Balbetta o sarà solo una breve fase?
Salve dottori, sono la mamma di un dolcissimo bimbo di 32 mesi che da 7-10 giorni a questa parte tende a bloccarsi nel pronunciare determinate lettere (soprattutto la prima di una parola e soprattutto M-L). Ci ho fatto caso perché è passato da un linguaggio fluente e pulito nonostante la sua età a questi eventi per esempio se deve dire "ma perché quello fa così " lui dice "mmmmmma perché quello fa così? "
Non riesco a capire se è il preludio di un più grave caso di balbuzie o è una fase della sua crescita. Premetto che quando avviene il fatto in oggetto non batte compulsivamente le palpebre né sgrana gli occhi, lo sguardo e gli occhi non cambiano in funzione dell'avvenimento. È il caso di allarmanti?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Sara.
Non riesco a capire se è il preludio di un più grave caso di balbuzie o è una fase della sua crescita. Premetto che quando avviene il fatto in oggetto non batte compulsivamente le palpebre né sgrana gli occhi, lo sguardo e gli occhi non cambiano in funzione dell'avvenimento. È il caso di allarmanti?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Sara.
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Dr.ssa Paola Scalco
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
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Gentile Sara,
capita di frequente che i bimbi attraversino una fase come quella da Lei descritta. Per ora (7-10 gg. sono davvero pochini...) direi che la cosa più sensata da fare sia quella di non badarci e soprattutto di non far notare al piccolo i suoi "inciampi", perché sottolineandoglieli lo si caricherebbe di inutile e dannosa ansia, con effetti deleteri.
Ciò significa non fargli ripetere la parola o la frase e non mettergli fretta, dimostrandosi magari spazientiti, quando impiega più tempo per esprimersi. Questo è bene che sia chiaro a tutti quelli che hanno a che fare con lui (nonni compresi!), per evitare che cercando di "testare" l'adeguatezza del suo linguaggio si producano invece conseguenze negative.
Se però la cosa si protraesse eccessivamente nel tempo, ad esempio anche alla ripresa delle routine "scolastiche", le suggerirei di confrontarsi poi con il suo pediatra per valutare l'opportunità di un consulto logopedico.
Cordialità.
capita di frequente che i bimbi attraversino una fase come quella da Lei descritta. Per ora (7-10 gg. sono davvero pochini...) direi che la cosa più sensata da fare sia quella di non badarci e soprattutto di non far notare al piccolo i suoi "inciampi", perché sottolineandoglieli lo si caricherebbe di inutile e dannosa ansia, con effetti deleteri.
Ciò significa non fargli ripetere la parola o la frase e non mettergli fretta, dimostrandosi magari spazientiti, quando impiega più tempo per esprimersi. Questo è bene che sia chiaro a tutti quelli che hanno a che fare con lui (nonni compresi!), per evitare che cercando di "testare" l'adeguatezza del suo linguaggio si producano invece conseguenze negative.
Se però la cosa si protraesse eccessivamente nel tempo, ad esempio anche alla ripresa delle routine "scolastiche", le suggerirei di confrontarsi poi con il suo pediatra per valutare l'opportunità di un consulto logopedico.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 15/08/2015.
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