Interstiziopatia da cause sconosciute

Gentile dott.
mia madre (61 anni) soffre da circa quattro anni di una tosse persistente produttiva con progressiva perdita del respiro e, inoltre, di una insufficienza valvolare mitralica. Dopo innumerevoli analisi, tra cui radiografia ai polmoni, diffusione polmonare, spirometria, emogas, lo scorso anno le è stata diagnosticata una interstiziopatia da cause sconosciute. Per nove mesi è stata curata con corticosteroidi (sia compresse, sia per inalazione) senza alcun miglioramento, ma con molti effetti collaterali. Infatti a peggiorare la situazione contribuisce il fatto che mia madre è intollerante a molti farmaci. Durante l’ultima visita le sono state prescritte nuove analisi: TAC e broncoscopia. Abbiamo saputo che quest’ultima è molto dolorosa e parecchio invasiva. Volevo pertanto chiederle: esistono altre analisi per una diagnosi più precisa?
E inoltre: è vero che l’interstiziopatia è una malattia degenerativa?
Esistono cure alternative al cortisone?
I crepitii di tipo velcro (così definiti dai medici) e l’affanno potrebbero essere dovuti al cuore?
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. William Pedroli Pneumologo 15
Buon giorno
innanzitutto bisogna chiarire che il termine piu' correto per inquadrare questa patologia sarebbe "interstiziopatie" al plurale poichè ve ne sono di differenti tipi ad eziologia differente.
Quindi l'inquadramento diagnostico è sempre difficile, spesso è importante l'anamnesi per indagare se nella storia della pz. vi sono stati contatti con sostanze inquinanti, oppure verificare se la pz ha assunto terapie a lungo termine.
A volte non si riesce ad arrivare ad una causa specifica
La tac e la broncoscopia sono tra gli esami strumentali piu' importanti per la diagnosi quindi a volte sono necessari, per quanto concerne la broncoscopia è vero che in alcuni casi puo' essere fastidiosa, ma molto dipende dall'abilità dell'operatore.
E' vero l'interstiziopatia è degenerativa ma molto dipende dalla causa, infatti possono anche passare anni prima che la malattia diventi invalidante.
I crepitii possono essere di origine cardiaca ma lei non fornisce sufficenti elementi per poterlo affermare con certezza

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Dr. Baldassare Di Silvestre Pneumologo, Medico di laboratorio, Medico igienista 13 1
Concordo con quanto detto dal collega, sicuramente la Tac ad alta risoluzione (HRTC)è l' esame più importante per una definizione diagnostica più precisa dell' interstiziopatia,dopo questa tecnica radiologica si potrebbe decidere se la broncoscopia (esame più fastidioso che doloroso) può dare ulteriori informazioni diagnostiche con le relative implicazioni terapeutiche

Dott Di Silvestre Baldassare

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Chirurgo toracico, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Cardiochirurgo, Chirurgo generale attivo dal 2007 al 2022
Chirurgo toracico, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Cardiochirurgo, Chirurgo generale
gentilissima Utente,
1)oltre ad esame Tc Torace aggiungerei una TC addome sup, TC cranio, scintigrafia ossea.
2)anticorpi ana, anca etc per aptologie autoimmuni(consulti immunologo)
3)broncoscopia con biopsia transbronciale e BAL
4)Biopsia polmonare In videotoracoscopia (valutazione chirurgica ed anestesiologica)
5)valutazione cardiologica con ecg ed ecocardiogramma con valutazione della frazione di eiezione.
Quest'ultima indagine è l'unica con percentuale più alte rispetto a tutte le altre metodiche, ed indicare una terapia adeguata.
a sua dispozione per ulteriori chiarimenti.