Spannolinamento

Gentile Signora,
le allego un mio articolo sull'argomento che spero possa rispondere ai suoi quesiti, ricordandole che è "fisiologico" ci sia un'alternanza di progressi e regressioni: ci si deve armare di tanta pazienza e, soprattutto, non ingaggiare "lotte di potere" che rallenterebbero tale acquisizione e comprometterebbero la relazione tra di voi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2246-bambini-via-il-pannolino.html

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Gentile dottoressa , ho letto il suo interessante articolo. Mi restano comunque domande specifiche ,pratiche, a cui spero potrà rispondere: lei mi consiglia di introdurre sia il vasino che il riduttore ,o uno dei due soltanto ? A 2 anni quale è più indicato ?
Devo subito togliere il pannolino durante il giorno ,per fare capire che deve farla in bagno ? O ancora tenendo il pannolino ?
Mutandine normali o un po' assorbenti ,o pannolino mutandina ?
Dovrei quindi eliminare i body e passare a canottine intime ,per lasciare libertà di abbassamento ?
Infine ,potrebbe essere utile uno dei tanti libri per l'infanzia sullo spannolinamento?

Buonasera,
parto dal fondo della sua richiesta.
Sicuramente un libro su quello che viene definito "toilet training" può essere d'aiuto alla sua piccola per constatare che questa ardua prova non tocca solo a lei, ma è una delle tappe necessarie del percorso per diventare grandi.
Inoltre, leggendo insieme avventure e disavventure di bimbetti come lei, sarà possibile aiutarla ad esplicitare e verbalizzare dubbi, paure, frustrazioni legati a questo passaggio.

Rispetto all'abbigliamento, la mia opinione è che sia confusivo farle indossare capi con capacità assorbente: se è venuto il momento di far pipì in bagno come i grandi, anche le sue mutandine saranno come quelle della mamma (gliele faccia scegliere magari con i personaggi dei suoi cartoni preferiti, così le indosserà più volentieri).
Certo è che tutti -grandi e piccini- devono essere consapevoli che inevitabilmente accadrà che se la farà addosso qualche volta: non le deve essere fatto pesare con sgridate o punizioni, deve sapere che succede a tutti, ma che giorno dopo giorno andrà meglio, poiché si tratta di un addestramento.
Per cercare di evitare tali "incidenti", la si può invitare a cadenza regolare ad andare in bagno, ma senza assillarla troppo o costringerla: sarebbe controproducente.
Può anche essere importante aiutarla a prendere consapevolezza dei suoi stati fisici, insegnandole a percepire cosa accade nel suo corpo quando avverte lo stimolo ad urinare, esattamente come quando riconosce di avere fame.

Rispetto alla scelta tra vasino e riduttore, la regola generale è quella della comodità: l'importante è che sua figlia non sia costretta a stare con le gambine a penzoloni sul water troppo a lungo, perché questo potrebbe provocarle fastidiosi formicolii che la farebbero desistere. Se optate per questa modalità, meglio mettere a sua disposizione uno sgabello su cui potrà appoggiare i suoi piedi quando è seduta sul wc (o anche usarlo per salirci in autonomia).
A volte capita che i bambini abbiano paura di cadere nel water nonostante il riduttore, perciò in questi casi è meglio partire dal vasino.
In ogni caso, sarebbe meglio andare a fare acquisti insieme a lei, così che scelga tra le varie proposte quella che più gradisce: questo può sostenere la sua motivazione.

Ultimo avvertimento: niente ansie.
Ciascuno con i suoi tempi, se non ci sono impedimenti fisici (e non mi sembra proprio il caso della sua cucciola), tutti acquisiscono tale abilità.

Con la speranza di esserle stata almeno un po' d'aiuto, le rinnovo i miei saluti.

Si certo , utilissima ,grazie dottoressa !