Prevenzione handicap uditivo nella prima infanzia

Gentili Dottori. La prevenzione del trauma acustico per il neonato e nella prima infanzia del bambino, non è sufficientemente applicata nella mia zona di residenza,poichè esistono impianti che immettono nell'ambiente abitativo picchi sonori da 90 a 100 decibel,rilevati dalla locale ASL.Per questo motivo, dopo aver letto la risposta del Dott.Bonomo,otorinolaringoiatra, desidero chiedere al pediatra, se esiste della letteratura su questo problema.In modo particolare per conoscere i decibel indicativi del picco sonoro, oltre il quale c'è un potenziale pericolo di handicap uditivo dei citati soggetti.La richiesta è inoltrata al fine di poter sensibilizzare i preposti alla tutela con dati evidenti.Grazie.
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signore
il problema dell'inquinamento acustico è abbastanza sottovalutato rispetto a quello atmosferico; eppure i danni sono in agguato eccome!
So che sono stati fatti studi in ambito europeo ma non so specificarle la letteratura in merito.

So che il rumore oltre a dare problemi all'apparato acustico causa squilibri anche a livello ormonale, cognitivo, cardiovascolare. Insomma il problema meriterebbe certamente maggiore attenzione. Potrebbe magari chiedere all'ARPA (alla sua agenzia regionale per l'ambiente) che dovrebbe essere in possesso di dati e parametri; dal momento che sono poi loro gli addetti alle misurazioni ambientali.
A Londra è stato fatto uno studio che comprendeva bambini che abitavano nei paraggi di un aeroporto. Potrebbe trovare materiale di studio e parametri su riviste mediche autorevoli quali ad esempio The Lancet, oppure Jama.
Provo a cercarle link in merito.

Grazie per aver focalizzato la nostra attenzione sul problema.
Cordiali saluti

Dr.Agnesina Pozzi

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile Dott.Agnesina Pozzi; Da tempo mi dedico al problema che ho sottoposto a MEDICITALIA e devo dire che è la prima risposta che dà speranza per l'avvio della probabile soluzione.Ex CTU per la sicurezza del lavoro,ho avuto esperienze con vari ENTI preposti a tutela dall'inquinamento acustico ma purtroppo nella mia provincia non ho trovato alcun funzionario disposto a collaborare.Per quanto riguarda i rilievi acustici, con il fonometro personale, ho scoperto la forte intensità sonora delle immissioni,nella zona in cui risiedo.I successivi rilievi ARPA, pur fuori norma, non hanno prodotto reazioni da parte dei preposti. Per tale motivo, conoscendo il potenziale pericolo di queste notevoli immissioni-90a100 decibel- nell'ambiente abitativo, dove vivono ignari del pericolo neonati e minori nella prima infanzia, desidero dedicare parte del mio tempo alla soluzione di questo problema.
La letteratura che verrà eventualmente reperita, servirà a sensibilizzare i preposti a tutela,i quali, a quanto pare, non si rendono conto dei danni che queste immissioni possono recare soprattutto ai soggetti con alta sensibilità quali sono i minori nella prima infanzia. Grazie per la risposta precisa e incoraggiante.
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
In un periodo della mia vita sono stata eletta consigliere comunale, ma..di opposizione e quindi senza un effettivo potere decisionale sulla giunta. Nonostante ciò proposi alla stessa di sottoporre il nostro Comune allo studio dell'Istituto Ramazzini di Bologna che da tempo svolge ricerche sulle noxae ambientali, essendo noi letteralmente invasi dalle antenne di telefonia e tv.
L'Istituto, che è una Fondazione nota a livello Europeo e con professionisti seri, si mostrò disponibile, ma la scarsa sensibilità impedì ciò che avrebbe potuto monitorare e studiare la situazione. Le suggerirei quindi di informarsi direttamente all'Istituto perchè può monitorare gli effetti sulla popolazione; allo stesso tempo,per quanto concerne i rilievi da lei e dall'ARPA, risultati fuori norma, deve assolutamente contattare anche le associazioni dei consumatori perchè non è escluso che nel futuro, gli Enti ineffici-enti possano essere oggetto di una class-action per via dei danni accertati; infine deve contattare la stampa: Striscia la notizia...(e Capitan Ventosa) sembra abbiano maggiore contrattualità...rispetto a tanti cittadini volenterosi ma inermi!

Mi farà piacere seguire gli sviluppi della cosa. Buon lavoro ed auguri di Buone Feste

Dr.Agnesina Pozzi
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile Dr.Agnesina Pozzi, non escludo l'ipotesi di un'intervento risolutivo come da Lei accennato. La fonte sonora con immissioni da 100dB è un'impianto campanario da 8 campane elettrificate con la più grossa dal peso di 2700 kg (duemilasettecento), sotto la quale transitano ogni giorno e sostano nelle feste religiose o paesane, neonati minori e anche donne gravide.I recenti concerti campanari duravano anche da 30 a 45 minuti, ma nessuna autorità,quì al mio paese, riesce a portare avanti il discorso riguardante una ragionevole attenuazione di queste micidiali immissioni sonore,richiesta che ho avanzato al Sindaco,alla Provincia e al Prefetto, tutto ancora senza esito positivo.Anche se le circostanze richiederebbero immediatezza, prima di intraprendere un intervento drastico come accennato, desidero informare le preposte autorità del potenziale pericolo di HANDICAP UDITIVO cui sono sottoposti NEONATI e minori nella prima infanzia, per effetto dei forti picchi sonori immessi da questo potentissimo impianto campanario. Per tale motivo stò cercando dati scentifici certi in campo Otorino e Pediatrico. Tutto ciò per non tralasciare alcun ragionevole tentativo di soluzione di questo problema. La ringrazio anche per la sollecitudine delle incoraggianti Sue risposte.Cordiali saluti.