6 mesi e mezzo, si rifiuta di mangiare
Buongiorno,
scrivo questo consulto per mio figlio, che allatto al seno e che ho iniziato a svezzare un mese e mezzo fa.
Inizialmente è andato tutto benissimo, il bimbo era da tempo curioso verso i nostri cibi essendo da sempre abituato a stare vicino a noi durante i pasti e sul seggiolone appena è stato possibile. Per cui non ha avuto problemi nè con la frutta nè con la pappa a pranzo che ha sostituito la poppata delle 12:00, anzi dopo poco ho dovuto aumentare un po' le dosi perchè sembrava voler mangiare di più.
Ho mantenuto la poppata pomeridiana e dopo 20 giorni abbiamo iniziato con le pappe a cena e anche lì per 4 giorni non abbiamo avuto problemi, anche se mangiava di meno rispetto al pranzo. In quei 4 giorni non ho dato il seno prima di andare a dormire perchè mio figlio sembrava abbastanza "pieno" e si addormentava senza problemi. Purtroppo a quel punto sono tornata a lavoro, il bimbo attualmente durante il giorno sta con la nonna e fin da subito ha iniziato a non voler mangiare la sera a cena mentre a pranzo mangiava sempre con appetito. Ho ripreso a dargli il seno prima di andare a dormire, intorno alle 21:30/22, visto che a cena non mangiava. Tuttavia, da ieri ha iniziato a non volere la pappa nemmeno a pranzo, per cui non so più cosa pensare (inizialmente credevo si trattasse "solo" di una questione di distacco da me). Sia a pranzo che a cena si irrigidisce suul seggiolone, si inarca, piange. Io non insisto, lo tolgo dal seggiolone e lo faccio giocare, lo coccolo e lo distraggo, poi quando io e mio marito ceniamo provo a rimetterlo con noi e ripropongo la pappa (a volte con successo, a volte no), comunque vedo che è sempre interessato ai nostri cibi, ad esempio ieri sera si è mangiato un bel pezzetto di melone insieme a me. Il bimbo non è certamente deperito, è sempre stato oltre il 75° centile sia per peso che per altezza, e ieri pesava 8.100 kg per 70 cm.
Aggiungo che ha già due dentini e che alla visita di lunedì aveva un po' di faringite e la pediatra gli ha prescritto un antinfiammatorio (gram plus) ma sulla questione alimentazione non ha saputo/voluto darmi indicazioni dicendo solo di dargli il latte se non mangia... per me la cosa più importante è non creargli imposizioni o un rapporto sbagliato con il cibo ma non so se sto facendo bene....potete per favore darci indicazioni? potrebbe essere che alla sera non abbia proprio fame? ieri sera a parte il melone non ha mangiato altro, ha preso il mio latte alle 22 e poi ha dormito senza problemi fino alle 7...io pensavo si sarebbe svegliato affamato di notte!
grazie mille in anticipo a chi vorrà darmi una risposta!
cordiali saluti,
C.
scrivo questo consulto per mio figlio, che allatto al seno e che ho iniziato a svezzare un mese e mezzo fa.
Inizialmente è andato tutto benissimo, il bimbo era da tempo curioso verso i nostri cibi essendo da sempre abituato a stare vicino a noi durante i pasti e sul seggiolone appena è stato possibile. Per cui non ha avuto problemi nè con la frutta nè con la pappa a pranzo che ha sostituito la poppata delle 12:00, anzi dopo poco ho dovuto aumentare un po' le dosi perchè sembrava voler mangiare di più.
Ho mantenuto la poppata pomeridiana e dopo 20 giorni abbiamo iniziato con le pappe a cena e anche lì per 4 giorni non abbiamo avuto problemi, anche se mangiava di meno rispetto al pranzo. In quei 4 giorni non ho dato il seno prima di andare a dormire perchè mio figlio sembrava abbastanza "pieno" e si addormentava senza problemi. Purtroppo a quel punto sono tornata a lavoro, il bimbo attualmente durante il giorno sta con la nonna e fin da subito ha iniziato a non voler mangiare la sera a cena mentre a pranzo mangiava sempre con appetito. Ho ripreso a dargli il seno prima di andare a dormire, intorno alle 21:30/22, visto che a cena non mangiava. Tuttavia, da ieri ha iniziato a non volere la pappa nemmeno a pranzo, per cui non so più cosa pensare (inizialmente credevo si trattasse "solo" di una questione di distacco da me). Sia a pranzo che a cena si irrigidisce suul seggiolone, si inarca, piange. Io non insisto, lo tolgo dal seggiolone e lo faccio giocare, lo coccolo e lo distraggo, poi quando io e mio marito ceniamo provo a rimetterlo con noi e ripropongo la pappa (a volte con successo, a volte no), comunque vedo che è sempre interessato ai nostri cibi, ad esempio ieri sera si è mangiato un bel pezzetto di melone insieme a me. Il bimbo non è certamente deperito, è sempre stato oltre il 75° centile sia per peso che per altezza, e ieri pesava 8.100 kg per 70 cm.
Aggiungo che ha già due dentini e che alla visita di lunedì aveva un po' di faringite e la pediatra gli ha prescritto un antinfiammatorio (gram plus) ma sulla questione alimentazione non ha saputo/voluto darmi indicazioni dicendo solo di dargli il latte se non mangia... per me la cosa più importante è non creargli imposizioni o un rapporto sbagliato con il cibo ma non so se sto facendo bene....potete per favore darci indicazioni? potrebbe essere che alla sera non abbia proprio fame? ieri sera a parte il melone non ha mangiato altro, ha preso il mio latte alle 22 e poi ha dormito senza problemi fino alle 7...io pensavo si sarebbe svegliato affamato di notte!
grazie mille in anticipo a chi vorrà darmi una risposta!
cordiali saluti,
C.
[#1]
Gentile mamma
su un piano strettamente alimentare e dietetico non mi sento di darle alcun consiglio in quanto non sono un pediatra. Mi permetto di scriverle solo su un piano strettamente psicorelaizonale, visto che la difficoltà legata al cibo si è manifestata dopo il suo ritorno al lavoro.
Il cibo non è solo uno "strumento" nutritivo, ma anche "affettivo" e non a caso suo figlio desidera ancora il suo seno, quindi le sue coccole. Probabilmente fatica ad abituarsi a questo distacco da lei. Prima era sempre a sua disposizione e improvvisamente tutto è cambiato. Suo figlio quindi può pensare: preferisco mangiare al seno e fare il "pieno" di coccole che non ho avuto durante il giorno.
Il consiglio dunque è quello di giocare con il suo bimbo, coccolarlo fisicamente dopo essere tornata dal lavoro e magari raccontargli che cosa ha fatto e il suo dispiacere per non essere stato con lui: non è troppo piccolo per capire...Non si arrenda e vedrà che, se si tratta di un disagio relazionale, dedicandogli del tempo esclusivo prima del pasto sarà maggiormente disposto a mangiare con voi a cena.
Buon lavoro!
su un piano strettamente alimentare e dietetico non mi sento di darle alcun consiglio in quanto non sono un pediatra. Mi permetto di scriverle solo su un piano strettamente psicorelaizonale, visto che la difficoltà legata al cibo si è manifestata dopo il suo ritorno al lavoro.
Il cibo non è solo uno "strumento" nutritivo, ma anche "affettivo" e non a caso suo figlio desidera ancora il suo seno, quindi le sue coccole. Probabilmente fatica ad abituarsi a questo distacco da lei. Prima era sempre a sua disposizione e improvvisamente tutto è cambiato. Suo figlio quindi può pensare: preferisco mangiare al seno e fare il "pieno" di coccole che non ho avuto durante il giorno.
Il consiglio dunque è quello di giocare con il suo bimbo, coccolarlo fisicamente dopo essere tornata dal lavoro e magari raccontargli che cosa ha fatto e il suo dispiacere per non essere stato con lui: non è troppo piccolo per capire...Non si arrenda e vedrà che, se si tratta di un disagio relazionale, dedicandogli del tempo esclusivo prima del pasto sarà maggiormente disposto a mangiare con voi a cena.
Buon lavoro!
Dr.ssa Francesca Parziale
Psicologa Psicoterapeuta familiare
[#2]
Utente
gentilissima dottoressa, la ringrazio per la sua risposta.
fin da subito ho cercato rinforzare il "contatto" fisico con mio figlio in questo momento di distacco, e del resto mi sono resa conto dell'importanza che ha per lui avermi vicina e attenta solo a lui non appena rientro dal lavoro. Non a caso, la poppata pomeridiana è diventata più che una merenda una semi-cena, perchè come gisutamente dice lei, il piccolo A. fa una bella scorpacciata di coccole dopo molte ore in cui non mi ha vista. E anche per questo motivo alla sera sicuramente non arriva affamato. Io sto cercando di riempire le ore pomeridiane dedicandogli attenzioni e tempo per giochi e coccole, e quando non vuole mangiare non insisto ma riprendo a coccolarlo ulteriormente lasciando passare magari una ventina di minuti e poi riprovare...A volte funziona...però ormai sono tre settimane che alla sera mangia veramente poco per cui non posso non esser preoccupata!
approfitto della sua cortesia per chiederle un'informazione, visto che vedo che lei è insegnate di massaggio infantile: quando mio figlio aveva meno di 3 mesi, abbiamo seguito un corso con un'insegnante AIMI e lui ha adorato essere massaggiato,poteva stare 40-50 minuti a farsi massaggiare ...da un po' di tempo a questa parte, invece, (ben prima del mio rientro al lavoro, però!) vedo che il massaggio lo disturba, sembra avere fretta di fare altre cose o di giocare in altro modo, comunque non è più estasiato come era mesi fa....per cui io non glielo faccio più quotidianamente come prima...Sbaglio?
cordiali saluti,
e ovviamente grazie
C.
fin da subito ho cercato rinforzare il "contatto" fisico con mio figlio in questo momento di distacco, e del resto mi sono resa conto dell'importanza che ha per lui avermi vicina e attenta solo a lui non appena rientro dal lavoro. Non a caso, la poppata pomeridiana è diventata più che una merenda una semi-cena, perchè come gisutamente dice lei, il piccolo A. fa una bella scorpacciata di coccole dopo molte ore in cui non mi ha vista. E anche per questo motivo alla sera sicuramente non arriva affamato. Io sto cercando di riempire le ore pomeridiane dedicandogli attenzioni e tempo per giochi e coccole, e quando non vuole mangiare non insisto ma riprendo a coccolarlo ulteriormente lasciando passare magari una ventina di minuti e poi riprovare...A volte funziona...però ormai sono tre settimane che alla sera mangia veramente poco per cui non posso non esser preoccupata!
approfitto della sua cortesia per chiederle un'informazione, visto che vedo che lei è insegnate di massaggio infantile: quando mio figlio aveva meno di 3 mesi, abbiamo seguito un corso con un'insegnante AIMI e lui ha adorato essere massaggiato,poteva stare 40-50 minuti a farsi massaggiare ...da un po' di tempo a questa parte, invece, (ben prima del mio rientro al lavoro, però!) vedo che il massaggio lo disturba, sembra avere fretta di fare altre cose o di giocare in altro modo, comunque non è più estasiato come era mesi fa....per cui io non glielo faccio più quotidianamente come prima...Sbaglio?
cordiali saluti,
e ovviamente grazie
C.
[#3]
Se al pomeriggio la merenda è abbondante certamente il bimbo sarà poco affamato la sera...provi a ridurre la razione dell amerenda...Per quanto riguarda il massaggio infantile posso dirle questo. Durante la crescita il bambino inizia ad essere interessato ad altre attività: ad. es. dopo il quinto/sesto mese il bimbo diventa più attento e curioso dei giochi e del mondo che lo circonda, quando inizia a gattonare tutte le sue energie vengono convogliate in quetsa attività e le altre attività sembrano interessarlo meno.
Certamente il massaggio infantile è un ottimo alleato per consolidare la realaizone mamma bambino e per coccolarsi, ma va mantenuto nel tempo come un vero e prorpio rito. E' importante capire quando il bambino è più predisposto ad essere massaggiato e questo momento può variare nel tempo. Ad es. prima magari gli piaceva prima di fare il bagnetto, ora magari preferirebbe il massaggio prima di addormentarsi...dunque come capire quando è meglio? Di solito durante gli incontri AIMI vengono spiegati le fasi di sonno/veglia che vive il bambino...lo stato migliore per massaggiarlo è quello della veglia tranquilla (se vuole maggiori delucidazioni a riguardo me lo dica). Il consiglio è di riprovare a massaggiarlo (visto che gli piaceva), ma ricominciando a poco a poco. Prediligendo il massaggio alle gambine e poi via via tutte le altre parti del corpo...senza pensare di fare un massaggio fin da subito di 40 minuti. Inoltre è importante che riesca a capire quando il suo bambino è maggiormente predisposto al massaggio nel corso della giornata: quetso lo può fare leggendo i segnali (veglia tranquilla) e provando....Infine ora il massaggio è rivolto ad un bimbo più grande: lo massaggi dunque anche quando è seduto e non tenti di convicerlo a stare sdraiato...crescendo il massaggio va adattato...
Se le servono altre indicazioni a rigurado mi contatti!
Certamente il massaggio infantile è un ottimo alleato per consolidare la realaizone mamma bambino e per coccolarsi, ma va mantenuto nel tempo come un vero e prorpio rito. E' importante capire quando il bambino è più predisposto ad essere massaggiato e questo momento può variare nel tempo. Ad es. prima magari gli piaceva prima di fare il bagnetto, ora magari preferirebbe il massaggio prima di addormentarsi...dunque come capire quando è meglio? Di solito durante gli incontri AIMI vengono spiegati le fasi di sonno/veglia che vive il bambino...lo stato migliore per massaggiarlo è quello della veglia tranquilla (se vuole maggiori delucidazioni a riguardo me lo dica). Il consiglio è di riprovare a massaggiarlo (visto che gli piaceva), ma ricominciando a poco a poco. Prediligendo il massaggio alle gambine e poi via via tutte le altre parti del corpo...senza pensare di fare un massaggio fin da subito di 40 minuti. Inoltre è importante che riesca a capire quando il suo bambino è maggiormente predisposto al massaggio nel corso della giornata: quetso lo può fare leggendo i segnali (veglia tranquilla) e provando....Infine ora il massaggio è rivolto ad un bimbo più grande: lo massaggi dunque anche quando è seduto e non tenti di convicerlo a stare sdraiato...crescendo il massaggio va adattato...
Se le servono altre indicazioni a rigurado mi contatti!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.8k visite dal 15/05/2013.
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