Infezioni urinarie ricorrenti (e mancata urinazione notturna)

Grazie in anticipo per l'attenzione.
Mio figlio ha oggi 4mesi e mezzo. A poco piu' di due mesi ha avuto una prima infezione alle vie urinarie (batterio non identificato). Trattato con antibiotico, e' stato sottoposto ad esami per verificare la presenza di reflusso vescico uretrale e di eventuali danni ai reni, tutti negativi. Durante uno di questi esami, il radiologo ha fatto notare come la vescica fosse molto grande per l'eta', in quanto piena per 165ml. L'urologo pero' disse che il liquido era stato forzato nella vescica e che in condizioni normali questo non accade.
Dopo un mese, nonostante fosse sotto antibiotico di profilassi, ha nuovamente avuto una infezione delle vie urinarie, questa volta identificato escherichia coli. Nuovo trattamento con antibiotico, e ad oggi, 4 mesi e mezzo, non abbiamo avuto nuovi casi, ma il bimbo prende antibiotico di profilassi ormai da 2 mesi e mezzo.

Durante questo ultimo periodo, mi e' stato chiesto di annotare i flussi di liquidi ingeriti ed espulsi ed ho notato la cosa che mi preoccupa e per cui scrivo. Mentre durante il giorno l'urinazione e' molto frequente con quantita' modeste (in media meno di 50ml), durante il sonno notturno, mio figlio non urina, anche per 10 ore consecutive. Poi una volta sveglio, dopo un po' urina uno o due volte ravvicinate una quantita' in media di 120ml o oltre.
Da notare che, se durante la notte si sveglia per qualche motivo, allora fa' la pipi. Questo mi induce a pensare che durante il sonno la trattiene, ma la pipi' ci sarebbe.
E' questa una cosa normale o c'e' da preoccuparsi? E' possibile collegarlo alle infezioni urinarie ricorrenti? In caso affermativo, che tipo di patologia puo' essere?
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Dr. Gaetano Pinto Pediatra, Allergologo 1.5k 39
Gentile signora
le consiglio un controllo della diuresi delle 24 ore,ripetere un esame urine con sedimento.Se va incontro ad infezioni ricorrenti sarebbe meglio affidarsi ad un centro di nefrologia pediatrica per eventuali indagini e per valutare se vi è una reale necessita' della profilassi antibiotica continuativa
cordiali saluti

Dr. Gaetano Pinto