quindi otto complessivamente)
PROBLEMA: mio padre da circa 15 gg ha GROSSE DIFFICOLTA'RESPIRATORIE, TACHICARDIA, DISFONIA e TOSSE (fino alla occlusione talvolta della trachea, secondo la sua percezione, nonostante essa dalla tac risulti pervia e normoareata). Sotto sforzo ha avuto anche episodi di incontinenza. L'ecodoppler e gli enzimi cardiaci sono ok, il DDimero è 34,la concentrazione di ossigeno molto bassa (non ho al momento i dati precisi perchè sono in possesso dei medici in quanto è ricoverato). Il medico di famiglia ha sospettato un'embolia polmonare, ma in ospedale escludono totalmente questa eventualità sostenendo che in quel caso la sintomatologia sarebbe ben più grave e non hanno fatto ulteriori indagini verso questa direzione imputando tutto alla sua grave patologia.
In ospedale ha tenuto l'ossigeno per quasi tutta la giornata, ricavandone, secondo la sua percezione, benefici, e penso stia facendo, ma non ne sono certa, anche dell'eparina. Gli hanno anche dato dosi molto elevate di cortisone (credo addirittura 40 g non so se due o tre volte al dì), lui invece cercava a casa di mantenersi al massimo sulle 40 complessive (20 + 20), nella speranza di potersi appoggiare sul cortisone per un tempoo più lungo.
In considerazione del fatto che il quadro oncologico non è mutato nell'ultimo periodo e che i sintomi vanno peggiorando, ho paura che si tratti di MICROEMBOLIE POLMONARI che si stanno ampliando. Domani lo dimettono dopo tre giorni di degenza. Che fare?
Ringrazio anticipatamente chi voglia aiutarmi.
[#1]
Dr. Cristiano Cesaro Pneumologo, Allergologo 728 45
Cara signora........purtroppo questa tristemente e' la normale evoluzione clinica dei problemi oncologici del tumore al polmone.......

Una microembolia polmonare...da eventuali emboli neoplastici....e' un evento che certamente determina una sintomatologia acuta ed insopportabile........e per la quale consideri che in ogni caso....non c'e' da fare chi sa che.......

Per esperienza diretta su questo tipo di pazienti......
pur con la immensa difficolta' che ne deriva dal fatto che si tratti di suo padre....gli eviti...ulteriori...strazii.......e esami....visite...e situazioni che non fanno altro che compromettere il suo stato emozionale e la percezione della gravita' della sua patologia...........

Purtroppo i sintomi che ci ha ELENCATO.....ossia:
GROSSE DIFFICOLTA'RESPIRATORIE, TACHICARDIA, DISFONIA e TOSSE ......................lasciano chiaramente intuire un netto peggioramento della malattia tumorale........
ed i sintomi specialmente relativamente alla DISPNEA E LA DISFONIA lasciano intuire l'avanzamento del tumore stesso.........

GLi stia vicino in questi momenti....gli fornisca tutto l'apporto fisoco e psicologico possibile.......in termini di calore umano e presenza fisica.........cerchi di non farsi vedere spaventata e preoccupata...........
un paziente oncologico...percepisce la gravita' della sua malattia interpretando i volti e le sensazioni delle persone al suo capezzale.....non si crei problemi con il cortisone......(magari controllando ogni giorno la glicemia)...............e gli faccia continuare anche a casa l'ossigeno...che certamente in queste fasi...gli dara' un piccolo ulteriore supporto....tale da fargli
avvertire la dispnea...con minore intensita'......

Purtroppo non posso dirle di piu'..........
se ha bisogno di altri suggerimenti non esiti a chiederceli...siamo a sua disposizione.....

sia forte...saluti

Dr. Cristiano Cesaro
Specialista in Malattie Respiratorie e Tisiologia
Pneumologia Interventistica
Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi Napoli

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
mi ha emozionato leggere la Sua mail di risposta. La ringrazio per la precisione, la solerzia e l'umanità.
Sono consapevole anch'io della gravità della situazione ma continuo a cercare ancora delle soluzioni che mi diano prospettive di speranza, senza naturalmente pesare su mio padre.
La saluto cordialmente e mi auguro di trovare nel mio cammino medici come Lei.
[#3]
Dr. Cristiano Cesaro Pneumologo, Allergologo 728 45
grazie a lei
ci tenga aggiornati.......
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