Una cosa permanente o anche una fase passeggera
Gentile Dottore, ho un nipotino di 2 anni e quattro mesi che è "iperattivo": non sta mai fermo per più di pochi secondi, durante la giornata dorme appena due ore ( ci sono giorni in cui dorme anche meno), è sveglio e "incuriosito" da tutte le cose nuove che lo circondano, l'unica cosa che mi preoccupa un pò è che non riesce ancora a parlare bene. Dice tutte le parole ma non le scandisce bene, inoltre da qualche giorno ci sono dei momenti in cui balbuzia, non era mai capitato prima, ora mi chiedevo se era una "fase" normale o è successo qualcosa che lo ha spaventato e di conseguenza ha iniziato a balbettare. In ogni caso può essere una cosa permanente o anche una fase passeggera? Ritiene che lo facciamo vedere da uno specialista? Grazie per l'attenzione.
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Pediatra, Neonatologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile Sig.ra,
la Balbuzie é "normale" fino a circa 5 o 6 anni. Probabilmente il piccolo é cosi attivo che "il cervello" é piu veloce della parola e lui si inceppa! E assolutamente importante NON farglielo notare e NON correggerlo. Vedrà che sarà una fase di passaggio e come ha iniziato smetterà. Potranno esserci delle "ricadute" in momenti di massima stanchezza o agitazione, ma saranno normali.
Cordiali saluti
Dssa Rastrelli
la Balbuzie é "normale" fino a circa 5 o 6 anni. Probabilmente il piccolo é cosi attivo che "il cervello" é piu veloce della parola e lui si inceppa! E assolutamente importante NON farglielo notare e NON correggerlo. Vedrà che sarà una fase di passaggio e come ha iniziato smetterà. Potranno esserci delle "ricadute" in momenti di massima stanchezza o agitazione, ma saranno normali.
Cordiali saluti
Dssa Rastrelli
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Cara Signora , condivido in toto quanto consigliatogli dalla Collega Rastrelli :
E assolutamente importante NON farglielo notare e NON correggerlo , ma , aggiungo , ne lei ne altri .Dopo i sei anni si puo valutare la possibilita' di una terapia logopedica .Vedrà che sarà una fase di passaggio e come ha iniziato smetterà .
Dott. G. Gullotta
E assolutamente importante NON farglielo notare e NON correggerlo , ma , aggiungo , ne lei ne altri .Dopo i sei anni si puo valutare la possibilita' di una terapia logopedica .Vedrà che sarà una fase di passaggio e come ha iniziato smetterà .
Dott. G. Gullotta
Cordialmente
Dott. Giuseppe Gullotta
[#4]
Gentile utente,
poichè il bambino è molto piccolo, non avrà certo un trauma se effettuerà una valutazione psicolinguistica adeguata. La medicina è soprattutto prevenzione, per cui non vedo perchè si debba aspettare i 6 anni di età e quindi rischiare un consolidamento del disturbo con conseguenti maggiori difficoltà terapeutiche.
Vi consiglio un colloquio presso l'IRCCS Stella Maris, Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Pisa (centralino 050-886111), dr.ssa Lucia Pfanner, esperta in disturbi del linguaggio in età infantile.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
poichè il bambino è molto piccolo, non avrà certo un trauma se effettuerà una valutazione psicolinguistica adeguata. La medicina è soprattutto prevenzione, per cui non vedo perchè si debba aspettare i 6 anni di età e quindi rischiare un consolidamento del disturbo con conseguenti maggiori difficoltà terapeutiche.
Vi consiglio un colloquio presso l'IRCCS Stella Maris, Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Pisa (centralino 050-886111), dr.ssa Lucia Pfanner, esperta in disturbi del linguaggio in età infantile.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#5]
Cara paziente,
la balbuzie è una disfemia ed è patologia di difficile inquadramento. Per non banalizzare il problema nè quindi lasciare che cronicizzi, una valutazione specialistica otorinolaringoiatrica (lo specialista della voce) è più che doverosa. Oltre ad esser utile uno screening sulle capacità uditive del piccolo.
la balbuzie è una disfemia ed è patologia di difficile inquadramento. Per non banalizzare il problema nè quindi lasciare che cronicizzi, una valutazione specialistica otorinolaringoiatrica (lo specialista della voce) è più che doverosa. Oltre ad esser utile uno screening sulle capacità uditive del piccolo.
Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it
[#6]
Gentile signora,
è vero che nel considerare lo sviluppo del linguaggio infantile, soprattutto nei primi anni, risulta particolarmente difficile discriminare le manifestazioni fisiologiche da quelle patologiche, così' come può accadre che da premesse "non convenzionali" ne segua uno sviluppo linguistico perfettamente adeguato.
Tuttavia esistono precise e accertabili tappe di questo sviluppo in cui alcuni fenomeni e difficoltà linguistiche che non si producono nell'adulto possono inquadrarsi come normali per l'età o al contrario costituire campanelli d'allarme di uno sviluppo disfunzionale. Potrebbe essere utile pertanto, onde fugare ogni eventuale dubbio in proposito, effettuare sul bambino uno screeneng medico della capacità linguistiche produttive e ricettive e una valutazione psicolinguistica che consideri aspetti psicologici (tra cui l'iperattività) e discerna se questa ultime sono adguate per l'età o è presente un ritado evolutivo o una deviazione dal normale sviluppo. Ciò consentirebbe di tranquillizzarsi accettando questa come una fase transitoria o l'individuazione precoce di nuclei problematici.
Con i migliori auguri
f.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
è vero che nel considerare lo sviluppo del linguaggio infantile, soprattutto nei primi anni, risulta particolarmente difficile discriminare le manifestazioni fisiologiche da quelle patologiche, così' come può accadre che da premesse "non convenzionali" ne segua uno sviluppo linguistico perfettamente adeguato.
Tuttavia esistono precise e accertabili tappe di questo sviluppo in cui alcuni fenomeni e difficoltà linguistiche che non si producono nell'adulto possono inquadrarsi come normali per l'età o al contrario costituire campanelli d'allarme di uno sviluppo disfunzionale. Potrebbe essere utile pertanto, onde fugare ogni eventuale dubbio in proposito, effettuare sul bambino uno screeneng medico della capacità linguistiche produttive e ricettive e una valutazione psicolinguistica che consideri aspetti psicologici (tra cui l'iperattività) e discerna se questa ultime sono adguate per l'età o è presente un ritado evolutivo o una deviazione dal normale sviluppo. Ciò consentirebbe di tranquillizzarsi accettando questa come una fase transitoria o l'individuazione precoce di nuclei problematici.
Con i migliori auguri
f.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
[#7]
Gentile utente,
certamente una valutazione diretta del bambino ad un pediatra puo' aiutarla a comprendere meglio la fase in cui si trova il bambino e l'opportunita' dei comportamenti da adottare in questo caso.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
certamente una valutazione diretta del bambino ad un pediatra puo' aiutarla a comprendere meglio la fase in cui si trova il bambino e l'opportunita' dei comportamenti da adottare in questo caso.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.6k visite dal 20/09/2006.
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