Fame d’aria dopo intervento chirurgico
Salve Dottori/esse, ho avuto una mastopessi il 14 ottobre 2024.
L’intervento é andato bene e anche il percorso riabilitativo procede per il meglio.
Da qualche giorno però, sto avendo degli attacchi di fame d’aria che mi fanno preoccupare tantissimo, non ho altri sintomi particolari come dolore al petto, tosse o febbre etc... Qualche ora fa, ne ho avuto uno che mi ha spaventata ed essendo una persona ansiosa, ho preso un ansiolitico e dopo una decina di minuti, il tutto si è calmato.
Premetto che in passato ho sofferto d’ansia e attacchi di panico e ho fatto uso di ansiolitici che poi ho staccato (con aiuto di una psichiatra) perché stavo molto meglio.
Il mio quesito è: dato l’intervento, dovrei preoccuparmi di questi piccoli attacchi di fame d’aria?
Oppure dato che con l’ansiolitico si è calmato, devo concentrarmi sul lato psicologico?
Grazie mille per la risposta.
L’intervento é andato bene e anche il percorso riabilitativo procede per il meglio.
Da qualche giorno però, sto avendo degli attacchi di fame d’aria che mi fanno preoccupare tantissimo, non ho altri sintomi particolari come dolore al petto, tosse o febbre etc... Qualche ora fa, ne ho avuto uno che mi ha spaventata ed essendo una persona ansiosa, ho preso un ansiolitico e dopo una decina di minuti, il tutto si è calmato.
Premetto che in passato ho sofferto d’ansia e attacchi di panico e ho fatto uso di ansiolitici che poi ho staccato (con aiuto di una psichiatra) perché stavo molto meglio.
Il mio quesito è: dato l’intervento, dovrei preoccuparmi di questi piccoli attacchi di fame d’aria?
Oppure dato che con l’ansiolitico si è calmato, devo concentrarmi sul lato psicologico?
Grazie mille per la risposta.
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Posso constatare, e con ammirazione, che lei ha compreso benissimo che si tratta di ansia. L'intervento chirurgico a evidence band inciso sul suo subconscio facendo le riemergere l'ansia. Quando siamo in ansia, tensione nervosa, questa si traduce in tensione muscolare: tutti i muscoli del corpo rimangono sotto tensione, compresi i muscoli inspiratori. Quando ciò avviene, a fine inspirazione, i muscoli inspiratori non si rilassano adeguatamente e varia non può fuoriuscire tutta dai polmoni. L'inspirazione successiva e quindi inevitabilmente più corta e più faticosa perché andiamo a dilatare polmoni e gabbia toracica già in parte dilatati. Quando lo avesse ricapitarle di avere ancora il respiro corto, senza prendere fiato, soffia l'aria, magari a labbra socchiuse sino al massimo, per alcuni secondi, il più a lungo possibile. Più si svuota, più l'ispirazione successiva sarà più lunga, meno faticosa, piacevole, soddisfacente e rilassante. Se facesse degli esercizi respiratori in tal senso per alcuni minuti per più volte durante la giornata, sarebbe ancora meglio.
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 152 visite dal 03/11/2024.
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