Antibiotici: angeli o demoni?

Gentili dottori,
vi scrive una mamma che forse si complica un pò troppo la vita.
Mio figlio, 4 anni a luglio, è sempre stato (ed è) un bimbo abbastanza vispo e "resistente", nel senso che si ammala molto di rado e non ha mai avuto necessità di essere "trattato" con terapie antibiotiche, nonostante il suo pediatra lo abbia sempre prescritto anche per il "raffreddore" (ed io non glielo abbia maio dato).
Da circa sette giorni, il bambino presenta febbre altalenante (un giorno si e l'altro no.. e solo ieri alta 39°C), ha un pò di tosse grassa, e da ieri lamenta (ma non troppo) male all'orecchio.
Il suo pediatra lo ha visto, riscontrando un'infiammazione confinata alle prime vie respiratorie e prescrivendogli quanto segue:
- aerosol 2 volte al dì per circa una settimana, con 1 ml Forbest, 5 gocce Fluibron, 1 ml soluzione fisiologica;
- tachipirina all'occorrenza (per rialzi febbrili e per il dolore all'orecchio, che ha trovato "un pò infiammato");
- Amoxina sospensione: 8 ml 2 volte al dì per una settimana.
Vorrei evitare la somministrazione di quest'ultimo, limitandola all'"effettiva necessità"..
Cosa mi consigliate?
Grazie mille e buon lavoro.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79
Cara Signora,
in attesa della risposta dei colleghi pediatri mi permetto di riportarle la mia esperienza trattando quotidianamente con genitori che come lei, giustamente a mio avviso, hanno un rapporto di odio-amore con gli antibiotici.
Dal quadro che descrive farei attenzione all'evoluzione dei sintomi relativi all'orecchio che potrebbe sostenere l'alternanza della febbre e complicarsi in otite franca nel giro di poche ore.
Pur consigliando quotidianamente farmaci di medicina non convenzionale le suggerisco in questo caso di tenersi pronta alla somministrazione dell'antibiotico qualora il bimbo dovesse dare segnali di aggravamento di tipo otitico; ugualmente lo somministri se trovandosi oggi in ottava giurnata di febbre altalenante non dovessero esserci chiari segni di miglioramento.
Per il futuro chieda aiuto ad un collega esperto nelle mie discipline e sono sicuro che si troverà bene.
Cordiali saluti.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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Utente
Utente
La ringrazio molto per i consigli. Fortunatamente il bambino è migliorato senza che ci sia stata necessità di somministrargli l'antibiotico. Ieri è stato sfebbrato, gli è tornato l'appetito ed ha la solita (grande) vivacità di sempre. Penso (e spero) che il peggio sia passato.
Grazie comunque per i consigli!
Buon lavoro.