Ha ripreso di fare pippi a leto

Immagino che ora non abbia sintomi di cistite (dolori al basso ventre, fare pipì troppo di frequente, bruciore a urinare, eventualmente urinocultura positiva), comunque una valutazione pediatrica mi sembra preliminare. Riprendere a bagnare il letto -già da tre settimane- dopo aver acquisito il controllo (a proposito: quando aveva smesso di farlo?) può essere sintomo di un disagio psichico che può all'inizio sfuggire anche ai genitori più attenti. Informatevi sulla situazione scolastica e su eventuali vicende recenti che possono anche essere nascoste (bullismo, ecc) e riesaminate le vicende familiari degli ultimi mesi, eventuali cambiamenti, novità, nascite... La mamma che dice? Com'è l'organizzazione familiare? Ho visto nel suo altro consulto che la bimba aveva avuto un problema alla gamba un mese fa: cos'era e come si è risolto?

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

Grazie per la sua risposta.

Mia figlia ha smesso di fare pipi a leto a 3 anni e mezzo. Attualmente non ha bruciore a urinare. solo una volta e lamentata per dolori sulal pancia, ma non e stato ripetuto. La semplice analisi di urina da cio che ho leto, perche non ho ancora consultato con il pediatra, e risultata nei parametri normali, pero con cristali in abbastanza, colore di urina scuro, e batteri rari.Con questi dati possiamo dire che si tratta di qualche infezione? Le faro anche un urinocultura. In particolare non abbiamo dei cambiamenti in famiglia e un problema in gamba e risultato niente.

Grazie Dorjana

Rivolgersi allo specialista serve perchè lui può vedere cose che altri non vedono, dove apparentemente non ci sono problemi. Spesso non si dà peso a cose che invece hanno effetto sui bambini. Per questo non serve molto che lei mi dica che non ci sono cambiamenti o stress particolari o problemi psicologici. Il mio invito, (dopo aver sentito il suo pediatra per escludere altre patologie) se vuole il mio parere di neuropsichiatrica infantile esperto in psicologia dello sviluppo, è di fare una descrizione dell'organizzazione di vita familiare e della storia della bambina, del suo comportamento, della situazione sia a casa che a scuola, e poi sarò io, in quanto specialista, a dire se da quanto dice ci sono elementi da approfondire o no. Così funziona la valutazione specialistica. Se il paziente o genitore fosse in grado di stabilire da solo cosa va bene e cosa no, non occorrerebbe rivolgersi allo specialista. Se uno ha un foruncolo sulla schiena, lui non lo vede, ci vuole un altro per vederlo. Solo per chiarire le cose.
Cordialità