Inappetenza, scarso accrescimento, sonno disturbato
buongiorno, dottori..
vado a descrivere il mio problema, premettendo le mie scuse per la prolissità che credo necessaria per la chairezza...
ho una figlia, Giulia, 5 anni il 15 ottobre, h 103 cm, peso meno di 14 kk, aspetto linfatico, carnagione non troppo rosea ma piuttosto sul livido-olivastro, reticolo venoso molto evidente sulle palpebre e sulla tempie, aspetto molto magro se non ossuto, costole tutte visibili. Giulia ha smesso di avere una crescita ponderale corretta verso l'anno e mezzo, quando cioè la sua alimentazione, credo, avrebbe dovuto fare quel salto di qualità dal post svezzamento (formati di pasta più piccoli, legumi frullati grossolanamente, pesce schiacciato con la forchetta) alla fase del cosiddetto "mangia ciò che mangiamo noi", fase che non abbiamo mai visto. Forse l'errore è stato mio, perchè quando lei ha cominciato ad avere difficoltà nel deglutire i pezzi di cibo più grossi, fino ad avere conati di vomito, essendo magrolina e pur di vederla mangiare (che maledetta fissazione!!!!) siamo tornati agli omo e al frullatore. Comunque all'asilo mi dicono che mangia,ma la cena a casa era diventata un momento da incubo, allora ho pensato "sono io." e ho mollato un poco. Oggi posso dire che Giulia ha fatto progressi, mangia tutti i legumi ma frullati, formati di pasta sia piccoli che più grandi, adora le tagliatelle all'uovo, mangia polpette, sugo di pomodoro, carne di pollo, filetti di pesce morbido cotto sempre in modo molto umido, poca frutta, sempre banane e pesche d'estate, poca verdura niente carne bovina neanche a pezzetti piccolissimi, niente frittate o uova al tegamino, niente cibi morbidi come focacce fatte da me o purè di patate, no riso e formaggi, ama la cioccolata ma non i dolci in generale, non corre dietro a focacce, merende e gelati (e forse è un bene)e non è abituata alla merenda perchè le toglie qual poco di appetito che le permette di cenare. Tutto ciò che mangia è in porzioni piccolissime, ha un senso della sazietà davvero sconcertante, le bastano 40 gr di penne al sugo ed è piena. A tre anni con il ped abbiamo fatto gli esami per le intolleranze, tutto negativo, abbiamo pensato che fosse costituzionale. Per lei sta diventando un problema con i compagni più robusti che la chiamano "vermetta", ma alla sua età è comprensibile che siano cosi crudeli...io e il padre cerchiamo di sdrammatizzare, la chiamiamo libellula, la mia venere tascabile, mini figlia, bimba-piuma, però l'ansia quando ci mettiamo a tavola c'è e non posso credere che lei non la avverta. Tengo a precisare che Giulia è una bambina intelligente, con una sviluppo psico sociale normale, molto intuitiva e solare, insomma una bimba normalmente serena, a casa non ci sono tensioni tra noi genitori, c'è una sorellina di otto mesi ma il suo problema di crescita è venuto molto prima e questi suoi comportamenti erano predecenti, anzi ci ho fatto caso e non sono nè diminuiti nè aumentati con la nascita di Sonia, cui peraltro è molto legata. G. ha anche problemi di sonno: dai suoi due anni ha cominciato a svegliarsi dopo le prime tre-quattro ore di sonno e a pretendere caparbiamente di venire nel lettone, e noi non siamo riusciti ad arginare questa pretesa; l'evacuazione è regolare, le feci sono normali e non fanno pensare a malassorbimento alimentare, abbiamo escluso anche gli ossiuri, abbiamo provato tutti gli integratori del mondo, ma la situazione è sempre la stessa. Tra pochi giorni ripeteremo le intolleranze...che tipo di evoluzione posso aspettarmi?...mi spiego, non voglio risposte da sfera di cristallo, ma posso lasciarla più libera di mangiare come vuole o anche di non mangiare o va incontro a qualche carenza grave?..posso tentare quelche cibo diverso o proporle maggiormente prodotti industriali e non fatti in casa che magari possono risultarle più appetibili..?
...Oddio, che posso aggiungere, ci sarebbe tanto da dire ma mi fermo....attendo con fiducia un consiglio, grazie
Daniela mamma in pena
vado a descrivere il mio problema, premettendo le mie scuse per la prolissità che credo necessaria per la chairezza...
ho una figlia, Giulia, 5 anni il 15 ottobre, h 103 cm, peso meno di 14 kk, aspetto linfatico, carnagione non troppo rosea ma piuttosto sul livido-olivastro, reticolo venoso molto evidente sulle palpebre e sulla tempie, aspetto molto magro se non ossuto, costole tutte visibili. Giulia ha smesso di avere una crescita ponderale corretta verso l'anno e mezzo, quando cioè la sua alimentazione, credo, avrebbe dovuto fare quel salto di qualità dal post svezzamento (formati di pasta più piccoli, legumi frullati grossolanamente, pesce schiacciato con la forchetta) alla fase del cosiddetto "mangia ciò che mangiamo noi", fase che non abbiamo mai visto. Forse l'errore è stato mio, perchè quando lei ha cominciato ad avere difficoltà nel deglutire i pezzi di cibo più grossi, fino ad avere conati di vomito, essendo magrolina e pur di vederla mangiare (che maledetta fissazione!!!!) siamo tornati agli omo e al frullatore. Comunque all'asilo mi dicono che mangia,ma la cena a casa era diventata un momento da incubo, allora ho pensato "sono io." e ho mollato un poco. Oggi posso dire che Giulia ha fatto progressi, mangia tutti i legumi ma frullati, formati di pasta sia piccoli che più grandi, adora le tagliatelle all'uovo, mangia polpette, sugo di pomodoro, carne di pollo, filetti di pesce morbido cotto sempre in modo molto umido, poca frutta, sempre banane e pesche d'estate, poca verdura niente carne bovina neanche a pezzetti piccolissimi, niente frittate o uova al tegamino, niente cibi morbidi come focacce fatte da me o purè di patate, no riso e formaggi, ama la cioccolata ma non i dolci in generale, non corre dietro a focacce, merende e gelati (e forse è un bene)e non è abituata alla merenda perchè le toglie qual poco di appetito che le permette di cenare. Tutto ciò che mangia è in porzioni piccolissime, ha un senso della sazietà davvero sconcertante, le bastano 40 gr di penne al sugo ed è piena. A tre anni con il ped abbiamo fatto gli esami per le intolleranze, tutto negativo, abbiamo pensato che fosse costituzionale. Per lei sta diventando un problema con i compagni più robusti che la chiamano "vermetta", ma alla sua età è comprensibile che siano cosi crudeli...io e il padre cerchiamo di sdrammatizzare, la chiamiamo libellula, la mia venere tascabile, mini figlia, bimba-piuma, però l'ansia quando ci mettiamo a tavola c'è e non posso credere che lei non la avverta. Tengo a precisare che Giulia è una bambina intelligente, con una sviluppo psico sociale normale, molto intuitiva e solare, insomma una bimba normalmente serena, a casa non ci sono tensioni tra noi genitori, c'è una sorellina di otto mesi ma il suo problema di crescita è venuto molto prima e questi suoi comportamenti erano predecenti, anzi ci ho fatto caso e non sono nè diminuiti nè aumentati con la nascita di Sonia, cui peraltro è molto legata. G. ha anche problemi di sonno: dai suoi due anni ha cominciato a svegliarsi dopo le prime tre-quattro ore di sonno e a pretendere caparbiamente di venire nel lettone, e noi non siamo riusciti ad arginare questa pretesa; l'evacuazione è regolare, le feci sono normali e non fanno pensare a malassorbimento alimentare, abbiamo escluso anche gli ossiuri, abbiamo provato tutti gli integratori del mondo, ma la situazione è sempre la stessa. Tra pochi giorni ripeteremo le intolleranze...che tipo di evoluzione posso aspettarmi?...mi spiego, non voglio risposte da sfera di cristallo, ma posso lasciarla più libera di mangiare come vuole o anche di non mangiare o va incontro a qualche carenza grave?..posso tentare quelche cibo diverso o proporle maggiormente prodotti industriali e non fatti in casa che magari possono risultarle più appetibili..?
...Oddio, che posso aggiungere, ci sarebbe tanto da dire ma mi fermo....attendo con fiducia un consiglio, grazie
Daniela mamma in pena
[#1]
La sua bambina risulta essere in effetti a valori inferiori al 5° percentile nell'Indice di massa corporea tarata per l'età. Può essere utile sapere peso e altezza alla nascita nonchè nei mesi successivi che dovrebbere essere registrati nella cartellina pediatrica. Bisognerebbe sapere anche le misure dei familiari. Credo che la situazione meriti un approfondimento più specialistico presso un centro auxologico o una clinica pediatrica specializzata, che dovrebbe esserci al Policlinico di Bari, immagino, con indagini genetiche e forse più specifiche e una valutazione globale dello sviluppo fisico e psicologico della piccola. Ci sono rari casi di disturbo dell'accrescimento su base psicologica, ma sono veramente molto rari. A volte alcuni bambini mangiano diversamente fuori casa ( a scuola o da parenti, o addirittura con estranei), cosa che per una mamma è molto difficile da sopportare, ovviamente. Prima di pensare a questo è necessario però escludere altre possibili cause mediche.
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#2]
Utente
grazie dr. benedetti per avermi risposto...5^ percentile è davvero pochino..!!! quando è nata G. pesava 3,250, è stato un parto naturale a termine, l'ho allattata con il mio latte fino a sette mesi, poi sostituendolo con il latte liquido di proseg. ed è stata svezzata a 5 per motivi di lavoro...è cresciuta più che bene fino a sei mesi (peso all'epoca quasi 8 kk), ha mangiato tutto e con appetito fino ai 12 mesi ...poi ha cominciato ad avere una curva di crescita piuttosto regolare, se è questo che intende, ma sempre al limite inferiore della fascia diciamo così normopeso, fino a che nel tempo ne è uscita totalmente rallentando sempre più la crescita ponderale..continua comunque a crescere come altezza e come circonferenze cranio,oltre che come competenze psico-intellettive, il che dimostra secondo il ped che comunque "crescita" c'è...è stato lui stesso a scoraggiare un controllo auxologico, cosa da me caldeggiata, rassicurandomi sul fatto che sarebbe una fase transitoria e che "il problema è un mio problema"..magari ha ragione lui...io sono alta 167 cm e sono al momento sovrappeso ma ero una bimba linfatica e gracilina, pallida, e mangiavo solo durante il carosello...il padre pesa 78 kk per 180 cm ed è sempre stato un bimbo di giusto appetito..comunque ritornerò a bomba con il discorso auxologico e aspettiamo l'esito degli esami per le intolleranze..intanto la ringrazio ancora..
[#3]
Gentile Signora,
ho trovato il consulto da lei indicatomi ed ho visto che già il Collega ha risposto; ed ha ragione quando suggerisce uno studio accurato in una struttura pediatrica specializzata, per inquadrare globalmente il problema, anche dal punto di vista neuropsichiatrico-comportamentale.
Vorrei però chiederle alcune cose. Se qualche evento spiacevole è intervenuto in famiglia anche di riflesso (ad esempio una preoccupazione, un dispiacere, la pedita di qualcosa, qualcuno)? Questa è una mia curiosità e non ha niente di "scientificamente" provato.
E' indubbio che la crescita sia rallentata, o meglio si è tenuta a livelli normali per poi stabilizzarsi tra il 10 e il 3° percentile per l'altezza e addirittura sotto al 3° percentile per il peso; dall'anno in poi.
La cosa non può essere sottovalutata nel modo più assoluto.
Dunque qualcosa è successo inserendosi in questo processo, e non possiamo pensare ad altro che a due cose o a problemi legati all'alimentazione e al tratto gastrointestinale, o a problemi legati all'asse endocrino ipofisario. L'organismo ha una prevalenza di fase catabolica, diciamo; cioè consuma più di quello che gli serve e lo studio dev'essere ad ampio raggio. La funzionalità tiroidea e renale è stata controllata? E' nervosa la bimba? Una valutazione dell'età ossea è stata fatta? (ci sono metodi diversi da quelli radiologici oggi). Ecco a tutte queste domande, per non frammentare l'iter diagnostico, deve rispondere una struttura specialistica attrezzata.
In attesa di sue prossime comunicazioni su ogni altra cosa che possa sembrarle utile, non esiti a raccontarci tutto, anche se teme di dilungarsi (che malattie ha avuto, se riposa e come riposa, se fa la cacca regolarmente e che aspetto ha la stessa; se digerisce bene, se lamenta mal di pancia, ha vomitato. L'urina com'è (limpida, torbida, maleodorante, quantità ecc). Se beve e quanto e se ha disturbi anche nel bere, oltre che nell'ingoiare bocconi che non siano picolissimi. Quando è cominciata questa storia dei pezzettini piccoli e all'asilo come si comporta nella stessa circostanza. Il ferro è stato controllato e l'emocromo in generale com'è? Mangia prevalentemente qualche cibo in particolare? Ha fatto un'ecografia degli organi addominali e pelvici? Vede ancora quante cose da sapere?
Sa dirmi se nel periodo in cui verso l'anno di età la crescita ponderale ha rallentato, la bimba ha avuto qualche malattia febbrile importante oppure una vaccinazione che le ha dato ripercussioni febbrili o gastrointestinali? Se ad esempio il rallentamento fosse insorto in seguito ad una vaccinazione o febbre, potrei già consigliarle (perchè senza effetti collaterali, controindicazioni) THUJA 30 ch granuli; in dosi di tre granuli alla settimana per 6-8 settimane, interruzione di altre 4-6 settimane e secondo ciclo. Thuja ripulisce e sblocca molte situazioni di stallo, dolcemente. Ha provato la pappa reale fresca e il polline delle api? Sono ottimi aiuti per l'inappetenza,
Intanto gradisca i più cordiali saluti
dr.Agnesina Pozzi
ho trovato il consulto da lei indicatomi ed ho visto che già il Collega ha risposto; ed ha ragione quando suggerisce uno studio accurato in una struttura pediatrica specializzata, per inquadrare globalmente il problema, anche dal punto di vista neuropsichiatrico-comportamentale.
Vorrei però chiederle alcune cose. Se qualche evento spiacevole è intervenuto in famiglia anche di riflesso (ad esempio una preoccupazione, un dispiacere, la pedita di qualcosa, qualcuno)? Questa è una mia curiosità e non ha niente di "scientificamente" provato.
E' indubbio che la crescita sia rallentata, o meglio si è tenuta a livelli normali per poi stabilizzarsi tra il 10 e il 3° percentile per l'altezza e addirittura sotto al 3° percentile per il peso; dall'anno in poi.
La cosa non può essere sottovalutata nel modo più assoluto.
Dunque qualcosa è successo inserendosi in questo processo, e non possiamo pensare ad altro che a due cose o a problemi legati all'alimentazione e al tratto gastrointestinale, o a problemi legati all'asse endocrino ipofisario. L'organismo ha una prevalenza di fase catabolica, diciamo; cioè consuma più di quello che gli serve e lo studio dev'essere ad ampio raggio. La funzionalità tiroidea e renale è stata controllata? E' nervosa la bimba? Una valutazione dell'età ossea è stata fatta? (ci sono metodi diversi da quelli radiologici oggi). Ecco a tutte queste domande, per non frammentare l'iter diagnostico, deve rispondere una struttura specialistica attrezzata.
In attesa di sue prossime comunicazioni su ogni altra cosa che possa sembrarle utile, non esiti a raccontarci tutto, anche se teme di dilungarsi (che malattie ha avuto, se riposa e come riposa, se fa la cacca regolarmente e che aspetto ha la stessa; se digerisce bene, se lamenta mal di pancia, ha vomitato. L'urina com'è (limpida, torbida, maleodorante, quantità ecc). Se beve e quanto e se ha disturbi anche nel bere, oltre che nell'ingoiare bocconi che non siano picolissimi. Quando è cominciata questa storia dei pezzettini piccoli e all'asilo come si comporta nella stessa circostanza. Il ferro è stato controllato e l'emocromo in generale com'è? Mangia prevalentemente qualche cibo in particolare? Ha fatto un'ecografia degli organi addominali e pelvici? Vede ancora quante cose da sapere?
Sa dirmi se nel periodo in cui verso l'anno di età la crescita ponderale ha rallentato, la bimba ha avuto qualche malattia febbrile importante oppure una vaccinazione che le ha dato ripercussioni febbrili o gastrointestinali? Se ad esempio il rallentamento fosse insorto in seguito ad una vaccinazione o febbre, potrei già consigliarle (perchè senza effetti collaterali, controindicazioni) THUJA 30 ch granuli; in dosi di tre granuli alla settimana per 6-8 settimane, interruzione di altre 4-6 settimane e secondo ciclo. Thuja ripulisce e sblocca molte situazioni di stallo, dolcemente. Ha provato la pappa reale fresca e il polline delle api? Sono ottimi aiuti per l'inappetenza,
Intanto gradisca i più cordiali saluti
dr.Agnesina Pozzi
[#4]
Utente
mi perdoni il ritardo nella risposta ma non ho internet a casa e sono rientrata oggi al lavoro dopo una breve, necessaria assenza...allora, ...vediamo di dare qualche lume ai suoi quesiti..certamente sono d'accordo con lei sul fatto che sia giunto il momento per una indagine specialistica seria, e provvederò a questo...passiamo agli eventi spiacevoli "di riflesso" ...direi di no, a parte il fatto che sia io che mio marito veniamo da precedenti matrimoni e rispettivi divorzi, il mio decisamente indolore anche perchè senza figli, il suo più sofferto dal punto di vista giudiziale per motivi economico-patrimoniali...c'è un figlio delle precedenti nozze di mio marito, A. oggi diciottenne, affidato alla mamma e che ha sempre frequentato regolarmente casa nostra e vuole bene alle sorelle, intrattenendo con me un sereno, civilissimo rapporto..oggi A. sta attraversando un periodo particolare legato credo all'età e a quelle che sono le priorità tipiche del post adoloscenza (amici, fidanzatina, internet, cellulari e moto...) e quindi ha acquistato una maggiore autonomia facendosi vedere un po' meno a casa, ma i rapporti non si sono alterati...solo che il "momento peggiore" del tutto (udienze, cause, liti e ansie) è assolutamente precedente alla nascita di Giulia...ci sarebbe da dire parecchio su di me, sono amenorroica da 16 anni e il Cielo mi ha donato lo stesso due belle figlie, ho mamma anziana e malata ma lontana, sto cercando di cambiare lavoro per seguire meglio le bambine, sono inevitabilmente una persona un po' ansiosa per tutti questi fattori ma non so se e fino a che punto questi fatti possano pesare "patologicamente" sulla bambina..la tiroide non gliel'abbiamo mai controllata, i reni si con eco e analisi apposite, mai misurata l'età ossea..Giulia evacua regolarmente e le feci sono normali come sostanza, odore e quantità...beve molto, senza fastidi e volentieri e urina normalmente, le urine hanno un odore non cattivo ma spesso un pò "forte", non lamenta mal di pancia e vomita solo quando "pasticcia" (capita a casa dei nonni, delle zie..un pò di aranciata, un tarallino, un pezzetto di cioccolata..tutto insieme è un carico che a volte le dà fastidio), del sonno ho parlato nel primo messaggio (sonno intermittente e cambio di letto a favore del lettone...adesso da tre giorni ho ridotto il sonnellino pomeridiano a un'oretta scarsa...vediamo se sul lungo termine cambia qualcosa..), i pezzettini non li mangia neanche all'asilo, dove comunque accetta cibi che magari a casa rifiuta anche perchè sa che mamma (mannaggia a me!!) le dà alla fine un'alternativa, mangia volentieri cibi umidi e scivolosi (linguine, tagliatelle, pollo piuttosto che vitello, pizzaiole meglio che arrosti..., banane mature, polpette)...mai fatte eco add o pelviche...ecco, per quanto riguarda le malattie importanti forse c'è qualcosa...a gennaio 2007 (Giulia tre anni già fatti a ottobre precedente) ha avuto una pneumo-bronchiolite curata con 12 iniezioni di rocefin..quello fu anche il periodo in cui tenendola a casa dall'asilo per tanti giorni, riuscii a toglierle il pannetto, finalmente..me credo che a quell'epoca ci fossimo già avviati sulla strada dell'inappetenza...dottoressa, credo di non ricordare più nulla, mi rendo conto che il tutto va ricostruito in sede piò adatta e attendo da lei magari un suggerimento ed una rassicurazione..credo a questo punto di aver commesso parecchi errori...grazie dell'attenzione sempre gradita...
Daniela
Daniela
[#5]
Cerco di ragionare insieme a lei, a caccia di informazioni utili: inieme alla terapia antibiotica, quando ebbe la bronchiolite, venne usato anche cortisone? Lo ricorda per caso?
Mi chiedevo, in caso di risposta affermativa, se il cortisone potesse aver interferito con l'asse cortico surrenalico-ipofisario.
Abbiamo la sola certezza di un evento che si è inserito in una fase di crescita; crescita che fino ad un certo punto è stata regolare; e da questo potremmo partire, senza alcun rischio per la piccola e senza per questo trascurare l'iter diagnostico classico che, ripeto, deve analizzare sia il tratto digestivo che l'asse endocrino generale.
A prescindere quindi dalle indagini, che comunque occorre fare, (e alle dovute, forse successive, considerazioni sulle relazioni intrafamigliari-parentali, dato che l'iperprotettività-che lei riferisce- tanto quanto l'abbandono possono causare disturbi nel comportamento alimentare e nella crescita), dal momento che c'è un evento infettivo certo e una sua soppressione con antibiotico (e forse cortisone..), nel frattempo le somministri tranquillamente THUJA 30 ch come le dicevo, così che il rimedio comincerà a svolgere la sua azione di spazzino di tossine.
Intanto provi anche a portarla al "terribile" MC Donald...(eh..lo so..i puristi dell'alimentazione torceranno il naso e un pò anch'io...ma tentiamo..) che fa impazzire i bambini per il contesto, i regalini, la compagnia; magari ce la porti con qualche amichetta e senza interferire o consigliare le lasci scegliere quello che crede;
le mamme osservino le piccole da un tavolo accanto al loro, lasciandole sole ad autogestirsi l'evento. Vediamo che succede
Non si scoraggi e non le stia troppo dietro con la sua apprensione altrimenti le fornisce un ottimo strumento di ricatto affettivo..
Cordialmente e con piena solidarietà
Agnesina Pozzi
Mi chiedevo, in caso di risposta affermativa, se il cortisone potesse aver interferito con l'asse cortico surrenalico-ipofisario.
Abbiamo la sola certezza di un evento che si è inserito in una fase di crescita; crescita che fino ad un certo punto è stata regolare; e da questo potremmo partire, senza alcun rischio per la piccola e senza per questo trascurare l'iter diagnostico classico che, ripeto, deve analizzare sia il tratto digestivo che l'asse endocrino generale.
A prescindere quindi dalle indagini, che comunque occorre fare, (e alle dovute, forse successive, considerazioni sulle relazioni intrafamigliari-parentali, dato che l'iperprotettività-che lei riferisce- tanto quanto l'abbandono possono causare disturbi nel comportamento alimentare e nella crescita), dal momento che c'è un evento infettivo certo e una sua soppressione con antibiotico (e forse cortisone..), nel frattempo le somministri tranquillamente THUJA 30 ch come le dicevo, così che il rimedio comincerà a svolgere la sua azione di spazzino di tossine.
Intanto provi anche a portarla al "terribile" MC Donald...(eh..lo so..i puristi dell'alimentazione torceranno il naso e un pò anch'io...ma tentiamo..) che fa impazzire i bambini per il contesto, i regalini, la compagnia; magari ce la porti con qualche amichetta e senza interferire o consigliare le lasci scegliere quello che crede;
le mamme osservino le piccole da un tavolo accanto al loro, lasciandole sole ad autogestirsi l'evento. Vediamo che succede
Non si scoraggi e non le stia troppo dietro con la sua apprensione altrimenti le fornisce un ottimo strumento di ricatto affettivo..
Cordialmente e con piena solidarietà
Agnesina Pozzi
[#6]
Utente
Buongiorno, dottoressa...si, credo di rammentare che prima di ricorrere al rocefin e sperando di arginare il problema prima che toccasse i bronchi si siano fatti alcuni giorni di areosol con Breva e pilloline di Bentelan eff.....il primo dovrebbe essere un adrenergico per areosol ma il secondo è un corticosteroide...prenderò THUYA e la terrò aggiornata...avevamo pensato anche con mio marito al Mac Donald's...tanto ormai la soglia del purismo alimentare è bell'e varcata con Giulia, ma cercheremo, in caso di successo, di mantenerlo un evento raro e magari di spacciarlo come strategia premiante (della serie "se mangi tutto domenica a pranzo, la sera si va a mangiare da Mac.."). Cercherò come dice lei di staccarmi un pò emozionalmente da questo problema, avevo letto infatti che il primo strumento di ricatto affettivo dei bambini contro i genitori è il cibo...e il secondo è il sonno...a quanto pare a casa nostra non ci facciamo mancare niente!!! Le farò sapere tra qualche settimana e, per quello che può servire, ci tengo a dirle che la sua solidarietà si sente...
Daniela
Daniela
[#7]
...si sente anche la sua simpatia!
Se potessi...sa che le dico? Andrei anch'io ad ordinarmi un happy meal per aver il regalino. Sono più infantile dei miei piccoli pazienti. Mi saluti la piccola Giulia (mi piacerebbe avere una sua foto per studiarla meglio che a parole); dall'aspetto fisico posso avere ulteriori informazioni, anche se altrettanto limitate, com'è ovvio. Un cordialissimo saluto
Dr.Agnesina Pozzi
Se potessi...sa che le dico? Andrei anch'io ad ordinarmi un happy meal per aver il regalino. Sono più infantile dei miei piccoli pazienti. Mi saluti la piccola Giulia (mi piacerebbe avere una sua foto per studiarla meglio che a parole); dall'aspetto fisico posso avere ulteriori informazioni, anche se altrettanto limitate, com'è ovvio. Un cordialissimo saluto
Dr.Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 16k visite dal 08/10/2008.
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