pianto continuo
buongiorno, mia figlia ha appena compiuto 2 mesi. premetto che la allatto al seno, la tengo in braccio e sta buona e tranquilla. capita a volte che dopo aver finito la poppata la bimba si addormenti in braccio a me. appena la metto nella culla la bimba inizia a piangere e questo succede anche di notte o quando andiamo fuori a fare un giro con mio marito la devo sempre tenere in braccio perchè inizia a piangere. all'inizio credevo fosse perchè vuole stare a contatto con la mamma ma poi mi sono accorta che quando va in braccio alle altre persone come i miei genitori o altri miei parenti la bambina sta calma e non si agita. il problema si presenta solo al momento in cui la voglio mettere nella culla e lei incomincia a strillare. che cosa posso fare? c'è qualche rimedio? sono preoccupata perchè adesso è piccola e posso anche tenerla in braccio ma poi quando aumenterà di peso come farò? la ringrazio anticipatamente
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Gentile Signora,
ha già sentito il pediatra che segue la bimba per sapere che cosa ne pensa?
Ha notato se il tipo di pianto è sempre uguale o se si differenzia a seconda delle necessità della piccola (quando ha fame, quando ha sonno, quando è da cambiare, quando ha voglia di coccole e contatto...)?
Nel momento in cui è sicura che non ci siano problemi o necessità da soddisfare, nel senso che sua figlia sia sazia, non abbia mal di pancia, sia pulita, ecc..., non è che debba per forza prenderla in braccio ogni volta che piange. Anche perché così rischia di instaurare pessime abitudini che poi saranno dure da sradicare, e non solo perché la bimba aumenterà di peso.
Può provare altri modi per tranquillizzarla lasciandola nella culla, come accarezzandola dolcemente e ritmicamente mentre le sussurra una canzoncina; può metterle a fianco un pupazzetto morbido o un indumento che abbia il suo odore... Sta a voi cercare ciò che di volta in volta può funzionare meglio, cercando di evitare di farsi prendere dall'agitazione se lei piange.
Come ho già scritto, se siete certi che non ha nulla, non c'è motivo di preoccupazione se piange un po'.
Non lasciatevi trasportare dalla necessità di risolvere e placare il suo pianto subito, ma pensate anche alle conseguenze future che un comportamento che ora vi sembra banale potrebbe avere.
Cordialmente,
ha già sentito il pediatra che segue la bimba per sapere che cosa ne pensa?
Ha notato se il tipo di pianto è sempre uguale o se si differenzia a seconda delle necessità della piccola (quando ha fame, quando ha sonno, quando è da cambiare, quando ha voglia di coccole e contatto...)?
Nel momento in cui è sicura che non ci siano problemi o necessità da soddisfare, nel senso che sua figlia sia sazia, non abbia mal di pancia, sia pulita, ecc..., non è che debba per forza prenderla in braccio ogni volta che piange. Anche perché così rischia di instaurare pessime abitudini che poi saranno dure da sradicare, e non solo perché la bimba aumenterà di peso.
Può provare altri modi per tranquillizzarla lasciandola nella culla, come accarezzandola dolcemente e ritmicamente mentre le sussurra una canzoncina; può metterle a fianco un pupazzetto morbido o un indumento che abbia il suo odore... Sta a voi cercare ciò che di volta in volta può funzionare meglio, cercando di evitare di farsi prendere dall'agitazione se lei piange.
Come ho già scritto, se siete certi che non ha nulla, non c'è motivo di preoccupazione se piange un po'.
Non lasciatevi trasportare dalla necessità di risolvere e placare il suo pianto subito, ma pensate anche alle conseguenze future che un comportamento che ora vi sembra banale potrebbe avere.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 15/08/2013.
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