Una visita dal neuropisichiatra infantile
buonasera, ho una bambina di quasi 6 anni, a settembre deve andare a scuola, l'altro giorno la maestra dell'asilo mi ha detto che forse potrebbe avere qualche problema, mi spiego non riconosce alcune lettere come la L D N nonostanre l'insegnamento, premetto che fino a trè mesi fa è stata in trattamento di logopedia perchè non riusciva a dire la R e secondo il pediatra aveva ancora un linguaggio infatile anche se poi la stessa logopedista a detto che non aveva problemi avrebbe sicuramente imparato da sola gli ha dato solo un piccolo aiutino, in corso del trattamneto logopdico ha anche eseguito una visita dal neuropisichiatra infantile e anche questo non ha evidenziato nessun problema,vorrie anche segnalare che la bambina è mancina come me, e anche suo fratello di 14nni, mi pongo adesso il problema dlla dislessia, come si valuta? posso aiutarla da sola, non so se sono stata molto chiara, ma sono molto preoccupata grazie in anticipo
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La dislessia è più frequente di quanto si pensi ma bisogna pensarci per diagnosticarla. C'è anche chi è arrivato all'età adulta con scarso rendimento scolastico e pseudo-ritardi legati a questo problema. La diagnosi dev'essere fatta in ambito specialistico da esperti delle problematiche dell'apprendimento. Non è una malattia nè un handicap viene definita come un deficit della componente fonologica del linguaggio, ma anche di lettura/scrittura legata proprio alla struttura neurobiologica;occorrerà anche escludere problemi di vista e udito..
ma se di dislessia si tratta è indicato trattarla quanto prima, specialmente se c'è qualche segnale precoce che di questa possa trattarsi. In genere la problematica viene fuori nelle prime classi ma se nella scuola materna la maestra ha segnalato questa ipotesi, occorre approfondire.
Certo lei a casa, nel suo piccolo, può rendersi conto, aiutando la bambina nel leggere e nello scrivere e nel decifrare caratteri e nel calcolare, se effettivamente abbia le difficoltà segnalate, ma uno specialista è necessario per esserne sicuri perchè ci sono altre tecniche più sofisticate di diagnosi e così avere i consigli adeguati su come meglio affrontare la problematica. In caso contrario le difficoltà scolastiche mineranno la sua sicurezza.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
ma se di dislessia si tratta è indicato trattarla quanto prima, specialmente se c'è qualche segnale precoce che di questa possa trattarsi. In genere la problematica viene fuori nelle prime classi ma se nella scuola materna la maestra ha segnalato questa ipotesi, occorre approfondire.
Certo lei a casa, nel suo piccolo, può rendersi conto, aiutando la bambina nel leggere e nello scrivere e nel decifrare caratteri e nel calcolare, se effettivamente abbia le difficoltà segnalate, ma uno specialista è necessario per esserne sicuri perchè ci sono altre tecniche più sofisticate di diagnosi e così avere i consigli adeguati su come meglio affrontare la problematica. In caso contrario le difficoltà scolastiche mineranno la sua sicurezza.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
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Più che la logopedista serve uno psicologo esperto nei problemi dell'apprendimento e prima si fa la valutazione meglio è. Sarà poi lui/lei ad indicarvi il ruolo eventuale della logopedia.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
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Gentile signora,
da quello che scrive emerge mlto chiaramente la sua preoccupazione.
La dislessia, come ha già detto la collega, non è una malattia grave, quindi in questo senso può stare tranquilla.
Nonostante ciò (ma ancora non sapiamo se questo è il caso di sua figlia) nell'eventualità che la dislessia non venisse trattata potrebbe produrre tutta una serie di difficoltà di tipo scolastico.
Purtroppo prima della seconda elementare è difficile fare una diagnosi certa, anche se è possibile individuare dei "segni" tipici che potrebbero far pensare ad uno sviluppo del problema nel senso della dislessia.
Questa difficoltà tecnica deriva sostanzialmente dal fatto che lo sviluppo delle funzioni cognitive che permettono l'acquisizione di uno dei processi più complessi (appunto quello della letto-scrittura) potrebbe non essere omogeneo all'interno di una classe e dunque qualche bambino potrebbe avere bisogno di tempi diversi per acquisire un'abilità.
Tuttavia si può con certezza parlare di dislessia quando, alla fine della seconda elementare, le difficoltà non siano ancora state superate; credo che nel caso di sua figlia siamo ancora molto lontani da questo momento, probabilmente è normale alla sua età fare confusione, d'altronde la scuola non è ancora iniziata!
Detto ciò non credo che sia necessario aspettare tanto per provare a comprendere quali siano le difficoltà specifiche di sua figlia, aspetti che inizi la prima elementare e ascolti l'impressione che le maestre si faranno di lei. Stia certa che le insegnanti si accorgerebbero immediatamente della presenza di qualsiasi difficoltà.
Se si verificasse questa eventualità potrebbe rivolgersi ad una Psicologo esperto di questo tipo di problemi che la aiuti a superare le difficoltà,
non abbia paura perchè non sarebbe troppo tardi, per ora cerchi di stare serena.
Cordialmente
da quello che scrive emerge mlto chiaramente la sua preoccupazione.
La dislessia, come ha già detto la collega, non è una malattia grave, quindi in questo senso può stare tranquilla.
Nonostante ciò (ma ancora non sapiamo se questo è il caso di sua figlia) nell'eventualità che la dislessia non venisse trattata potrebbe produrre tutta una serie di difficoltà di tipo scolastico.
Purtroppo prima della seconda elementare è difficile fare una diagnosi certa, anche se è possibile individuare dei "segni" tipici che potrebbero far pensare ad uno sviluppo del problema nel senso della dislessia.
Questa difficoltà tecnica deriva sostanzialmente dal fatto che lo sviluppo delle funzioni cognitive che permettono l'acquisizione di uno dei processi più complessi (appunto quello della letto-scrittura) potrebbe non essere omogeneo all'interno di una classe e dunque qualche bambino potrebbe avere bisogno di tempi diversi per acquisire un'abilità.
Tuttavia si può con certezza parlare di dislessia quando, alla fine della seconda elementare, le difficoltà non siano ancora state superate; credo che nel caso di sua figlia siamo ancora molto lontani da questo momento, probabilmente è normale alla sua età fare confusione, d'altronde la scuola non è ancora iniziata!
Detto ciò non credo che sia necessario aspettare tanto per provare a comprendere quali siano le difficoltà specifiche di sua figlia, aspetti che inizi la prima elementare e ascolti l'impressione che le maestre si faranno di lei. Stia certa che le insegnanti si accorgerebbero immediatamente della presenza di qualsiasi difficoltà.
Se si verificasse questa eventualità potrebbe rivolgersi ad una Psicologo esperto di questo tipo di problemi che la aiuti a superare le difficoltà,
non abbia paura perchè non sarebbe troppo tardi, per ora cerchi di stare serena.
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 31/05/2009.
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