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Buonasera.
Gentilissimi Dottori ho ricevuto oggi questo referto di un RX torace
NOTE DI BRONCOPATIA CRONICA-OSTRUTTIVA CON ASPETTO PIUTTOSTO RAREFATTO DELLA RAPPRESENTAZIONE VASCOLARE IN CORRISPONDENZA DEL MANTELLO IN ASSENZA DI LESIONI ADDENSANO A FOCOLAIO. REGOLARE L'OMBRA CARDIACA.
Vorrei avere gentilmente qualche chiarimento in merito. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno rispondere.
Gentilissimi Dottori ho ricevuto oggi questo referto di un RX torace
NOTE DI BRONCOPATIA CRONICA-OSTRUTTIVA CON ASPETTO PIUTTOSTO RAREFATTO DELLA RAPPRESENTAZIONE VASCOLARE IN CORRISPONDENZA DEL MANTELLO IN ASSENZA DI LESIONI ADDENSANO A FOCOLAIO. REGOLARE L'OMBRA CARDIACA.
Vorrei avere gentilmente qualche chiarimento in merito. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno rispondere.
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Gentile Utente,
il referto radiografico descrive le alterazioni del polmone causate da una bronchite che dura da almeno 3 anni (cronica), con peggioramenti nel periodo invernale. Questi peggioramenti, spesso in concomitanza di episodi influenzali, sono caratterizzati da aumento della tosse – specie al mattino appena alzatisi dal letto – con catarro denso, talora difficile da eliminare, di colorito giallastro (ma anche verdastro, per la presenza di batteri). In genere tale malattia è frequente nei soggetti fumatori e consiste nella progressiva riduzione del calibro dei bronchi (ecco perché si chiama “bronchite ostruttiva”), a causa del catarro che li occupa in via permanente, quest’ultimo conseguente alla infiammazione (cronica) della parete dei bronchi. Questo processo di infiammazione cronica è destinato col tempo ad interessare anche i vasi che si trovano attorno ai bronchi, distruggendoli, con conseguente “rarefazione” del disegno vascolare, quale appunto si evidenzia alla Sua radiografia del torace. Tale ultimo fenomeno è più evidente nelle zone periferiche del polmone (vicine alle coste della gabbia toracica), in quella zona definita “mantello” polmonare.
La Sua radiografia del torace non sembra evidenziare immagini riferibili ad altre malattie (non “lesioni addensanti” a focolaio, quali potrebbero essere polmoniti o tumori). Nulla di patologico al cuore (“ombra cardiaca”).
Una migliore definizione radiologica della bronchite cronica ostruttiva si ottiene con l’esecuzione di una TAC del torace “ad alta definizione”, al fine di meglio evidenziare il parenchima polmonare; tra gli esami di funzionalità respiratoria la spirometria – di base e dopo bronco-dilatatore - servirà a quantizzare l’entità dell’ostruzione e la sua eventuale reversibilità con farmaci broncodilatatori.
Mi tenga informato.
il referto radiografico descrive le alterazioni del polmone causate da una bronchite che dura da almeno 3 anni (cronica), con peggioramenti nel periodo invernale. Questi peggioramenti, spesso in concomitanza di episodi influenzali, sono caratterizzati da aumento della tosse – specie al mattino appena alzatisi dal letto – con catarro denso, talora difficile da eliminare, di colorito giallastro (ma anche verdastro, per la presenza di batteri). In genere tale malattia è frequente nei soggetti fumatori e consiste nella progressiva riduzione del calibro dei bronchi (ecco perché si chiama “bronchite ostruttiva”), a causa del catarro che li occupa in via permanente, quest’ultimo conseguente alla infiammazione (cronica) della parete dei bronchi. Questo processo di infiammazione cronica è destinato col tempo ad interessare anche i vasi che si trovano attorno ai bronchi, distruggendoli, con conseguente “rarefazione” del disegno vascolare, quale appunto si evidenzia alla Sua radiografia del torace. Tale ultimo fenomeno è più evidente nelle zone periferiche del polmone (vicine alle coste della gabbia toracica), in quella zona definita “mantello” polmonare.
La Sua radiografia del torace non sembra evidenziare immagini riferibili ad altre malattie (non “lesioni addensanti” a focolaio, quali potrebbero essere polmoniti o tumori). Nulla di patologico al cuore (“ombra cardiaca”).
Una migliore definizione radiologica della bronchite cronica ostruttiva si ottiene con l’esecuzione di una TAC del torace “ad alta definizione”, al fine di meglio evidenziare il parenchima polmonare; tra gli esami di funzionalità respiratoria la spirometria – di base e dopo bronco-dilatatore - servirà a quantizzare l’entità dell’ostruzione e la sua eventuale reversibilità con farmaci broncodilatatori.
Mi tenga informato.
Dr. Corrado Mollica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.7k visite dal 27/08/2009.
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