Varicella...anche da adulto?
Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 28 anni, vi scrivo perchè da piccolo sono stato affetto da morbillo, e mai da varicella. In questi giorni il nipote di mio cugino sta guarendo dalla varicella (anni 6).
Ha manifestato le prime macchiette il 16 Marzo, e io non ho avuto alcun contatto con lui ne prima ne durante il manifestarsi della malattia. (Per altro ha avuto 22 macchiette rosse poi divenute bollicine ma senza febbre o sintomi influenzali e le ha avute solo sul tronco, ne viso ne arti sono stati colpiti).
Io nei prossimi giorni (prima dell'inizio di Aprile) devo recarmi a casa di mio cugino, (in questi giorni il nipotino non sarà presente, ma l'ambiente in cui andrò è lo stesso nel quale il bambino è stato durante il decorso della malattia: ci ha vissuto, respirato, giocato, per ben 3 pomeriggi a settimana)
Mi chiedevo se essendo passati più o meno 12 giorni dai primi sintomi del bimbo, (non ha ancora tutte le croste sulle macchiette, alcune si ,altre no), io recandomi in un ambiente dove lui è stato nei precedenti giorni posso essere contagiato o rischiare il contagio non avendo appunto mai fatto la varicella).
Lo chiedo perchè il mese di Aprile ho in programma un viaggio di lavoro all'estero, una laurea di una cara amica e non vorrei dover saltare questi appuntamenti per una varicella improvvisa.
Capisco che sia impossibile stabilire con certezza un'ipotetico contagio o meno ma mi chiedevo se le condizioni dalla mia descrizione sono favorevoli o posso stare tranquillo.
sono un ragazzo di 28 anni, vi scrivo perchè da piccolo sono stato affetto da morbillo, e mai da varicella. In questi giorni il nipote di mio cugino sta guarendo dalla varicella (anni 6).
Ha manifestato le prime macchiette il 16 Marzo, e io non ho avuto alcun contatto con lui ne prima ne durante il manifestarsi della malattia. (Per altro ha avuto 22 macchiette rosse poi divenute bollicine ma senza febbre o sintomi influenzali e le ha avute solo sul tronco, ne viso ne arti sono stati colpiti).
Io nei prossimi giorni (prima dell'inizio di Aprile) devo recarmi a casa di mio cugino, (in questi giorni il nipotino non sarà presente, ma l'ambiente in cui andrò è lo stesso nel quale il bambino è stato durante il decorso della malattia: ci ha vissuto, respirato, giocato, per ben 3 pomeriggi a settimana)
Mi chiedevo se essendo passati più o meno 12 giorni dai primi sintomi del bimbo, (non ha ancora tutte le croste sulle macchiette, alcune si ,altre no), io recandomi in un ambiente dove lui è stato nei precedenti giorni posso essere contagiato o rischiare il contagio non avendo appunto mai fatto la varicella).
Lo chiedo perchè il mese di Aprile ho in programma un viaggio di lavoro all'estero, una laurea di una cara amica e non vorrei dover saltare questi appuntamenti per una varicella improvvisa.
Capisco che sia impossibile stabilire con certezza un'ipotetico contagio o meno ma mi chiedevo se le condizioni dalla mia descrizione sono favorevoli o posso stare tranquillo.
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Gentile utente
la varicella è contagiosa fino a quando tutte le bollicine non sono diventate tutte croste.Il virus si trova principalmente nelle lesioni cutanee dell'ammalato,ma può diffondersi nell'ambiente anche attraverso le particelle di Flugge,microparticelle di saliva veicolate nell'aria in seguito a tosse e starnuti.Di solito il virus ha una scarsa resistenza nell'ambiente,possono essere contagiati anche gli adulti.Di solito per essere contagiati ci deve essere un contatto diretto con le lesioni oppure usare asciugamani dell'ammalato,ma come dicevo prima non si può escludere un contagio anche attraverso l'aria infetta.
Cordiali saluti
la varicella è contagiosa fino a quando tutte le bollicine non sono diventate tutte croste.Il virus si trova principalmente nelle lesioni cutanee dell'ammalato,ma può diffondersi nell'ambiente anche attraverso le particelle di Flugge,microparticelle di saliva veicolate nell'aria in seguito a tosse e starnuti.Di solito il virus ha una scarsa resistenza nell'ambiente,possono essere contagiati anche gli adulti.Di solito per essere contagiati ci deve essere un contatto diretto con le lesioni oppure usare asciugamani dell'ammalato,ma come dicevo prima non si può escludere un contagio anche attraverso l'aria infetta.
Cordiali saluti
Dr. Gaetano Pinto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 27/03/2016.
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